Le Note del Profumo, all’Orto botanico musica e degustazioni olfattive

Numerosi visitatori alla Giornata nazionale del Profumo di Unict in collaborazione con il Conservatorio Vincenzo Bellini e la profumeria artistica Boudoir 36

Mariano Campo

Occhi, orecchie e narici ben aperti per un pomeriggio di ‘full immersion’ nell’armonia delle degustazioni olfattive e alla ricerca delle ‘corrispondenze’ tra musica e fragranze.

È quanto hanno vissuto oltre duecento persone che hanno partecipato, nei giorni scorsi, alla manifestazione Le Note del Profumo, promossa dall’Orto botanico dell’Università di Catania in occasione della Giornata nazionale del Profumo.

L’evento promosso a livello nazionale dall’Accademia del Profumo, in corrispondenza dell’equinozio di Primavera, rappresentava un esplicito invito rivolto a tutti i visitatori ad immergersi nel mondo delle fragranze, lasciandosi conquistare dall’universo degli accordi olfattivi, all’interno dell’elegante sala del Colonnato del giardino scientifico dell’ateneo, accolti dal direttore del dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali Rosolino Cirrincione e dal direttore dell’Orto botanico, Giampietro Giusso del Galdo.

Il progetto, curato dal dottor Giuseppe Siracusa, responsabile della promozione e progettazione delle aree espositive e museali dell’Orto, che afferisce al Sistema museale d’Ateneo, ha abbinato quindi la degustazione olfattiva guidata dall’esperto profumiere Antonio Alessandria, titolare della boutique di profumeria artistica Boudoir 36 di Catania, ai suggestivi brani musicali eseguiti dalle arpiste del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania - Maria Vittoria Desogus, Venera Rapisarda e Paola Buscemi - secondo un abbinamento che negli anni scorsi era già stato sperimentato con la poesia, messe in scena e reading che richiamavano le fragranze descritte.

Le arpiste insieme con il dott. Giuseppe Siracusa

Le arpiste Maria Vittoria Desogus, Venera Rapisarda e Paola Buscemi insieme con Giuseppe Siracusa e Antonio Alessandria

Un’impresa che quest’anno ha ripercorso quindi il doppio binario della musica e dell’arte profumiera per sottolineare, come sostiene maître François Demachy, profumiere esclusivo della Maison Dior, che «il profumo è un’esperienza umana, una lingua che tutti capiscono ma pochi possono parlare, una foto istantanea che porta indietro nel tempo; ma è anche colore, emozione, atmosfera, seduzione e desiderio».

Del resto, ogni volta che cerchiamo di cogliere una fragranza entrano in azione circa 400 recettori e 10 milioni di neuroni olfattivi, e questo fa sì che un buon profumo, fratello del respiro – come afferma lo scrittore Patrick Süskind, autore del best-seller da cui è stato tratto il celebre film Profumo – Storia di un assassino, con Ben Whishaw e Dustin Hoffman – abbia «una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà».

Tra degustazioni olfattive e ricerca delle ‘corrispondenze’ tra musica e fragranze, i presenti hanno proseguito il percorso anche all’esterno, in prossimità delle ampie aiuole dell’Orto che custodiscono esse stesse profumi e odori nascosti delle tante piante ospitate nei vari settori, avvicinandosi, delicatamente sfregandole o anche assaggiandole, per esplorare quel legame sensoriale inscindibile che esiste tra il profumo e la vita vegetale.

I composti organici volatili prodotti dalle piante, come ha ricordato il prof. Gianpietro Giusso Del Galdo, rappresentano uno dei principali strumenti di comunicazione, con funzione repellente verso predatori e parassiti, ma anche per attrarre o addirittura sedurre gli impollinatori.

I presenti all'iniziativa

I presenti all'iniziativa