L’impegno dell’ateneo catanese per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile passa anche dalle ricerche dei docenti. Daniele La Rosa illustra lo studio internazionale sui parchi urbani negli Stati Uniti
Da diversi anni l’Università di Catania è impegnata tramite il Piano strategico nel raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile fissati nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2015.
Un impegno che spazia nei diversi campi della formazione, della ricerca e della terza missione oltre che nella gestione interna per una migliore sostenibilità della società stessa.
In questo contesto assumono maggior rilevanza le attività di ricerca condotte dagli studiosi dell’Università di Catania, in alcuni casi in sinergia con altri enti di ricerca internazionali.
Come la ricerca dal titolo Unequal access to social, environmental and health amenities in US urban parks- pubblicato sulla rivista Nature Cities - condotta da un gruppo di lavoro multidisciplinare supportato dal National Socio-Environmental Synthesis Center (SESYNC) e dall’US National Science Foundation insieme con diverse università ed enti di ricerca degli Stati Uniti.
A farne parte anche il prof. Daniele La Rosa, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania che ne illustra i risultati.
Il parco urbano di New York
I Parchi urbani negli Stati Uniti non forniscono i loro benefici ecologico-sociali in modo equo
Nonostante la loro ampia diffusione nel territorio nord-americano, buona parte dei parchi urbani non fornisce equamente i loro benefici ai diversi gruppi sociali.
È noto come i parchi urbani offrano ai residenti benefici sociali e ambientali essenziali. La loro distribuzione all’interno delle aree urbane risulta un fattore fondamentale per far sì che i servizi che essi forniscono siano disponibili a tutti i residenti in modo equo e giusto.
La ricerca ha analizzato l'accessibilità alla totalità dei parchi urbani degli Stati Uniti da parte di diversi gruppi etnici: in particolare per 122.988 parchi urbani e per 3524 aree urbane, è stata misurata la distribuzione della popolazione di diverse etnie che siano residenti entro una distanza di 10 minuti a piedi da ogni parco. Tali quantità sono state quindi rapportati alla demografia complessiva di ogni città.
Il numero dei parchi e delle aree urbane analizzate nelle diverse aree degli Stati Uniti
Per ogni parco sono state analizzate alcune caratteristiche (park qualities) in grado di fornire fondamentali servizi sociali, ecologici e ambientali: la copertura arborea, il potenziale di mitigazione del calore, il potenziale di riduzione del rumore, la lunghezza dei sentieri, la dimensione di laghi e specchi d'acqua ed il numero di aree giochi. Queste caratteristiche sono quindi state quindi correlate ai dati demografici con dei modelli di regressione. I risultati mostrano come la distribuzione spaziale dei parchi e dei loro servizi differiscono significativamente in base alla demografia dei singoli quartieri di ogni città.
Le composizioni etniche dei quartieri in prossimità dei parchi tendono a essere più bianche rispetto ad altre parti delle stesse città. Inoltre, i parchi nei quartieri prevalentemente bianchi risultano avere delle migliori qualità, quali una migliore regolazione climatica ed maggior numero di alberi rispetto ai parchi nei quartieri con maggiori percentuali di residenti ispanici e neri. Tali differenze sono riscontrabili in tutte le regioni, dimostrando che le disuguaglianze nell'accesso a parchi che forniscono i migliori sevizi sono diffuse in tutti gli Stati Uniti.
Rappresentatività media dei gruppi etnici che vivono entro 10 minuti a piedi da parchi in parchi con qualità superiori e inferiori alla media comparata con la rappresentatività del gruppo etnico nell'area urbana complessiva. I parchi con servizi superiori alla media sono indicati con cerchi blu, mentre i parchi con servizi inferiori alla media sono indicati con triangoli rossi
Garantire che tutte le comunità possano ottenere i benefici socio-ecologici dei parchi è una responsabilità dei diversi attori pubblici coinvolti nei processi di pianificazione urbana. A tal fine, i risultati della ricerca sono in grado di identificare quei parchi e quartieri in cui concentrare le risorse economiche per l'implementazione di azioni di pianificazione e riprogettazione che annullino le attuali diseguaglianze.
In particolare, emergono due categorie di azioni di pianificazione e riprogettazione delle città che possono essere proposte per aumentare l'equità di accesso ai parchi da parte delle comunità e delle etnie sottorappresentate.
La prima è legata alla riprogettazione fisica e al miglioramento dei parchi dove le qualità socio-ecologiche risultano inferiori: soluzioni sono ad esempio l’aumento del numero e della lunghezza dei percorsi interni o delle piste ciclabili, la creazione di nuovi ingressi, l’aumento della copertura vegetale e della sua eterogeneità ecologica, per aumentare la regolazione climatica della vegetazione nelle stagioni calde.
Una seconda categoria di possibili azioni include la pianificazione di porzioni di città limitrofe ai parchi. A tal fine, la creazione di nuove piste ciclo-pedonali o l’incremento di linee di trasporto pubblico per collegare quartieri svantaggiati sono importanti azioni progettuali per conquistare una più equa accessibilità ai parchi ed ai servizi da essi forniti.