Natura, montagne e amore: il Trio Mandili racconta la propria terra

Il gruppo folkloristico georgiano si racconta cantando le proprie tradizioni al Cortile Platamone

Andrea Spadaro, Laura Beninato e Noemi Rapisarda

L’Alkantara Fest rappresenta da anni un punto di riferimento per gli appassionati di folk e world music, integrando natura e intrattenimento a sonorità folkloristiche. Nel 2025 è stato inserito nella prestigiosa classifica della Transglobal World Music Chart ‒ la rete internazionale di critici musicali promossa per valorizzare la musica tradizionale ‒ tra i dieci migliori festival di world music al mondo.

Giunto alla sua ventunesima edizione quest’anno, ha offerto al pubblico catanese presente al Cortile Platamone nei giorni scorsi il Trio Mandili, ensemble georgiano formato da Tatuli Mgeladze, Tamari (Tako) Tsiklauri e Mariam Kurasbediani, che riprende i canti polifonici tipici della loro terra, così antichi che l’Unesco li ha riconosciuti come patrimonio immateriale dell’umanità sin dal 2001.

Il trio nasce nel 2014 e diventa famoso grazie alla sua attività sui social: ha infatti diversi milioni di follower sui diversi social. In particolare, la loro cover di Apareka, canzone folkloristica georgiana, ha raggiunto otto milioni di visualizzazioni sulla piattaforma video. Il loro nome non è casuale, in quanto il mandili è il copricapo femminile tipico georgiano a forma di sciarpa che ‒ secondo la tradizione ‒ veniva gettato dalle donne a terra con il fine di riconciliare gli uomini in conflitto.

Il trio mandili sul palco del Cortile Platamone

Il trio mandili sul palco del Cortile Platamone

È stata un’occasione unica per ascoltare il gruppo ‒ nella loro unica tappa in Sicilia ‒ che si distingue per la capacità di intrecciare tradizione e innovazione. La bellezza delle voci delle interpreti si unisce al suono vibrante del panduri, strumento tradizionale a tre corde che caratterizza il loro stile.

Durante le diverse esibizioni, tra una canzone e l’altra, le tre cantanti hanno interagito con il pubblico con racconti sulla loro terra: la Georgia è una terra ricca di montagne, di natura e di canti sull’amore, che rappresentano la maggior parte del loro repertorio. Così il pubblico è stato coinvolto dal trio ‒ abile nel guidare l’uditorio ‒ e assieme hanno intonato Kikile, dall’album Sakartvelo.

Non è mancato l’omaggio all’Italia: Il trio è famoso anche per le cover in varie lingue, tra cui l’Italiano, così hanno sorpreso il pubblico cantando La luce elettrica e Bella ciao. Inoltre, è stato montato uno stand con i loro album in vendita, autografati dalle artiste rimaste per scattare qualche foto e chiacchierare con gli spettatori curiosi di conoscerle dopo l’esibizione. 

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