Presentata nei locali della Curia Iulia a Roma la nuova edizione del volume di Adele Cecchini in cui vengono descritte le attuali metodologie di restauro e un nuovo studio dell’Università di Catania
C’è anche il contributo e gli studi dei ricercatori dell’Università di Catania del volume Le tombe dipinte di Tarquinia. Vicenda conservativa, restauri, tecnica di esecuzione della restauratrice Adele Cecchini.
Una nuova edizione, riveduta, ampliata e corretta alla luce delle recenti scoperte, per i tipi di Nardini Editore, che è stata presentata (rivedi l’incontro) nei giorni scorsi nei locali della Curia Iulia a Roma.
Ad illustrare il volume è stato Maurizio Sannibale dei Musei Vaticani con l’introduzione di Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, alla presenza dell’autrice, Adele Cecchini, restauratrice, dell’associazione “Amici delle Tombe Dipinte di Tarquinia”.
Per l’ateneo catanese sono intervenuti i docenti Germana Barone e Paolo Mazzoleni del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali, autori del nuovo studio che approfondisce e arricchisce quello già svolto dal Laboratorio Scientifico dei Musei Vaticani sulla tecnica di esecuzione, sui pigmenti e sugli strati preparatori delle pitture ipogee.
Nel volume - con il supporto di inedite e circostanziate ricerche d’archivio - viene presentata la storia conservativa delle tombe dipinte di Tarquinia a partire dalla prima metà dell’Ottocento, epoca a cui risalgono la scoperta di gran parte dei sepolcri a oggi noti e i primi provvedimenti di tutela, fino ai tempi odierni.
Sono illustrati sia le avanzate metodologie di conservazione e valorizzazione sia i provvedimenti che hanno consentito alla Soprintendenza di conciliare tutela e fruizione delle tombe dipinte.
Vengono descritte le attuali metodologie di restauro che fanno ben sperare circa la definitiva salvaguardia di questo irripetibile patrimonio archeologico.
Questo libro si propone come punto di rifermento per chi dovrà in futuro provvedere al restauro e alla manutenzione delle tombe dipinte, alla conservazione del sito e garantire che questo straordinario patrimonio culturale, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2004, possa essere trasmesso alle generazioni future.
In foto da sinistra Alfonsina Russo, Maurizio Sannibale, Adele Cecchini, Germana Barone e Paolo Mazzoleni