Da Einstein ad oggi: come le onde ci pervadono. A spiegarlo è Giovanni Russo nel corso della lectio in occasione della cerimonia di inaugurazione del 202° anno di attività dell’Accademia Gioenia
Le onde ci pervadono: un viaggio attraverso i fenomeni ondulatori nei solidi, nei fluidi e nel vuoto. È il titolo della lectio gioenia tenuta dal prof. Giovanni Russo in occasione della cerimonia di inaugurazione del 202° anno di attività dell’Accademia Gioenia.
Nell’aula magna del Palazzo centrale - dopo gli interventi del rettore Francesco Priolo e del presidente dell'Accademia Gioenia, Daniele Condorelli (vai all'articolo) - il prof. Giovanni Russo, ordinario di Analisi numerica all’Università di Catania, si è soffermato sui fenomeni ondulatori che sono presenti nei contesti più svariati come le onde che si infrangono sugli scogli o sulle spiagge e quelle acustiche che ci permettono di comunicare.
«Osservando attentamente il mondo che ci circonda possiamo notare come le onde si trovino ovunque, e tra queste occorre menzionare le onde elettromagnetiche che sono fondamentali anche per attività della quotidianità come ascoltare la radio o guardare la televisione», ha detto il docente e socio effettivo dell’Accademia Gioenia.

Il prof. Giovanni Russo
Nel corso della conferenza il relatore ha menzionato numerosi studiosi tra cui Newton, Galilei ed Einstein, i quali hanno contribuito, grazie alle loro intuizioni, al progresso scientifico. Particolare attenzione è stata posta allo studioso James Clerk Maxwell e agli studi riguardanti la colorimetria, la spiegazione degli anelli di Saturno, la teoria cinetica dei gas, il gedankenexperiment e la teoria dell’elettromagnetismo.
«Basti pensare alla misurazione delle onde gravitazioni previste da Einstein nel 1915 e verificate per la prima volta solo il secolo successivo nel 2015. È stata una delle storie scientifiche più affascinanti che esistano», ha aggiunto il prof. Giovanni Russo che si è soffermato anche sui comportamenti e applicazioni delle onde gravitazionali.
«Proprio queste hanno aperto la strada per la ricerca in astronomia», ha aggiunto. In chiusura il relatore ha sottolineato come «la ricerca muove gli studiosi e per ogni enigma svelato se ne scoprono altri in un processo senza fine che aumenta sempre la nostra conoscenza».

Un momento della lectio gioenia del prof. Giovanni Russo