Ad illustrare le attività, nel corso di un incontro al Csve, Agata Basile dell’Ufficio Politiche per la Sostenibilità e Salvatore Costanzo dell’Area Terza missione
Un ateneo sempre più sostenibile con benefici anche per il territorio catanese. È il tema che è stato approfondito nel corso della tavola dal titolo Cambiamenti climatici e riduzione dei Rifiuti e sostenibilità ambientale organizzato, nei giorni scorsi, dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo in occasione della Giornata Internazionale per la riduzione dei Disastri ambientali nei locali del salone parrocchiale del Santuario di Ognina.
Un incontro che ha permesso di evidenziare il percorso avviato in questi anni dalle istituzioni con azioni di prevenzione e valorizzazione del bene comune e condiviso con gli enti del terzo settore presenti nel territorio etneo impegnati sulle tematiche ambientali.
Tra questi, ovviamente, anche l’Università di Catania che in questi anni ha avviato interventi mirati a favorire la sostenibilità attraverso la realizzazione di azioni coordinate in linea con gli Obiettivi dell'Agenda ONU 2030.
Per l’ateneo sono intervenuti la dott.ssa Agata Basile dell’Ufficio Politiche per la Sostenibilità e il dott. Salvatore Costanzo, direttore della Riserva naturale integrale Grotta Monello di Siracusa, entrambi dell’Area Terza Missione, che hanno evidenziato l’importanza della sostenibilità e delle buone pratiche nella gestione delle aree protette.
«Per il pieno raggiungimento degli obiettivi – ha spiegato Agata Basile - è stato costituito un apposito team per lo sviluppo sostenibile in seno all’Area Terza Missione dell’Università di Catania, coordinato da esperti del settore, al fine di progettare e realizzare interventi di varia natura volti a ridurre concretamente l’impatto ambientale dell’Università di Catania in diversi ambiti. E al tempo stesso valorizzando l’esistente e individuando ambiti di intervento per migliorare le performance ambientali».

Un momento dell'intervento di Agata Basile
Particolare rilievo è stato dedicato ai progetti, completati e in corso, finalizzati a trasformare l’ateneo in una realtà sempre più sostenibile come le attivazioni delle convenzioni car sharing, bike sharing, monopattini, Metro e bus Fce-Amts, il Piano degli spostamenti casa-Lavoro per la riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale e l’avvio della raccolta differenziata, che ha raggiunto importanti risultati, con punte del 70%.
A questi si aggiungono anche le attività di potenziamento per l’efficientamento energetico, il riutilizzo di arredi, strumenti, apparecchiature attraverso la realizzazione del portale del riuso. E, inoltre, il piano di ateneo di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico e le azioni per la riduzione dei consumi idrici.
Nel corso dell’intervento Salvatore Costanzo ha illustrato le sette riserve naturali regionali gestite dall’Area Terza Missione dell’Università di Catania e in particolar modo le linee di attività di tutela, promozione e ricerca sulle aree protette affidate all’ateneo e un approfondimento sulla Valutazione della Capacità di carico della Grotta Monello di Siracusa.

Un momento dell'intervento di Salvatore Costanzo
«Il volontariato è spesso la prima linea di risposta in caso di catastrofi naturali, la prevenzione dei disastri ambientali non è solo un compito delle istituzioni, ma un dovere di ogni individuo – ha dichiarato Salvatore Raffa, presidente del CSVE - La cultura della prevenzione, sostenuta dall'impegno del volontariato, è un pilastro fondamentale per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future. Investire nella prevenzione oggi significa garantire un futuro migliore per tutti e questi momenti di condivisione e riflessione puntano proprio a questo».
Ad intervenire anche padre Angelo Mangano, Parroco del Santuario Santa Maria in Ognina di Catania, gli assessori comunali Salvo Tomarchio e Giovanni Petralia e il vice prefetto Sarita Giuffrè.