Città della Scienza invasa da grandi e piccoli per Meet “LE” Researchers, l’iniziativa promossa da Università e enti di ricerca catanesi in occasione della "Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza”
Scoprire cosa c’è dentro la sabbia delle nostre spiagge, ma anche nanoparticelle, raggi cosmici, neutrini e gemme. E ancora osservare il mare al microscopio e il Sole con il telescopio, scoprire come accelerare le particelle ai grandi collider, vedere il proprio volto nel prossimo futuro tramite l'intelligenza artificiale o come riconoscere alimenti e rifiuti, l’impiego della chimica per la lotta contro il cancro o come problem-solving e dei materiali green nelle azioni di restauro del patrimonio culturale.
Ad illustrare tutto questo, e non solo, affascinando grandi e piccini, sono state proprio le ricercatrici in discipline STEM (discipline Scientifiche, Tecnologiche, Ingegneristiche e Matematiche) dell’ateneo e degli enti di ricerca catanesi tramite dimostrazioni, esperimenti e laboratori tutti “al femminile”.
Piccoli ricercatori e piccole ricercatrici alla scoperta delle sabbie grazie al laboratorio Il mare al microscopio
In una Città della Scienza dell’Università di Catania presa d’assalto da oltre 400 visitatori, di tutte le età, le ricercatrici – grazie all’iniziativa Meet "LE" Researchers in occasione della IX Giornata delle Donne e delle Ragazze nella Scienza – hanno fatto conoscere il ruolo delle donne e delle ragazze nella scienza a Catania, mostrando dal vivo le proprie attività e ricerche con numerosi esperimenti.
Il tutto con il sorriso conquistando gli appassionati rimasti divertiti dalle numerose dimostrazioni di biologia, chimica, fisica, geologia, intelligenza artificiale e tanto altro.
Un’opportunità realizzata grazie al contributo dell’Università di Catania, del CSFNSM - Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia, dell’INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania e dell’INFN - Sezione di Catania.
Alcuni partecipanti al laboratorio Osserviamo il Sole
Un evento che è organizzato anche nell'ambito della Prima Settimana Nazionale delle STEM (Ministero dell’Università e della Ricerca 4-11 febbraio 2024) e che si è fregiato del logo ufficiale dell’International Day of Women and Girls In Science patrocinata dall'Unesco e promossa dalla Royal Academy of Science International Trust.
Un percorso, o meglio un “viaggio”, nella ricerca che dall’ingresso di via Simeto ha guidato i visitatori – accolti da Alessia Tricomi, delegata alla Città della Scienza e da Letizia Giuffrida del CSFNSM, tra i laboratori de Il mare al microscopio, a cura di Gemma Donato e Rossana Sanfilippo (DSBGA Unict), de La chimica analitica come problem-solving con Valentina Greco (DSC Unict) e de La chimica a colori dei metalli per la lotta contro il cancro con Valentina Oliveri (DSC Unict).
A seguire le Esplorazioni nell'Elaborazione delle Immagini con l'Intelligenza Artificiale con Alessia Rondinella e Georgia Fargetta (DMI Unict) e poi attraverso il Viaggio nel mondo delle gemme: dal macro al micro e Le nuove frontiere dei materiali green nel restauro e nella edilizia: dalla ricerca all’industria entrambi a cura di Germana Barone, Maria Cristina Caggiani e Roberta Occhipinti (DSGBA Unict).
Curiosi visitatori al laboratorio KM3NeT: il gigante degli abissi
Un viaggio che ha portato i visitatori ai laboratori Osserviamo il Sole: il campo magnetico che gioca con il plasma con Lidia Contarino, Isabella Pagano e Daniela Sicilia (INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania), Osservare le particelle dal cosmo con Mariangela Bondì, Elena Geraci, Nelly Puglia e Alessia Tricomi (DFA Unict, INFN-Sezione di Catania e CSFNSM) e KM3NeT: il gigante degli abissi con Giovanna Ferrara (DFA Unict).
E ancora le Nanostrutture per la fotonica e l’optoelettronica con Maria Josè Lo Faro (DFA Unict), i Rilevatori al servizio dell’ambiente e Le particelle più veloci dell’Universo con Elena Geraci, Nelly Puglia e Alessia Tricomi (DFA Unict, CSFNSM e INFN-Sezione di Catania).
Un momento della presentazione dei Rilevatori al servizio dell’ambiente
Al piano superiore la mostra Forze della Natura: Io e...Sulla scia di Donne che hanno lasciato un segno nella Scienza dedicata alle scienziate che hanno vinto il Nobel o che pur facendo grandi scoperte non lo hanno vinto, a coloro che per prime hanno vinto pregiudizi di genere e di razza e che hanno segnato la storia della scienza.
Scienziate di ieri, ma anche di oggi come Ada Lovelace, Emmy Noether, Marie Curie, Maria Goeppert Mayer, Chien Wu, Katherine Johnson, Vera Rubin, Vivienne Malone-Mayes, Joycelyn Bell Burners, Cecilia Payne-Gaposchkin, Annie Jump Cannon, Claudia Alexander e Donna Strickland, la cui storia è stata raccontante dalle giovani dottorande del DFA Unict e Sezione Infn di Catania, Alice Barbon, Noemi Pino e Marika Rasà.
Una festa tutta declinata al femminile che vuole essere di stimolo alle giovani generazioni per superare le barriere di genere presenti soprattutto nelle discipline scientifiche. E oggi, più che mai, le ricercatrici catanesi hanno mostrato che “Yes we can!” non sono solo parole, ma fatti!
Visitatori alla mostra Forze della Natura: Io e...Sulla scia di Donne che hanno lasciato un segno nella Scienza