La gestione proattiva del capitale umano: tecniche ed evoluzioni normative

Al Dipartimento di Giurisprudenza si è tenuto un incontro organizzato dalla Cattedra di Diritto e management del lavoro pubblico e privato

Alfio Russo

Nell’auditorium dell’ex Chiesa della Purità del Dipartimento di Giurisprudenza si è svolto, nei giorni scorsi, il convegno dal titolo La gestione proattiva del capitale umano: tecniche ed evoluzioni normative organizzato nell’ambito delle iniziative della Cattedra di Diritto e management del lavoro pubblico e privato tenuto dalla prof.ssa Gabriella Nicosia, ordinaria di Diritto del lavoro.

Dopo i saluti istituzionali del presidente del corso di laurea in Giurisprudenza, prof. Giuseppe Speciale, ha aperto i lavori la prof.ssa Gabriella Nicosia che, nel ringraziare i relatori – provenienti da diversi atenei, dal foro catanese e dal mondo delle imprese – ha sottolineato che “l’incontro ha registrato, visti i temi trattati, la presenza anche degli studenti del Dipartimento di Economia e Impresa”. 

Nella sua introduzione la prof.ssa Nicosia ha posto subito in evidenza “quanto sia centrale nell’attuale  dibattito l’attenzione per il capitale umano, o meglio, per la persona del lavoratore, e come nel nostro ordinamento sia entrata una disposizione che invita a riflettere sulla possibilità di intervenire anche sul granitico principio della libertà di iniziativa economica dell’imprenditore, di cui all’art. 41 della nostra Costituzione”.

Un momento dell'intervento della prof.ssa Gabriella Nicosia

Un momento dell'intervento della prof.ssa Gabriella Nicosia

“Nel 2019 è stato introdotto un comma all’art. 2086 del codice civile che ha codificato l’obbligo degli assetti adeguati – ha aggiunto -. La nuova disposizione che racchiude expressis verbis una specifica funzione di prevenzione ricorre ad una congiunzione 'anche' che apre scenari interpretativi più ampi, dimostrando di non volere occuparsi solo della finalità di intervento e superamento dei fattori di crisi, visto che si spinge ancora in avanti, sino a pretendere un comportamento generalizzato di cura di tutti gli assetti adeguati”.

“Insomma una vera e propria apertura normativa per possibili limitazioni alla libertà imprenditoriale in funzione della più  autentica  tutela proattiva del capitale umano, ha detto in chiusura di intervento.

A seguire il prof. Massimo Pallini, ordinario di Diritto del lavoro nell’Università di Milano La Statale ha parlato di diligenza dovuta (Due diligence) e diritti della persona soffermandosi su alcuni interrogativi riguardanti il vincolo cui l’impresa è tenuta ed evidenziando contestualmente  come l’attenzione si stia progressivamente spostando verso la sostenibilità sociale.

Domandandosi, poi, se la proiezione principale resti la produzione del profitto o non sia piuttosto ravvisabile un piano di responsabilità verso tutti gli stakeholder.

Il professore Pallini ha analizzato ancora il principio della insindacabilità delle decisioni dell’impresa  messo in crisi dall’art. 2086  a vantaggio della adeguatezza e ragionevolezza delle scelte, prospettando un filone giurisprudenziale che si muove nella direzione  di un sindacato sulla “razionalità” delle medesime, prima escluso dal giudice ordinario.

Un momento dell'incontro

In foto da sinistra Massimo Pallini, Gabriella Nicosia, Aurelio Mirone e Alessia Gabriele

Il prof. Aurelio Mirone, ordinario di Diritto commerciale nel Dipartimento di Giurisprudenza  dell’ateneo catanese,  ha provato a evidenziare i punti di contatto fra le due discipline del Diritto del lavoro e del Diritto Commerciale indirizzando un focus sui rapporti tra gli organi societari e l’applicazione concreta di un assetto societario correttamente organizzato.

Il prof. Mirone ha ricostruito l’evoluzione del concetto di “assetti adeguati”, sottolineando come “il Codice della crisi d’impresa del 2019 abbia reso obbligatoria la loro adozione per anticipare l’emersione della crisi”.

“L’ultima novità introdotta dal codice riguarda l’obbligo formale dell’istituzionalizzazione degli assetti al fine di garantire maggiore trasparenza”, ha aggiunto.

Ha completato la sessione dedicata alle relazioni la prof.ssa Alessia Gabriele, associata di Diritto del lavoro all’Università “Kore” di Enna che ha trattato il tema dei diritti sindacali nell’era delle grandi transizioni ecologiche e digitali.

“In un mondo segnato da crisi ricorrenti – ha detto -, i diritti sindacali fungono da strumenti per garantire il benessere delle persone e l’effettività dei loro diritti in azienda”. La professoressa ha proposto “di superare la tradizionale contrapposizione tra capitale e lavoro accogliendo un approccio partecipativo, citando la recente legge sulla partecipazione dei lavoratori (L.76/2025) che mira a rafforzare la loro collaborazione a livello gestionale e organizzativo”.

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

Ricca anche la sessione dedicata agli interventi che ha visto il coinvolgimento del presidente Piccola Industria- Confindustria Catania, dott. Marco Causarano, e la presidentessa di Imprenditoria femminile di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che ha offerto una panoramica completa e multidisciplinare su come valorizzare il capitale umano, vero motore per la crescita e la resilienza delle imprese moderne.

Fra gli interventi pure il prof. Francesco Garraffo, associato di Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.

Ha chiuso i lavori l’intervento dell’avv. Clemente Massimiani, dottore di ricerca in Diritto del lavoro europeo, che ha seguito un approccio all’analisi di tipo speculare osservando da un lato la Due diligence nella prospettiva del datore di lavoro e, dall’altro, dalla prospettiva della relativa  funzionalità alla tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori, con alcune riflessioni conclusive sulla  sempre spinosa materia dei licenziamenti.

Al termine, il vivace e denso dibattito alimentato dalle riflessioni degli studenti che hanno offerto molte sollecitazioni ai relatori moderati dal loro rappresentante Andrea Ferraù.

Un momento dell'intervento dell'avv. Clemente Massimiani

Un momento dell'intervento dell'avv. Clemente Massimiani

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