Les Couleurs de la Pluie

La pioggia e i colori di Parigi protagonisti indiscussi degli scatti di Jean-Pierre Chonavel in mostra al Palazzo Scammacca

Allegra Francesca Hardt
Alcuni scatti in mostra
Il fotografo mentre presenta la mostra ai visitatori
Alcuni visitatori mentre ammirano alcuni scatti
Alcuni visitatori mentre ammirano alcuni scatti
Visitatori presenti alla mostra
Alcuni visitatori mentre ammirano alcuni scatti
Alcuni visitatori mentre ammirano alcuni scatti

Chi di noi, da bambino, non si è mai divertito a saltare nelle pozzanghere per strada? Chi di noi non ha mai scattato delle foto subito dopo un temporale, cercando di immortalare l’immagine riflessa sugli specchi d’acqua che rimanevano per le strade?

È stata forse questa l’ispirazione di Jean-Pierre Chonavel, fotografo francese che ha portato a Catania un po’ della sua Parigi con la mostra Les Couleurs de la Pluie, titolo che rende subito chiaro che la pioggia e i colori sono i protagonisti indiscussi degli scatti.

Scardinando l’idea dei giorni piovosi e grigi, il fotografo riesce a riempire le sue fotografie di colori sempre diversi in base all’orario o alla stagione.

Alcuni scatti in mostra

Alcuni scatti in mostra

Accompagnati da un calice di vino delle cantine Murgo, il vernissage è stato quindi occasione per una passeggiata a Parigi insieme al fotografo che, con il suo perfetto italiano e l’accento francese, ha raccontato che ciò che più gli piace di queste foto «è che i soggetti, sempre presenti ma mai visibili direttamente, sembrano più grandi dei palazzi che li circondano e così un bambino sembra un gigante in confronto alle case che si riflettono sull’acqua insieme a lui».

Gli ombrelli riflessi diventano un tutt’uno con le foglie che galleggiano per terra e sembrano ritornare al proprio posto sui rami spogli degli alberi, l’asfalto rivendica il suo protagonismo rendendo il riflesso granuloso, le ultime gocce di pioggia fanno vibrare i contorni labili delle figure. Sembra quasi di capire, attraverso le foto, chi dei protagonisti è di fretta nel momento dello scatto, chi è assorto nei propri pensieri stringendosi un po' di più nel caldo cappotto, chi è fermo a godersi il petricore.

Il fotografo illustra alcuni suoi scatti

Il fotografo illustra alcuni suoi scatti

Alcuni scatti sono così nitidi che è quasi impossibile capire quale parte riflette l’altra, costringendo il visitatore a girare la testa per cercare di capirlo. Altri scatti, invece, sembrano rifarsi ai quadri di George Seurat, parcellizzando la figura in tanti piccoli puntini colorati.

La pozza d’acqua diventa quindi specchio della quotidianità parigina che il fotografo immortala in maniera sempre diversa. «Quando scatto la foto rimango stupito dai riflessi che si creano, e la sorpresa è ancora maggiore quando sviluppo le foto, perché noto dettagli sempre nuovi», ha spiegato Jean-Pierre sorridendo.

Questa esposizione è quindi una nuova occasione per far conoscere al pubblico le foto che erano state esposte, per pochissimi giorni, al Palazzo della Cultura nel 2020 in una mostra chiusa a causa della pandemia, con l’augurio di far nascere nei visitatori la voglia di uscire subito dopo un temporale perché, come si legge su un pannello che apre la mostra: «I giorni di pioggia non sono i migliori per una passeggiata. Per chi è disposto a guardare con attenzione, offrono alla vista molte sorprese».

Un visitatore ammira alcuni scatti in mostra

Un visitatore ammira alcuni scatti in mostra

La mostra sarà visitabile, fino al prossimo 7 gennaio, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal martedì al giovedì le visite guidate saranno solo su appuntamento. Per informazioni e prenotazioni: +39 3486035365