A Palazzo Pedagaggi si è tenuto l’incontro tra i centri di ricerca CeMTeT, Dessi e LaPoSS per riflettere sulle opportunità di una cooperazione universitaria ormai consolidata
Il ruolo che le infrastrutture accademiche ricoprono nella promozione della ricerca sociale sono state al centro dell’incontro ospitato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania.
Un’iniziativa – dal titolo Centri e infrastrutture per la ricerca sociale – in cui sono stati illustrati i lavori portati avanti negli anni dai centri di ricerca CeMTeT e Dassi dell’Università Milano-Bicocca e il Laboratorio di Progettazione, Sperimentazione ed Analisi di Politiche Pubbliche e Servizi alle Persone (LaPoSS) dell’Università di Catania.
“L’unica possibilità per la ricerca, quella vera, cioè quella che si basa sui contatti con i colleghi, con le reti, sono queste strutture che assicurano, quasi controcorrente, quella base per fare la ricerca ma anche basi di dati condivise e riconosciute”, ha spiegato il prof. Carlo Pennisi, tra i fondatori del LaPoSS.
“Queste strutture – ha continuato - sono uno strumento di efficienza dei programmi di ricerca poiché danno un valore aggiunto al contributo di ciascuno, riuscendo così a economizzare costi, tempi, sia delle relazioni, che delle ricerche”.

Un momento dell’intervento del prof. Carlo Pennisi
La concreta collaborazione tra il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania e il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università Milano-Bicocca si traduce in opportunità di formazione per studenti e studentesse attraverso esperienze di tirocinio e di ricerca.
“Entrambe le realtà hanno un network di raccolte a livello nazionale e internazionale con altre istituzioni, attori economici, attori sociali, quindi ci sono tutte le potenzialità per offrire, non soltanto al mondo della ricerca, ma anche al mondo della didattica, un'opportunità di crescita, che nasce quasi sempre, o sempre, dal confronto anche con altre sedi”, ha sottolineato in tal senso il professore Carlo Colloca, membro del centro di ricerca LaPoSS.
La collaborazione tra le due realtà accademiche rappresenta una risorsa preziosa per entrambe.
“Molte volte, questa è superata probabilmente come immagine, Catania è stata definita la Milano del Sud. Erano altri tempi quando si utilizzava questa etichetta. Non mi piace pensare alle Milano del Sud, o alle Catania del nord: mi piace pensare all'idea che nel mondo universitario, al di là delle geografie, ci sia questa opportunità per noi ricercatori e per gli studenti, e chiaramente per le ricadute di terza missione che ne possono derivare", ha aggiunto il docente del Dsps di Unict.

Un momento dell’intervento del prof. Carlo Colloca
L’impegno profuso nella ricerca da questi centri non si traduce in uno studio accademico fine a sé stesso, ma ha lo scopo di migliorare la realtà sociale della quale si è parte. La multidisciplinarietà supporta, in questo senso, la ricerca sociologica in modo innovativo. Il dialogo continuo con le altre scienze, analizza così uno stesso nodo della ricerca da diversi punti di vista.
La collaborazione dei due centri mette da parte la spinta alla concorrenzialità, alla quale spesso tali realtà sono sottoposte, e arricchisce la comunità scientifica, diventando una risorsa per l’innovazione territoriale. La responsabilità di ciascun centro scaturisce dalla necessità di relazionarsi con il mondo esterno, uscire dalle aule dei dipartimenti, per interagire con il territorio attraverso la ricerca.
I centri di ricerca
LaPoSS – Laboratorio di Progettazione, Sperimentazione ed Analisi di Politiche Pubbliche e Servizi alle Persone. È il centro di ricerca del dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università degli studi di Catania. Dal 2004 si occupa di formazione e ricerca, promuovendo lo scambio tra ricerca scientifica e comunità. Tra i suoi membri: il prof. Francesco Mazzeo Rinaldi, direttore del centro, il prof. Carlo Pennisi, tra i fondatori della struttura e il prof. Carlo Colloca, membro del consiglio scientifico.
Dassi – Data Archive for Social Sciences in Italy. Èil nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea CESSDA ERIC (Consortium of European Social Science Data Archives). Fondato nel 2021 dall’accordo di collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca e il CNR, si occupa dell’acquisizione, gestione e conservazione dei dati per la ricerca. La coordinatrice del centro è a prof.ssa Sonia Stefanizzi.
CEMTET – Centro studi e ricerche sulla Mobilità, il Turismo e il Territorio. Nato nel 2018 all’interno del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca, ha lo scopo di promuovere attività di ricerca, iniziative di studio e formazione e di instaurare un dialogo con l’area metropolotana e i suoi stakeholder. Tra i suoi membri il prof. Matteo Colleoni, direttore del centro, e il dott. Simone Caiello, membro del consiglio scientifico.