Al Palazzo dell’Etna gli otto team si sono sfidati in gara nella business plan competition presentando le loro idee d’impresa innovative. Sul podio anche Rankwit e Accura
MicroBeTech si è aggiudicato la finale di "Start Cup Catania", la business plan competition organizzata dall’Università di Catania con il sostegno dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Catania e altri sponsor esterni.
Il team – composto da Daniele Nicotra, Alexandros Mosca, Matta Litrico, Giulio Dimaria, Federica Consentino e Vittoria Catara – ha conquistato la giuria della competizione, nel corso della finale nella sala conferenze di YOUcube - Incubatore d’Ateneo a Palazzo dell’Etna, in cui sono stati presentati brevi ‘pitch’ sui propri progetti d’impresa.
L’idea imprenditoriale prevede l’applicazione della scienza del microbioma nel settore dell’agricoltura. MicroBeTech offre un servizio di diagnostica del microbioma del suolo con un piano di rigenerazione personalizzato, supportato dall’ AI, che consiglia agli agricoltori i correttivi biologici più efficaci per aumentare produttività e sostenibilità, riducendo l'uso di input chimici.

Il team MicroBeTech
«Questa vittoria è un punto di partenza. L'emozione è stata tanta, perché è inutile negare che ci credevamo», ha commentato a caldo Daniele Nicotra a nome di tutto il team.
«I punti di forza del progetto è proprio il team, la tecnologia e il settore in cui investiamo – ha aggiunto -. Il team perché siamo un gruppo coeso e ben strutturato, oltre a collaborare siamo diventati anche amici. Puntiamo sulla tecnologia, sull’intelligenza artificiale, ma in maniera diversa in un settore importante come quello agricolo che è in difficoltà. Vogliamo portare innovazione che attualmente è più utilizzata in ambito medico».
«L’idea in realtà è nata nell’ambito di un progetto di ricerca che ho svolto come tesi di dottorato, ma soprattutto da un problema di un mio amico di disbiosi intestinale, da questa alterazione del microbiota. E da questo problema è nato un parallelismo tra la disbiosi nell'uomo e la disbiosi in agricoltura, nel terreno agricolo e da lì è partito tutto», ha evidenziato Daniele Nicotra.
Il team MicroBeTech insieme con i rappresentanti degli sponsor
Sul podio anche le idee progettuali proposte da Rankwit e Accura.
Rankwit – team composto da Dario Valastro, Bardia Karimizandi e Davide Filiaggi – è un progetto che intende tracciare in tempo reale come le AI citano i brand, rileva chi li menziona e cosa viene mostrato. Fornisce raccomandazioni concrete immediatamente utili per migliorare i contenuti e ottimizza automaticamente la presenza nelle ricerche AI.
Il progetto Accura – sviluppato da Federico Ursino, Mattia Valenti e Daniele Fazio - si propone di offrire dispositivi intelligenti in grado di monitorare in tempo reale, con costi bassi, lo stato delle acque marine, fornendo dati scientifici facilmente fruibili, unendo innovazione, ricerca e partecipazione collettiva per la tutela dell’ambiente.
I tre team vincitori sono stati premiati con servizi e anche con un sostegno economico per l’avvio della start-up finanziati dai numerosi sponsor.
Adesso i tre team parteciperanno alla Start Cup Sicilia 2025 in programma a Palermo il prossimo 29 ottobre in cui sfideranno i competitors degli altri atenei. I primi tre classificati della finale regionale prenderanno parte al Premio Nazionale per l’Innovazione 2025 che quest’anno si svolgerà a Ferrara dal 4 al 5 dicembre.
Il team Rankwit, secondo classificato
Gli altri team della finale di Start Cup Catania
Alla finale etnea hanno partecipato anche i team DiceFall, Exotic Dry Sicily, RistoWork, Trach_Ia e Union.
DiceFall – composto da Mariano Longo, Salvatore Iurato e Michelangelo Insirello – punta allo sviluppo di una piattaforma online per il gioco di ruolo, in cui l'intelligenza artificiale assume il ruolo di narratore, gestendo la trama, gli eventi e fornendo informazioni in tempo reale ai giocatori, al fine di creare un'esperienza accessibile anche senza un master umano.
Exotic Dry Sicily - composto da Gabriele Gullotta, Edoardo Litrico e Riccardo Barbagallo - si propone di trasformare frutta siciliana scartata o invenduta in snack essiccati sani, sostenibili e pronti al consumo. La mission è ridurre gli sprechi valorizzando prodotti esotici ed autoctoni attraverso un modello di economia circolare che unisce innovazione tecnologica e AI creando valore aggiunto nel settore.
RistoWork – team costituito da Vincenzo Cutraro e Michael Scrivano – punta alla realizzazione di una community digitale per lavoro e formazione nel turismo e nella ristorazione, una piattaforma digitale che connette imprese della ristorazione e hôtellerie con lavoratori stagionali, offrendo matching, recensioni bidirezionali, informazioni sugli alloggi e servizi di consulenza e formazione, per ridurre il lavoro sommerso e la carenza di manodopera.
Il team Accura, terzo classificato
Trach_IA Tecnologie Radiologiche Avanzate e Chirurgia High-tech con Intelligenza Artificiale per l’Assistenza nelle patologie tracheali – composto da Giacomo Cusumano, Massimiliano Sorbello, Stefano Palmucci, Alberto Terminella, Carlo Vancheri, Simona Giubilato, Luigi La Via e Serafina Martella – mira alla realizzazione di software dedicati che permetteranno la stampa 3D di modelli anatomici per simulazioni cliniche. Verranno realizzati tubi endotracheali personalizzati per ogni paziente. I dati raccolti serviranno a stratificare i pazienti e sviluppare software predittivi di supporto clinico.
Union AI per personalizzare l'istruzione e ridurre l'abbandono scolastico – team composto da Federico Motta, Giuseppe Trovato, Nicolò Cambria, Giovanni Maria Farinella e Simone Alberto Distefano – è una piattaforma digitale che utilizza l’Intelligenza Artificiale per supportare scuole e università nel personalizzare i percorsi di apprendimento, ridurre l’abbandono scolastico e rafforzare la trasparenza con strumenti etico-legali come sondaggi anonimi e moduli di whistleblowing.
I rappresentanti dei diversi team e degli sponsor
Start Cup Catania, il successo dell’imprenditorialità accademica
"Anche questa edizione di Start Cup Catania 2025 conferma il vivo interesse della comunità accademica con professori, studenti e laureati impegnati a fare impresa innovativa – ha spiegato il prof. Rosario Faraci, presidente del Comitato scientifico della competizione -. Molte idee progettuali sono davvero interessanti, i team sono adesso più multidisciplinari, c’è un buon contenuto tecnologico delle proposte».
«Andiamo avanti con orgoglio sulla strada dell’imprenditorialità accademica che negli ultimi dieci anni, grazie alle tante iniziative promosse dall'ateneo, ha generato nuovi imprenditori che adesso danno lavoro a qualche centinaio di persone, in prevalenza giovani laureati – ha aggiunto -. L’Università di Catania ha favorito in questo modo un vero ricambio generazionale nella classe imprenditoriale, avvicinando alle imprese esistenti del territorio tutto il variegato e vivace mondo dell’innovazione».
La Start Cup Catania, infatti, è nata nel 2014 e nel corso della sua storia ha rappresentato un “movimento di idee” in continua crescita. Basta snocciolare alcuni dati: dal 2014 al 2025 ha registrato la presenza di 187 team partecipanti alla call for ideas e altri 96 alla Business plan competition; i partecipanti totali alla call for ideas sono stati 703, mentre alla Business plan competition 424.
In dodici anni, grazie alla Start Cup Catania, hanno preso vita tredici Spin-off e ben 33 start-up. Le start-up innovative costituite, comprensive degli spin-off, sono ventidue. Un’iniziativa supportata anche da Loredana Castro dell’Area della Terza Missione.
Un momento dell'intervento del prof. Rosario Faraci
«Ci siamo scommessi tanto sul campo dell'innovazione e della tecnologia perché quando si parla di futuro è chiaro che stiamo parlando di voi giovani e occorre l'attività dell'ateneo e del Comune, quest’ultimo impegnato con la direzione dei sistemi informativi, politicamente retta dall’assessore Viviana Lombardo – ha detto il sindaco di Catania, Enrico Trantino -. Il simbolo della Start Cup Catania è la barca, proprio uno degli elementi più simbolici, soprattutto in una città di mare, una proiezione oltre l'orizzonte, per chi pensa di abbracciare nuove avventure come spesso sentono di fare i nostri ragazzi, sapendo però che soprattutto nel vostro campo il futuro che tanto agognano i nostri connazionali e non solo, ma anche gli europei, si potrebbe trovare a Catania».
«Sappiamo che STMicroelectronics avrà bisogno di tremila ingegneri elettronici in una città che ne laurea poco più di trenta l'anno – ha aggiunto -, è chiaro che abbiamo una domanda importante che richiede un investimento di tutte le componenti della città per incoraggiare i nostri ragazzi a restare. Il messaggio che dobbiamo trasmettere è che in questa città ci si può scommettere veramente e si possono creare le basi più che solide per un futuro che sia veramente di prospettiva».
Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino
A seguire è intervenuta la prof.ssa Agata Matarazzo, delegata all’Incubatore, start-up e spin-off.
«L’ateneo ha avviato già da tempo un processo di innovazione e trasferimento tecnologico e grazie a tutti i docenti che in tanti anni hanno portato avanti quest'idea di Start Cup a favore delle nuove generazioni che vogliono fare imprenditoria per avvicinare il mondo del lavoro, il mondo imprenditoriale con quelle che sono le opportunità che in tutti i dipartimenti, in tutti i corsi di formazione, compiamo quotidianamente per avvicinare i nostri giovani, le nostre risorse umane che formiamo verso quello che sono le diverse opportunità lavorative».
«In questo l'Ateneo si è sempre impegnato e confortando tutto quello che è il processo formativo rispetto alle richieste del mercato del lavoro sempre differente, avvicinando con nuovi percorsi di laurea, triennale, magistrati ma anche master, nuove sedi universitarie sempre più vicine alle esigenze delle aziende – ha aggiunto -. Occasioni come queste ovviamente continueranno, si ripeteranno e andranno sempre più verso le richieste del lavoro».
Un momento dell'intervento della prof.ssa Agata Matarazzo
«Il Comune di Catania ha posto una particolare attenzione nei confronti del mondo dell'innovazione tecnologica e non a caso abbiamo organizzato organizzare il primo hackathon integralmente realizzato e ideato da una pubblica amministrazione – ha detto Viviana Lombardo, assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili -. Un evento con oltre 300 partecipanti provenienti dall'Italia e dall'estero grazie alla collaborazione dell'Università di Catania, che ha messo sul campo mentors e ideatori dei progetti, e dell'Ordine dei commercialisti impegnato nella redazione dei business plan. Abbiamo ottenuto molto interessanti nel campo del green e della raccolta differenziata con l'applicazione dell'intelligenza artificiale».
«Adesso metteremo in pratica questi tre progetti e stiamo già lavorando alla realizzazione dell'hackathon 2026», ha aggiunto.
In chiusura – alla presenza del past rettore Francesco Priolo e dei docenti Gianluca Cicala e Antonio Terrasi – è intervenuto anche il prof. Filippo Caraci che ha evidenziato come «l’ateneo si sia impegnato in questi anni nel campo dell’innovazione tecnologica in diversi ambiti, non solo biomedico, partendo anche dalla formazione del personale tecnico-amministrativo».
«Adesso stiamo portando avanti il progetto Perfetto, di area biomedica, che rappresenta un modello da seguire per favorire l’imprenditoria giovanile e accademica e l’innovazione tecnologica necessarie per lo sviluppo dell’ateneo catanese e del territorio», ha aggiunto.
Un momento dell'intervento dell'assessore Viviana Lombardo