A realizzarlo gli studenti Loreta Barone, Noemi Cortese, Antonio Cortese, Giulia Donato, Giulia Ferrara nell’ambito dell’iniziativa “Un video al Museo”
Con il video “Mammiferi della savana” gli studenti Loreta Barone, Noemi Cortese, Antonio Cortese, Giulia Donato e Giulia Ferrara si sono aggiudicati la seconda edizione del contest “Un video al Museo”.
L’iniziativa, organizzata dal Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle dell’Università di Catania, ha coinvolto anche quest’anno gli studenti del corso di laurea in Scienze biologiche che si sono cimentati nell’attività formativa finalizzata alla produzione di un documentario naturalistico per valorizzare e promuovere la struttura museale e le specie esposte al Muzoo.
I partecipanti al concorso sono stati premiati, nei giorni scorsi nei locali della saletta del Museo di Zoologia, dalla docente Anna Maria Pappalardo, ideatrice del video contest in collaborazione con il responsabile delle attività didattiche e educative del Museo di Zoologia, dott. Fabio Massimo Viglianisi.
Oltre ai vincitori del contest - Loreta Barone, Noemi Cortese, Antonio Cortese, Giulia Donato, Giulia Ferrara – sono stati premiati anche gli studenti Alessandro Vito Maccora, Sara D’Amico, Francesco Massimino, Gaetano Sciacca, Gloria Faro, Ludovica Palmeri, Giuseppe Vinciguerra, Gabriele Cosentino, Marco Asero, Sara Blanco, Maria Claudia Crispi, Enea Grasso, Michelangelo Cantone e Alberto Giuliano in gara con i propri video.
A comporre la giuria del contest le docenti Anna Maria Pappalardo e Venera Ferrito insieme con i dott. Fabio Massimo Viglianisi e Giada Calogero che hanno premiato i partecipanti con magliette griffate con il logo del Muzoo e diversi gadget.
«La manifestazione rientra nelle attività formative inserite nel programma di filogenesi dei vertebrati del corso di anatomia comparata e evoluzione biologica e ha visto gli studenti, riuniti in gruppi, realizzare un video per scoprire e raccontare gli animali esposti al Muzoo – hanno spiegato nel corso della premiazione la prof.ssa Anna Maria Pappalardo e il dott. Fabio Massimo Viglianisi -. Gli studenti sono i veri protagonisti assoluti del contest, infatti, in piena autonomia, hanno realizzato, mostrando apprezzamento per l’iniziativa e entusiasmo, tutte le fasi del progetto audiovisivo dalla fase di ideazione, alle riprese fino al montaggio».
In foto gli autori del video “Mammiferi della savana” insieme con i componenti di giuria
I vincitori del contest e il loro video. Il racconto di Loreta Barone, Noemi Cortese, Antonio Cortese, Giulia Donato, Giulia Ferrara
Il video è nato in seguito alla manifestazione di interesse comune nel produrlo da parte mia e dei miei colleghi che hanno partecipato all’iniziativa subito dopo l’avanzamento della proposta illustrata dalla docente Anna Maria Pappalardo durante le prime lezione del corso di Anatomia Comparata. Il concept del video è stato molto semplice da trovare, anzi quasi come fosse stato lui a trovare noi. Abbiamo deciso di prendere in considerazione soprattutto la parte filogenetica ed evoluzionistica, perché li reputiamo essere i fattori principali che stanno alla base della biologia, e quindi della vita.
Perchè vi siete concentrati sui mammiferi della savana?
Abbiamo scelto di focalizzare la nostra attenzione sui mammiferi della Savana perché, spesso, sono gli animali più conosciuti fin da quando si è piccoli e maggiormente presenti nell’immaginario comune. Proprio per questo la produzione di un video su queste specie poteva rappresentare una opportunità per far avvicinare anche le persone distanti dal nostro dipartimento a questa realtà».
E la partecipazione al contest?
Guardi, con tutta sincerità le dico che inizialmente abbiamo deciso di partecipare a scopo puramente didattico, perché comunque era una iniziativa a cui la docente Pappalardo teneva particolarmente e quindi abbiamo deciso di portarla avanti. Successivamente, iniziando a lavorare al progetto, ci siamo resi conto che in realtà l’interesse verso quello che stavamo facendo cresceva sempre più, soprattutto perché ci ha dato l’opportunità di poter fare gruppo, stare insieme e familiarizzare ancora di più con quei luoghi che ormai per noi sono “casa”.
Come avete vissuto questa esperienza?
È stata una esperienza molto interessante, per certi versi complessa, ma allo stesso tempo divertente. Ci ha permesso di approfondire tematiche che, spesso, prendiamo alla leggera, di mettere in atto, in un certo senso, le argomentazioni trattate durante il corso di Anatomia Comparata, soprattutto dal punto di vista filogenetico, ma, in primis, è stata una occasione per coltivare quel senso di collaborazione e di gruppo tra ragazzi che negli ultimi anni, per cause note, è andato un po' perso.