A Mario Cacciato la laurea honoris causa dall’Università di Žilina

Un riconoscimento internazionale per i meriti scientifici, didattici e la lunga collaborazione tra gli atenei di Catania e della Slovacchia

La medaglia conferita al prof. Mario Cacciato dall'ateneo slovacco
Il conferimento del titolo
Il prof. Mario Cacciato
Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia
Un momento della lectio del prof. Mario Cacciato

L’Università di Zilina in Slovacchia ha conferito la laurea honoris causa al prof. Mario Cacciato, ordinario di Convertitori, Macchine e Azionamenti elettrici al Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università di Catania.

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito nel corso di una cerimonia, il 6 novembre scorso, densa di emozione e significato che  ha visto la partecipazione del rettore dell’Università di Žilina, Ján Čelko, e di tutto il Consiglio Scientifico dell’Ateneo Slovacco, che hanno conferito al docente di Unict l’importante titolo.

Il conferimento, così come si evince dalla motivazione presente sulla pergamena, riconosce «i suoi straordinari risultati nel corso della vita nei campi scientifico, professionale e didattico, nonché per le sue attività organizzative e la costante e consolidata collaborazione con la Facoltà di Ingegneria Elettrica e Tecnologia dell’Informazione di Žilina».

La proposta per la laurea honoris causa è stata avanzata dal prof. ing. Pavol Špánik, ordinario di Power Electronics e già preside della Facoltà di Ingegneria Elettrica e Tecnologia dell'Informazione, che ha sottolineato l’importanza del contributo di Mario Cacciato alla cooperazione tra le due istituzioni.

In foto Mario Cacciato e il rettore prof. Ing. Ján Čelko

In foto Mario Cacciato e il rettore prof. Ing. Ján Čelko

Il riconoscimento internazionale si inserisce in un solido percorso di collaborazione tra l’Università di Catania e l’Università di Žilina tenuto dal prof. Cacciato negli anni. Nel 2016 dallo stesso, infatti, è stato avviato il percorso di Double Degree in Electrical Engineering, grazie al quale gli studenti possono conseguire la laurea magistrale in Electrical Engineering presso entrambe le università.

I primi tre studenti catanesi a completare questo percorso - Rosalia Biondi, Chiara Lauria e Federico Fazio - hanno ricevuto il doppio titolo nel 2021. Nel corso degli anni, tanti altri studenti hanno concluso con successo il percorso, laureandosi nei rispettivi atenei.

«La collaborazione tra i due atenei risale ai primi anni ’90, grazie ai gruppi di Macchine Elettriche allora diretti dai docenti Alfio Consoli dell’Università di Catania e Valeria Hrabovcova dell’Università di Žilina – ha ricordato il prof. Cacciato –. Nel corso degli anni i rapporti sono stati consolidati con un significativo potenziamento in campo scientifico e continui scambi di studiosi, testimoniati da numerose pubblicazioni a nome congiunto in convegni e riviste scientifiche internazionali».

Il conferimento della laurea honoris causa al prof. Cacciato rappresenta non solo un riconoscimento individuale, ma anche un simbolo del consolidamento di rapporti accademici e scientifici tra Italia e Slovacchia, che continuano a produrre formazione di alto livello e ricerca di eccellenza nel settore dell’ingegneria elettrica.

In foto il prof. Mario Cacciato con il Consiglio scientifico dell’Università di Žilina

In foto il prof. Mario Cacciato con il Consiglio scientifico dell’Università di Žilina

Nel corso della cerimonia il prof. Mario Cacciato – accompagnato dalla moglie  Olga e dalla figlia Chiara - ha tenuto una lectio magistralis dal titolo Power Electronics: The Revolutionary Technology Driving a Sustainable Future evidenziando come l'elettronica di potenza sia una «tecnologia rivoluzionaria che guida un futuro sostenibile», essenziale per affrontare il cambiamento climatico e consentire la trasformazione energetica.

«Nei moderni sistemi energetici l'elettronica di potenza è fondamentale per raggiungere la decarbonizzazione, il decentramento e la digitalizzazione, le cosiddette 3D, consentendo la conversione e il controllo dell'energia elettrica in maniera altamente efficiente – ha spiegato il prof. Mario Cacciato -. Questa disciplina è alla base dell'integrazione delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica, delle reti intelligenti e dell’accumulo, portando a significativi risparmi energetici ed economici».

«Dai primi tiristori e diodi al silicio, il settore si è evoluto sino ai sistemi basati sui dispositivi a larga banda interdetta (WBG) come il nitruro di gallio (GaN) e il carburo di silicio (SiC), che permettono di realizzare convertitori in grado di offrire maggiore efficienza, affidabilità e compattezza rispetto a quelli che utilizzano i dispositivi al silicio», ha aggiunto.

In foto da sinistra il prof. Michal Frivaldský, preside della Facoltà di Ingegneria elettrica e tecnologia dell’informazione, il prof. Cacciato la moglie, dott.ssa Olga la Camera, e la figlia Chiara, e il prof. Pavol Špánik,

In foto da sinistra il prof. Michal Frivaldský, preside della Facoltà di Ingegneria elettrica e tecnologia dell’informazione, il prof. Cacciato la moglie, dott.ssa Olga la Camera, e la figlia Chiara, e il prof. Pavol Špánik

«Nel prossimo futuro sarà sperimentata l'integrazione con l'IA, oggi, il controllo digitale e l'IoT stanno creando infrastrutture cyber-fisiche per l'ottimizzazione energetica autonoma – ha aggiunto -. Si prevede che il mercato dell’elettronica di potenza supererà i 60 miliardi di dollari entro il 2030, trainato dalla transizione in elettrica della mobilità e dalle fonti rinnovabili. Tuttavia, rimangono ancora molteplici sfide da vincere, le principali includono la gestione termica dei convertitori, l'affidabilità, la standardizzazione delle normative della rete elettrica e la disponibilità dei materiali per la produzione di semiconduttori, spesso provenienti da altri continenti».

«Gli sforzi futuri nel campo della ricerca e sviluppo dovrebbero concentrarsi sull'intelligenza artificiale/apprendimento automatico per la gestione adattiva dell'energia, sullo sviluppo dei materiali avanzati per i componenti magnetici e quelli a ultra-larga banda interdetta per i dispositivi quali, ad esempio, l’ossido di gallio e il diamante sintetico, sulla progettazione dell'economia circolare dei convertitori e delle batterie e sull'allineamento delle politiche dei diversi paesi sulla produzione e smaltimento dei rifiuti elettronici – ha detto in chiusura di lectio magistralis -. In definitiva, l'elettronica di potenza è un fattore abilitante fondamentale per un "futuro luminoso" della società, caratterizzato da diligenza, sostenibilità e saggezza, grazie alla sua capacità di integrare nel miglior modo le fonti rinnovabili, il controllo guidato dall'IA e i materiali avanzati».

Il prof. Cacciato ha sottolineato il continuo supporto e incoraggiamento ricevuto dai rettori dell'Università di Catania che si sono susseguiti negli ultimi anni, nel campo della Power Electronics e a sostegno del processo d’internazionalizzazione perseguito dall’ateneo, in particolare, per la collaborazione con l’università di Zilina.

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