Alla Città della Scienza tanti giochi e esperimenti per scoprire la ricerca. Al fianco dei kids anche i grandi tra laboratori e visite guidate
A catturare l’attenzione dei più piccoli è il gufetto, la mascotte della Notte dei Ricercatori - Sharper.
Soprattutto perché lo hanno visto praticamente “nascere” tra le loro mani con quegli occhi luminosi che si illuminano col semplice tocco di un dito.
Protagonisti indiscussi di Sharper Night sono stati proprio i bambini e le bambine dai cinque anni in su che quella mascotte se la sono realizzata giocando creando prima gli occhi luminosi grazie ai circuiti elettrici collegati alle due piccole lampadine da incastonare nel volto del simpatico gufetto colorato a matita di giallo.
E come la piccola Giulia, sono stati in centinaia i kids che ieri pomeriggio hanno invaso la Città della Scienza imparando alcuni piccoli segreti della fisica, della chimica e della biologia.
Al loro fianco mamme e papà che, con tanto di smartphone in mano, immortalavano i propri piccoli “scienziati” e al tempo stesso ammiravano l’immensa struttura dell’Università di Catania di via Simeto inserita nel ben più ampio Sistema museale d’ateneo.
Una struttura che ha ospitato nove eventi a cominciare dal laboratorio di elettricità Accendi il gufo di Sharper personalizzato con tanto di nome. Un laboratorio richiestissimo che ha visto giocare i piccoli, ma anche i genitori, grazie all’iniziative del Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia e alle cure di Livio Caruso, Marco Cavarra, Elena Geraci, Letizia Giuffrida, Giorgio Lo Presti, Nancy Martorana, Alessia Tricomi e Cristina Zagami.
La piccola Giulia col suo gufetto, la mascotte di Sharper Night
E poi spazio all’iniziativa L’acqua: un laboratorio a portata di mano con semplici e coinvolgenti esperienze per esplorare la fisica giocando con l’acqua. Promosso dal Dipartimento di Fisica e Astronomia di Unict, curato da Livio Lamia e dagli studenti del dottorato in Fisica, i piccoli scienziati hanno comprso come la temperatura influenza la pressione, ma anche come l’acqua salata può far galleggiare persino un uovo.
Da un’isola all’altra i piccoli sono stati catturati dai tre laboratori di Leo&Alice alla scoperta dell’elettricità, dei nuclei e delle particelle. Tre laboratori promossi da INFN Laboratori Nazionali del Sud e INFN Sezione di Catania con i piccoli impegnati in un viaggio alla scoperta dell’elettricità con esperimenti e giochi (a cura di Ivano Lombardo), della fisica nucleare (a cura di Luca Guardo) e delle particelle elementari (a cura di Alessandro Lapertosa).
Altri esperimenti, giochi, video e fumetti per comprendere l’elettricità e le particelle i piccoli ricercatori li hanno ritrovati grazie a INFN-Kids: piccoli scienziati cercasi!, il laboratorio di INFN Laboratori Nazionali del Sud e INFN Sezione di Catania con Catia Petta e Diana Carbone.
Altra isola e altro gioco: Salviamo l’ambiente imparando a conoscerlo, un laboratorio sull’Internet of Things applicato all’ambiente che ha permesso ai piccoli di imparare come alcuni semplici sensori possono permettere di conoscere meglio l’acqua che beviamo, ma anche di controllare il fabbisogno di acqua delle piante di casa.
Attraverso un sistema di sensori i Kids hanno misurato insieme la temperatura dell’acqua, controllato il livello di sali disciolti e verificato l’umidità del suolo per costruire l’habitat più adatto alla vita delle piante. A realizzare il laboratorio il Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia con Alessandro Agugliaro, Sebastiano Albergo, Livio Caruso, Marco Cavarra, Elena Geraci, Letizia Giuffrida, Nelly Puglia, Alessia Tricomi, Cristina Zagami.
Un momento di un'attività di un laboratorio alla Città della Scienza
Non sono mancate le favole di scienza lette dai ricercatori grazie a Le mille e una notte scientifiche: Favole di Scienza, il laboratorio Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia con Maria Josè Lo Faro.
E il tutto non poteva che concludersi con una visita guidata alla Città della Scienza con Vietato non toccare: visite guidate a Città della Scienza a cura dei volontari dell’Area della Terza Missione d’ateneo e del Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia.
Non solo laboratori, infatti, i piccoli (e anche i grandi) sono stati accompagnati nella galleria della struttura d’ateneo per avere un assaggio delle collezioni museali di Ateneo e scoprire qualcosa sulla vita di tredici scienziate bravissime - Ada Lovelace, Emmy Noether, Marie Curie, Maria Goeppert Mayer, Chien Wu, Katherine Johnson, Vera Rubin, Vivienne Malone-Mayes, Joycelyn Bell Burners, Cecilia Payne-Gaposchkin, Annie Jump Cannon Claudia Alexander e Donna Strickland - e poi tutti in palestra a scoprire la Fisica e, infine, un assaggio di biologia e corpo umano.
Attività che hanno visto sul "campo" tantissimi giovani dottorandi, borsisti e studenti part-time che hanno collaborato insieme con i ricercatori.
Il laboratorio "L’acqua: un laboratorio a portata di mano"
“Anche quest’anno la Città della Scienza ha offerto tantissime iniziative per i più piccoli coinvolgendoli maggiormente nella scoperta della scienza”, ha spiegato Alessia Tricomi, delegata alla Città della Scienza e alla Terza missione d’ateneo oltre che coordinatrice di Sharper Catania, alla presenza del rettore Francesco Priolo.
“La Notte dei Ricercatori è pensata per la città, per far conoscere la scienza a tutti, dai bambini più piccoli di appena cinque anni fino ai più grandi, per far vedere la ricerca in modo semplice e far capire come nasce, le difficoltà che ci sono dietro una ricerca e soprattutto le ricadute sulla vita di tutti noi e sul territorio – ha aggiunto -. È un evento dei ricercatori per far conoscere la ricerca alla città. Un bel dono della scienza alla città, con 178 eventi che sono stati illustrati da una comunità scientifica dell’ateneo catanese e di tutti gli enti di ricerca presenti in questa città”.
“C’è stata anche quest’anno una grande risposta da parte della città e soprattutto da parte dei bambini in tutte le location in cui l’edizione 2024 si è snodata – ha spiegato la prof.ssa Alessia Tricomi -. La città di Catania anche quest’anno ha risposto bene con interesse e partecipazione. Abbiamo aumentato l’offerta coinvolgendo maggiormente la città in due luoghi simbolo di Catania, piazza Università e nel chiostro del Palazzo Platamone, oltre alla Città della Scienza”.
“Un ringraziamento ai ricercatori che si sono messi in gioco riproducendo in piazza tutto ciò che svolgono nei laboratori con entusiasmo a dimostrazione che Catania è una fucina della scienza”, ha precisato la coordinatrice della Notte dei Ricercatori.