Le Sentinelle del Mare di Sea Marvel

Le attività del work package “Experience the change” del progetto sulla conservazione della biodiversità marina. A raccontarle è l’assegnista di ricerca e coordinatrice di ricerca Clara Monaco

Clara Monaco
Stenella striata, delfinide presente regolarmente nelle acque siciliane e attenzionato da Sea Marvel
Santo Castorina, pescatore Sentinella del Mare per Sea Marvel che ha appena catturato un esemplare di pesce palla nelle acque siciliane
Un pesce palla catturato accidentalmente nelle acque siciliane monitorate da Sea Marvel
Balenottera comune avvistata dal team Sea Marvel durante uno dei monitoraggi nello Stretto di Sicilia
Tanica di olio tra il marine litter osservato durante i monitoraggi Sea Marvel
Equipaggi delle grandi navi formati dai ricercatori Sea Marvel su azioni sostenibili e tutela delle specie vulnerabili
Lo staff di Sea Marvel al convegno conclusivo del progetto all'Università di Catania

Il progetto Interreg V-A Italia Malta Sea MarvelSave, Enhance, Admire Marine Versatile Life sulla conservazione della biodiversità marina si è concluso nei giorni scorsi con la presentazione dei risultati della ricerca condotta per tre anni dagli atenei di Catania e Malta.

Un team composto, per l’Università di Catania (ente capofila), dai docenti Iuri Peri, coordinatore scientifico di Sea Marvel, Gabriella Vindigni e Vera Foti, dalla coordinatrice di ricerca Clara Monaco, dalla project manager Stena Paternò e da una fitta rete di collaboratori, tra cui borsisti e assegnisti di ricerca delDipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, che è stato impegnato per ben tre anni in attività di citizen science.

Attività che hanno raggiunto il loro culmine nel work package Experience the change di Sea Marvel, ovvero sperimentare il cambiamento.

Il team di Sea Marvel impegnato in attività di monitoraggio

Ricercatori e osservatori SEA MARVEL, team del Di3A dell’Università di Catania. Da sinistra Clara Monaco, Giuliana Pellegrino, Mariano Enrico Giarrusso, Alessandra Raffa, e Carla Tumino

Proprio il WP5 “Experience the change” di Sea Marvel (vai alla presentazione) è andato ben oltre gli obiettivi di conoscenza e consapevolezza prioritari del progetto, offrendo ai suoi beneficiari target la possibilità di agire in prima persona verso la salvaguardia del mare e dell'ambiente in generale, attraverso esperienze dirette o trasformando le proprie abitudini per raggiungere una gestione sostenibile delle risorse marine e costiere.

Questi cambiamenti comportamentali sono stati supportati da un’attività chiave del WP5 - denominata Sentinelle del Mare - che ha coinvolto istituti scolastici divenuti plastic free, pescatori artigianali, equipaggi di regate veliche e di compagnie di navigazione che viaggiano su grandi navi e vivono costantemente l’ambiente mare, tutti attori operanti nei siti Natura 2000 oggetto di tutela del progetto (per la Sicilia le Aree Marine Protette Isole Pelagie, Isole Ciclopi e Capo Milazzo e, inoltre, la Riserva Naturale Orientata Oasi del Simeto).

Il video promozionale del progetto Sea Marvel

Con Sentinelle del Mare si identificano quelle persone o organizzazioni che si dedicano alla conservazione degli oceani e degli ecosistemi marini. Per Sea Marvel non si tratta soltanto di Custodi del mare per il loro impegno verso la salvaguardia di specie e habitat marini, ma anche “Aiutanti della scienza” poiché, anche se non specializzati, conducono delle vere e proprie indagini di supporto scientifico sugli ecosistemi marini, la biodiversità marina, i cambiamenti climatici, e altri aspetti legati al mare.

Un lavoro essenziale per comprendere meglio il nostro pianeta e sviluppare soluzioni per le sfide ambientali legate agli oceani.

Le Sentinelle del Mare coinvolte in Sea Marvel, infatti, hanno dato il loro contributo per proteggere e studiare l'ambiente marino, favorendone la conservazione e la comprensione.

Pescatori Sentinelle del Mare durante una battuta di pesca nel golfo di Catania.

Pescatori Sentinelle del Mare durante una battuta di pesca nel golfo di Catania

Guardando in dettaglio alcune di queste comunità di pratica, cinquanta pescatori professionali tra Sicilia e Malta, praticanti la piccola pesca artigianale, hanno ospitato degli osservatori del Di3A a bordo per studiare la composizione delle loro catture e, inoltre, hanno collaborato coi ricercatori anche inviando le proprie segnalazioni sulla presenza di specie vulnerabili in mare o di rischi alla loro conservazione, quali i rifiuti galleggianti.

Al tempo stesso hanno fornito informazioni sulle loro catture accessorie che potessero includere specie rare o aliene e, infine, operato a favore della conservazione marina rimuovendo dal mare plastiche e reti fantasma che minacciano la biodiversità del Mediterraneo.

In merito agli equipaggi di grandi navi (traghetti passeggeri, cargo e catamarani veloci), grazie alla collaborazione con diverse compagnie di navigazione (Grimaldi Lines, Siremar-Caronte, Virtu Ferries), i ricercatori del Di3A hanno potuto realizzare monitoraggi marini lungo le più importanti rotte che attraversano lo Stretto di Sicilia, oltre a formare e reclutare più di 250 nuove sentinelle tra gli equipaggi e i passeggeri di bordo affinché potessero essere più rispettosi dell’ambiente e segnalare gli avvistamenti fatti durante la loro navigazione.

Il video dedicato alle Sentinelle del Mare

Ulteriori cento Sentinelle si sono unite alla comunità di naviganti custodi del mare tra i velisti delle storiche regate Sicilia-Malta e Gozo spring, la Lega Navale di Siracusa e il Circolo nautico NIC di Catania, che in questi tre anni hanno inviato le proprie segnalazioni attraverso un apposito modulo (da oggi disponibile al seguente link).

In tutto sono pervenute 400 segnalazioni di avvistamenti di tra cetacei, tartarughe, diverse specie di pesci e uccelli marini. E, inoltre, anche segnalazioni di marine litter pervenute negli ultimi mesi al team Sea Marvel che ha integrato questi dati con quelli raccolti personalmente durante oltre sei mila miglia nautiche di monitoraggio. In tutto sono stati esaminati oltre 1600 osservazioni di macro e megafauna, incluse specie rare, aliene o non indigene, e vulnerabili, particolari indicatori dello stato di salute del Mediterraneo.

Tursiope, specie di delfino che popola il golfo di Catania e attenzionata da Sea Marvel

Tursiope, specie di delfino che popola il golfo di Catania e attenzionata da Sea Marvel

Tra le specie ittiche rilevate che sono considerate aliene per il Mediterraneo, cioè organismi non indigeni che sono stati introdotti in un ecosistema marino in cui non sono originari attraverso attività umane (ad esempio il rilascio di specie non native da parte delle navi o attraverso canali artificiali), sono degni di nota il granchio reale blu, il pesce flauto, il pesce coniglio, il pesce foglia, il grugnitore bastardo, la ricciola fasciata, il pesce palla liscio.

L’introduzione di queste specie in Mediterraneo può avere effetti dannosi sugli ecosistemi marini locali, alterando gli equilibri ecologici.

In merito alle specie vulnerabili, rilevante è il dato sulla presenza di cetacei in tutta l’area d’azione del progetto, soprattutto quella di balenottere comuni e grampi nello Stretto di Sicilia.

Gli equipaggi della regata velica internazionale Siracusa-Malta all’opera in qualità di nuove Sentinelle del Mare

Gli equipaggi della regata velica internazionale Siracusa-Malta all’opera in qualità di nuove Sentinelle del Mare

Con riferimento ai rischi alla conservazione di tali specie, è stato quantificato il traffico navale dell’area e sono stati caratterizzati i materiali prevalenti di cui i rifiuti galleggianti osservati sono composti, dove la plastica si è confermata essere quello principale.

Analisi statistiche e su piattaforma GIS hanno consentito di estrapolare le informazioni utili a comprendere lo stato attuale della biodiversità marina nell’area d’azione del progetto e a strutturare le linee guida utili per l’attuazione di strategie di gestione innovative a favore della conservazione dell’ambiente marino mediterraneo.

Attraverso azioni in campo di tipo partecipato sono stati dunque supportati oltre un milione e mezzo di ettari di siti Natura 2000 ai fini di una loro migliore conservazione.

Uno dei tanti barchini, documentati da Sea Marvel, alla deriva nelle acque delle Isole Pelagie

Uno dei tanti barchini, documentati da Sea Marvel, alla deriva nelle acque delle Isole Pelagie

I risultati del Work Package 5 di Sea Marvel saranno utilizzati da Ispra e Accobams, partner associati del progetto, per aggiornare le mappe nazionali e internazionali sugli habitat critici e la distribuzione delle specie marine, e per la reportistica volta a migliorare soluzioni migliori per la loro conservazione.

Nella stessa direzione, la comunità di Sentinelle del Mare che si è creata attorno a Sea Marvel, e destinata a crescere, continuerà ad assicurare un monitoraggio marino costante a supporto di piani di cogestione futuri da attuare nei siti Natura 2000 in favore e a tutela di un Mar Mediterraneo sempre più sano.

Il video del team dei ricercatori del Di3A impegnati nel progetto Sea Marvel