Nuove epidemie: alto il rischio nello scacchiere del Mediterraneo

Le malattie infettive non conoscono frontiere. Dopo la pandemia causata dal Covid-19 sono altre le emergenze che si presentano all'orizzonte: tubercolosi e le nuove malattie "zoonosi"

Alfio Russo

Le malattie infettive non conoscono frontiere. Questo l’argomento affrontato a Catania, nell’auditorium del Monastero dei Benedettini, al convegno MedCom Forum in Sanità dal titolo "Quali modelli organizzativi per le malattie infettive nell’area Mediterranea: la Sicilia come Hub".

Lavori che hanno registrato, in chiusura, anche l’intervento del rettore Francesco Priolo che ha sottolineato come «l’Università di Catania da diversi anni, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, ha avviato numerosi progetti di ricerca e culturali in diversi settori insieme con iniziative nel campo dell’internazionalizzazione con i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum». «Rapporti che hanno portato a diverse collaborazioni, ma appare chiaro che nel campo della sanità occorra un’azione condivisa e sinergica a tutela della salute pubblica di un’area così vasta e complessa – ha aggiunto -. Adesso Unict ha disegnato una Scuola di Medicina del futuro che a breve sarà completata con l’attivazione del corso in Medicine & Surgery in lingua inglese».

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

A seguire è intervenuto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione e dell’universalità della copertura sanitaria.

«La maggior parte dei problemi relativi alla salute – ha concluso il Ministro – è di natura globale e richiede una soluzione globale. Al recente G7 in Giappone abbiamo condiviso un documento che va in questa direzione. Occorre tenere alta l’attenzione con un approccio sistematico, soprattutto rispetto alle malattie infettive, per le quali serve sostenere la ricerca con finanziamenti adeguati».

Il convegno, che ha visto la partecipazione di personalità nazionali e internazionali, della Sanità e della politica, ha puntato i riflettori sulla gestione delle malattie infettive nell’area del mediterraneo, analizzando con attenzione gli approcci dei singoli stati e proponendo l’introduzione di nuovi percorsi condivisi.

Alcuni ospiti internazionali

Alcuni ospiti dei Paesi dell'area del Meditarrenao 

I lavori sono stati inaugurati dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il quale ha ricordato l’importanza strategica del confronto e del dibattito nella lotta alle malattie infettive.

«L’emergenza Covid, che ha colpito l’intera comunità internazionale, - ha detto Schifani – ci ha portato a riflettere molto sulla pericolosità delle malattie infettive per l’uomo. Ben venga, quindi, questo prestigioso Forum capace di attivare uno scambio proficuo di idee e proposte per giungere a modelli organizzativi idonei ad affrontare con efficacia le emergenze nell’area del mediterraneo».

A dare il saluto ai numerosi ospiti intervenuti è stata Amanda Jane Succi, presidente di Cerpmed, accompagnata dal presidente del Comitato scientifico MedCom in Sanità, Francesco Santocono, ai quali si sono succeduti quelli di Kheit Abdelhafid, presidente delle comunità islamiche di Sicilia, di Girolamo Guarnieri, Responsabile Servizio Dasoe della Regione Siciliana.

Per l’area mediterranea sono intervenuti Mohamad Fawzy El Nahif del Ministero della Salute Egiziano, Haider Muftah Salem El Saeh, Direttore Generale NCDC della Libia, Mira Al-Amer, Direttore sanitario Malattie infettive della Giordania, Abdulmenem Alkmashe, direttore Ufficio Cooperazione tecnica NCDC della Libia, Madonna Mattar, presidente della Società malattie infettive del Ministero della Salute del Libano. E ancora Mohammad Al-Ma’ayteh, direttore Dipartimento Laboratori JCDC Jordan Center for Disease Control della Giordania, Orlando Armignacco, direttore sanitario ospedale “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana in Albania, Leila Bouabid del Ministero della Salute della Tunisia, Najy Alsayed, Global Therapeutic Area Head Menarini Group e Ahmed Alaruusi del Dipartimento Emergenza Salute Pubblica NCDC, Libia.

«La presenza di molti relatori internazionali – ha detto la dott.ssa Amanda Jane Succi – dimostra il grande interesse che ruota attorno agli argomenti trattati in questo convegno. Ovviamente adesso occorre lavorare insieme per costruire un programma di condivisione che possa durare nel tempo».

alcuni relatori di MedCom 2023

In foto alcuni relatori del convegno MedCom Forum in Sanità

Ad organizzare la due giorni di lavori il CerpMed - Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo con il patrocinio di Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regione Siciliana, Università di Catania, Federsanità, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, SITA, Società Italiana di Microbiologia, Medici Senza Frontiere, CEFPAS, NCDC Lybia, ARNAS Garibaldi, Comunicazione Pubblica; e con il contributo incondizionato di Gilead Sciences, Menarini e Eht.

Di altissimo valore i contenuti dei numerosi contributi proposti dai relatori, i quali continueranno a lavorare per gli obiettivi condivisi. Tra questi quelli di Ranieri Guerra, direttore Relazioni internazionali Accademia Nazionale di Medicina, Tiziana Frittelli, presidente Federsanità Anci, Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore Sanità, Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma), Claudio Pulvirenti, direttore USMAF SASN Sicilia Ministero della Salute, Claudio Mastroianni, presidente della Società Italiana Malattie Infettive, Chiara Montaldo, Head of Medical Unit Medici Senza Frontiere MSF Italia, Stefania Stefani, presidente Società Italiana di Microbiologia (SIM), Marco Magheri, segretario generale Comunicazione pubblica, Bruno Cacopardo, direttore Malattie Infettive Arnas Garibaldi di Catania, Fabrizio De Nicola, commissario straordinario Arnas Garibaldi, Salvatore Giuffrida, commissario straordinario ospedale Cannizzaro di Catania, Carmelo Iacobello, direttore UOC di Malattie Infettive azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, Arturo Montineri, Direttore UOC Malattie Infettive San Marco Catania.

E ancora Giuseppe Nunnari, presidente regionale Simit Sicilia; Fabrizio Pulvirenti, direttore Uoc di Malattie infettive Ospedale di Gela, Matteo Bassetti, presidente Sita Società Italiana di Terapia Antinfettiva Antibatterica Antivirale Antifungina, Antonio Cascio direttore Uoc Malattie Infettive Policlinico "Giaccone" di Palermo, Antonio Craxì, ordinario di Gastroenterologia, Roberto Sanfilippo, direttore generale CEFPAS Regione Siciliana, Eleonora Indorato, dirigente Scuola di Medicina generale CEFPAS, Frederico Da Silva, General Manager Gilead Sciences, Giovanni Distefano, pubbliche relazioni Eht, Anna Maria Marino, direttore Aria Catania dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità dell’Ars e Giovanni Burtone, componente della Commissione sanità della regione siciliana.