L’illustratrice Elsa Emmy risveglia la “bella addormentata” per la mostra conclusiva di carriera

Personalità virtuosa e poliedrica, l’artista, quasi novantenne, dice addio alla scena artistica con un racconto per immagini in cui la protagonista si salva da sola. Un messaggio di libertà rivolto alle donne che arriva da chi è nata nel secolo scorso

Mary Bua

Un’ultima mostra per l’artista catanese Elsa Emmy, illustratrice e pittrice, classe 1935, che con l’allestimento Fabula: la bella addormentata nel bosco conclude una lunga ed eclettica carriera che ha cavalcato il Novecento.

Personalità poliedrica che si è fatta conoscere anche come virtuosa scenografa ed interessante scrittrice, oggi per Emmy, alla soglia dei 90 anni, sono più di ottanta le “personali” con cui ha attraversato Milano, New York, Tokio e tante altre città che l’hanno accolta.

Per il gran finale è tornata finalmente a casa nella sua Catania restituendo ancora una volta un’utile visione “al femminile” pescando nel più classico dei racconti che in questa interpretazione prende pieghe inaspettate.

L’artista originaria di Linguaglossa, ma catanese d’adozione, nel corso della sua storia personale ha sempre testimoniato fortemente il legame col territorio catanese e con il suo ateneo. Anche con un impegno costante nella politica e in prima linea nel campo della cittadinanza attiva per la promozione di beni comuni e dei diritti delle donne e delle ragazze.

Non a caso, a dimostrazione del suo legame con la sua terra d’adozione e con il mondo culturale, nel 2021 ha donato all’Università di Catania il ricco Fondo Elsa Emmy, un patrimonio comune e condiviso di memorie, retoriche, intuizioni e rivendicazioni politiche e sociali che fotografano, nella produzione artistica, scorci di storie femminili e femministe degli anni Settanta e Ottanta in Sicilia e in Italia.

Elsa Emmy mentre illustra una sua opera insieme con Marinella Fiume

Elsa Emmy mentre illustra una sua opera insieme con Marinella Fiume

Le tavole narrano il sentimento dell’amore, travagliato ed onirico, sognante e poetico ma con un finale estremamente contemporaneo, non più quell'avvilente “vissero felici e contenti”, ma un luminoso risveglio individuale, magnifico e sublime, della ragazza pronta a rivivere altre - più gratificanti - avventure.

Una sintesi moderna ed attuale delle emozioni, analizzata anche nel saggio critico di Giovanni Amodio che premette la mostra definendola «un sogno che soddisfa l'incredibile, per costruire una fiaba rosa per adulti, per evitare il naufragio esistenziale della realtà, una vivida e lucida fantasia d’autore», che rivela un rapporto tra parola e immagine.

In questo progetto espositivo Elsa Emmy si identifica non come direttrice, ma come metteur en scéne della sua storia raccontata per immagini, con l’obiettivo di coinvolgere gli spettatori attraverso il sentimento e la ragione, con lo scopo di fargli compiere un «volo verso altre mete», verso altre storie.

Le opere vanno lette attraverso una chiave romantica, quella di un amore utopico che la società di oggi tende a minare.

L’esposizione, a cura di Gerardo Fisauli, segue la continuità di un gesto grafico fluttuante e acceso dai toni cromatici contrastanti che caratterizzano tutte le nove tavole d’autrice elaborate con la tecnica dell’acquerello su carta.

Un'opera del vernissage di “Fabula: la bella addormentata nel bosco”

Un'opera del vernissage di “Fabula: la bella addormentata nel bosco”

Il vernissage di “Fabula: la bella addormentata nel bosco” con i bozzetti di Elsa Emmy è visitabile nei locali della spazio di “Catania Art Gallery” fino al prossimo 3 marzo. Alla cerimonia di inaugurazione (venerdì 23 febbraio) è intervenuta anche la scrittrice Marinella Fiume con un intervento musicale di Piero Romano.