L’Università di Catania vola in Cina

Nove docenti dell’ateneo catanese alla Fujian Normal University di Fuzhou per lo sviluppo di un programma di collaborazione in Scienze motorie e sportive

Alfio Russo
Un momento dell'intervento del prof. Giuseppe Musumeci all'inaugurazione dell'anno accademico della Fujian Normal University di Fuzhou
Alcune attività sportive nelle strutture della Fujian Normal University di Fuzhou
Una delegazione della Fujian Normal University di Fuzhou mentre accoglie il prof. Giuseppe Musumeci

L’Università di Catania “sbarca” in Cina. Nell’ambito dell’accordo di cooperazione tra Unict e la Fujian Normal University per lo sviluppo di un programma di collaborazione in Scienze motorie e sportive, nove docenti italiani, alternandosi, saranno presenti in Cina fino al prossimo mese di dicembre per tenere lezioni nell'ateneo cinese di Fuzhou.

Nei giorni scorsi, dalla capitale della provincia cinese del Fujian, che conta più di sette milioni di abitanti, sono rientrati i docenti Giuseppe Musumeci (Theory and Methodology of the Movement), Alessandra Amato (Basketball teaching theory and Practice), Antonio Torrisi (Football business and management and Private Law and Sports Organization Module), Luciano Giuseppe Zappalà (Volleyball Teaching theory and practice) e Claudio Di Brigida (Theory and Methodology of Swimming Sport).

Proseguiranno, invece, il programma formativo previsto dai corsi di studio i docenti Salvatore Bianchetti (Football teaching theory and Practice), Gabriele Giuseppe Liuzzo (Sports Agents Scouting of athletes and trainers’ coach of football), Mario Pulvirenti (Theory and Methodology of Movement of football, Theory and Methodology of football training and Function assessment and study of football player’s performance) e Alessia Sorbello (Sports psychology).

I professori Di Brigida Claudio, Musumeci Giuseppe e Torrisi Antonio all’interno del Campus della FNU.

I docenti Unict Claudio Di Brigida, Giuseppe Musumeci e Antonio Torrisi all’interno del Campus della FNU 

L’accordo di cooperazione tra l’Università di Catania e la Fujian Normal University per lo sviluppo del programma di collaborazione in Scienze motorie e sportive risale al dicembre del 2018 e, a causa del blocco dovuto alla pandemia, ha consentito ai docenti italiani di svolgere le lezioni in presenza in Cina.

Nel prossimo mese di marzo, per il secondo semestre per tre mesi arriveranno a Catania, come per lo scorso anno accademico altri 30 studenti cinesi che potranno così frequentare gli i diversi corsi del programma di studi e partecipare alla vita accademica e socio-culturale catanese.

L’accordo punta a migliorare la ricerca scientifica, l’internazionalizzazione dei due atenei e la formazione oltre che a potenziare le conoscenze e le competenze nel campo delle scienze motorie grazie anche all’utilizzo delle strutture e attrezzature didattiche e sportive messe a disposizione dai due atenei.

Alcune attività svolte alla Fnu

Alcune attività formative e pratiche tenute dai docenti Unict alla FNU

«Abbiamo condiviso in Cina le importanti conoscenze nell’ambito del movimento umano, confrontandoci con una cultura diversa che ci arricchisce, amplia e incrementa la ricerca dell’ateneo», spiega il prof. Giuseppe Musumeci, presidente del corso di laurea in Scienze motorie a Catania e promotore dell’accordo internazionale.

«Siamo molto soddisfatti dell’esperienza svolta e delle occasioni di crescita per gli studenti e i docenti coinvolti», aggiunge il docente che è stato invitato, durante la sua permanenza in Cina, a tenere un discorso in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico della Fujian Normal University.

Nel suo intervento, nel portare i saluti del rettore dell’Università di Catania, prof. Francesco Priolo, «sempre disponibile e attento al benessere dei nostri studenti, anche se di nazionalità diverse», ha rimarcato «l’importanza della convenzione a livello globale» sottolineando la «rilevanza dell’educazione morale, la formazione e l’istruzione dei giovani talenti come compito centrale e missione di entrambi gli atenei».

«Questo evento e la nostra convenzione - ha aggiunto il prof. Musumeci - hanno avuto una risonanza mediatica molto importante in Cina (vedi l'articolo pubblicato sulla testata giornalistica mp.weixin.qq.com), tant’è che l’emittente nazionale Cina Global Television Network, in questi giorni è stata presente a Catania per approfondire questa prestigiosa convenzione, una delle poche in Europa».

Un momento dell'intervento del prof. Giuseppe Musumeci all'inaugurazione dell'anno accademico della Fujian Normal University di Fuzhou

Un momento dell'intervento del prof. Giuseppe Musumeci all'inaugurazione dell'anno accademico della Fujian Normal University di Fuzhou

Un primo programma quadro che, probabilmente, in tempi brevi, fungerà da modello per altri sempre sull’asse Catania-Cina alla luce delle richieste di un’altra università cinese, la East China Normal University di Shanghai.

E, inoltre, entro la fine dell’anno, la governance d’ateneo riceverà le visite di due delegazioni del governo della Repubblica Popolare Cinese. Saranno a Catania il vice-rettore Chen Qinghua della Fujan Normal University per definire una possibile estensione della convenzione anche al corso di laurea magistrale e per valutare la qualità della didattica del progetto in convenzione.

Un’altra delegazione, invece, sarà guidata dal vice ministro Huang Jianshun all’Istruzione della Provincia di Fujan per avviare un nuovo progetto sulla prevenzione e divulgazione delle buone abitudini e sul monitoraggio dello stato di salute degli adolescenti. 

«Credo che l’approccio didattico e scientifico Made in Italy sia stato molto apprezzato e richiesto all’estero, in particolar modo in Cina alla luce dei risultati conseguiti – ha aggiunto il prof. Musumeci -. Risultati che sono il frutto del lavoro della governance d’ateneo guidata dal rettore Francesco Priolo e dalla preziosa collaborazione dell’intero Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, guidato dalla prof.ssa Maria Angela Sortino, prestata in questi anni nel portare avanti questa convenzione internazionale ».