L’Intelligenza artificiale applicata alla robotica e alle reti 5G

Nasce l’Hackathon per 50 studenti universitari di Informatica e Ingegneria grazie alla collaborazione con STMicroelectronics

Alfio Russo
STMicroelectronics, prototipo di robot
STMicroelectronics, prototipo di robot
STMicroelectronics, prototipo di robot
STMicroelectronics, prototipo di robot

L’Intelligenza artificiale applicata alla robotica e alle reti 5G. Se da un lato robotica e reti 5G sembrano temi poco attinenti tra loro, dall’altro va considerato che un aspetto chiave delle reti 5G è costituito dalla presenza di “apparati intelligenti” al cosiddetto “edge” della rete (un modello di calcolo distribuito in cui l'elaborazione dei dati avviene il più vicino possibile al “luogo” dove i dati vengono generati, migliorando così i tempi di risposta), cioè proprio in prossimità dei dispositivi di utente. 

Questo permetterà di introdurre nuove funzionalità di controllo dei robot, non eseguibili né a bordo degli stessi per le loro ridotte capacità computazionali, né sui server di cloud remote il cui accesso introdurrebbe ritardi non accettabili in contesti di elevata interattività.

Ma non solo. Nell’ambito della robotica, infatti, l’uso delle reti 5G permetterà il telecontrolloe l’interazione con sistemi robotici da postazioni remote con tempi di risposta quasi immediati, ampliando le possibilità di operazioni collaborative anche da distanze elevate.

Tutti temi che 50 studenti dell’Università di Catania – corsi di laurea triennale e magistrale in Informatica del Dipartimento di Matematica e Informatica e in Ingegneria del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica – approfondiranno grazie ad un “Hackathon”, ovvero un percorso che culminerà nella realizzazione e presentazione di progetti specifici da parte degli studenti. 

L’iniziativa, promossa dall’ingegnere Giuseppe Messina di STMicroelectronics, prevede la collaborazione dei due dipartimenti dell’ateneo catanese, rappresentati rispettivamente dai docenti Corrado Santoro (Dmi) e Giovanni Schembra (Dieei), con l’obiettivo di stimolare gli studenti con nuovi percorsi di apprendimento da coniugare con le competenze acquisite nelle aule e nei laboratori dell’ateneo catanese. 

Un percorso che si sviluppa – tramite il “ST Spring Robotics Championship”, al via il prossimo 17 marzo - in una serie di seminari che riguardano i principi delle reti 5G, l’introduzione ai sistemi a microcontrollori STM32, l’applicazione dei tool ST per la programmazione di sistemi intelligenti a microcontrollore, l’uso di tali dispositivi nell’ambito della robotica, il funzionamento dei sistemi basati sul deep learning e la brain-computer interface.

Una iniziativa che vedrà, quindi, 50 universitari partecipare alla realizzazione di prototipi di robot “innovativi” messi a disposizione da STMicroelectronics. Una “sfida creativa” in ambito tecnologico per gli studenti che da metà marzo, suddivisi in team di 5-6 elementi ciascuno, prenderanno parte al primo hackathon dedicato alla robotica realizzato in collaborazione con la sede etnea della multinazionale tra formazione teorica e pratica.

STMicroelectronics, prototipo di robot

STMicroelectronics, prototipo di robot 

«STMicroelectronics metterà a disposizione dei team otto prototipi di robot che assemblano tecnologie dell’azienda in diverse configurazioni: da quella più semplice con le nostre Nucleo Board su cui sono montate schede per controllo di due motorini con le ruote e la parte di Mems per la gestione del movimento a quelle a cui abbiamo aggiunto altre board più sofisticate che permettono ulteriori utilizzi - spiega Giuseppe Messina di STMicroelectronics - In base alle caratteristiche dei team assegneremo un prototipo su cui lavorare. Il loro compito sarà immaginare e realizzare adattamenti finalizzati a un uso diverso da quello per cui sono stati creati. Questo può generare innovazione sia in ambito applicativo che tecnico, di interesse anche per noi».

«Al termine del ciclo di seminari, incontri settimanali di tre ore nell’arco di un mese e mezzo nelle sedi universitarie e nell’auditorium della sede etnea della multinazionale, gli studenti saranno invitati a proporre dei progetti da sviluppare su alcune piattaforme robotiche messe a disposizione da STMicroelectronics – spiegano i docenti dell'ateneo catanese Corrado Santoro e Giovanni Schembra -. L’evento conclusivo, che si terrà nella sede di STMicroelectronics a Catania, consisterà in un incontro plenario in cui gli studenti presenteranno i propri progetti».

Ancora una volta, dunque, Università di Catania e STMicroelectronics coniugano formazione e ricerca in un’iniziativa nuova di zecca nell’Etna Valley.

Un’autentica scommessa, quindi, per STMicroelectronics e l’ateneo catanese per far conoscere maggiormente la realtà della multinazionale a Catania e anche per individuare nuovi tesisti da coinvolgere in nuovi progetti che possano trasformarsi in vere e proprie attività lavorative.

I partecipanti, infatti, a conclusione del progetto, saranno in grado di “creare” innovazione e, molto probabilmente, vedere aprire le porte del mondo del lavoro in un settore chiave dello sviluppo tecnologico come quello della robotica.