Oltre 120 paleontologi provenienti da università e istituzioni di ricerca di diverse regioni italiane e nazioni straniere hanno presenziato alle tre giornate di lavori
Dopo Paleobenthos nel 1985 e la XII Edizione delle Giornate di Paleontologia nel 2012, è tornato a Catania il convegno annuale della Società Paleontologica Italiana, Paleodays 2025, a testimonianza dello stretto legame tra i paleontologi dell’Università di Catania e la Società.
Questa XXV edizione delle Giornate di Paleontologia è stata “inaugurata” con una intensa attività esplosiva del vulcano Etna, e poi è proseguita nell’aula magna del Polo didattico "Emilio Giardina" al Palazzo Fortuna del Dipartimento Economia e Impresa e nell’adiacente Palazzo Ramondetta del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania.
Le attività congressuali sono state organizzate da un comitato tutto al femminile supportato da un’efficiente squadra di helper, dottorandi (Gemma Donato e Gianmarco Minniti) e studenti dei corsi di laurea del Dsgba (Marco Bisicchia, Alessio Boria, Nicolas Brogna, Francesco Catanzaro, Mario Di Giugno, Andrea La Biunda, Simone Lo Savio e Antonio Spampinato.
Il convegno ha visto la partecipazione di oltre 120 paleontologi, tanti dei quali giovani ricercatori, italiani e stranieri affiliati con numerose Università e Istituzioni di ricerca di diverse regioni italiane e nazioni straniere (tra cui Austria, Germania, Regno Unito, Svizzera), ed è stata l’occasione per discutere delle ultime scoperte e delle novità più rilevanti in ambito paleontologico in Italia e non solo.
Protagonisti assoluti sono stati i fossili, dai microorganismi alle piante, dagli invertebrati marini ai grandi rettili e mammiferi ritrovati in giacimenti italiani e siciliani, fra cui elefanti e ippopotami nani, ma anche in località di altri continenti, incluse sud America e Africa, fra cui le faune a carnivori associate ai classici siti di provenienza dei primi ominidi. Si è viaggiato nel tempo dal Paleozoico, all’Olocene, da circa 300 milioni a poche migliaia di anni fa.

Calcari a rudiste affioranti all’isola di Capo Passero (sinistra) e delle biocostruzioni a coralli sui basalti colonnari di Acitrezza (destra)
Come da tradizione, la giornata precongressuale è stata aperta dalla tavola rotonda del gruppo PaiP-Palaeontologistin Progress, dal titolo 12 anni di PaiP: un bilancio e uno sguardo al futuro, una discussione aperta e una riflessione sulla storia del PaiP, sulle sue attività e sulle prospettive per il futuro del gruppo condotta dagli attuali referenti Beatrice Azzarà, Fabio Franceschi, Alessandro Carniti (in remoto) e Leonardo Sorbelli. E, inoltre, con gli interventi dei referenti precedenti tra cui Andrea Villa e, in remoto, Saverio Bartolini Lucenti, Elena Ghezzo e Beniamino Mecozzi. A conclusione i referenti uscenti Beatrice Azzarà e Leonardo Sorbelli, hanno introdotto i loro successori, Gianmarco Minniti e Riccardo Rocchi.
La giornata precongressuale è proseguita con un tour nel centro storico di Catania con guide esperte che hanno condotto i partecipanti tra i principali monumenti e siti storico-artistici della città e si è conclusa nel tardo pomeriggio con un Icebreaker Party organizzato al Dsgba.
La XXV Edizione delle Giornate di Paleontologia è stata aperta dagli interventi di saluto del rettore Francesco Priolo, del direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Rosolino Cirrincione, del presidente dell’Accademia Gioenia di Catania, Daniele Condorelli, e del presidente della Società Paleontologica Italiana, Annalisa Ferretti.

Da sinistra Luigi Bignami, Lino Cirrincione, Francesco Priolo, Daniele Condorelli, Annalisa Ferretti e le organizzatrici Antonietta Rosso, Emanuela Di Martino e Rossana Sanfilippo
La relazione a invito tenuta dal documentarista Luigi Bignami dal titolo Paleontologia, ma non solo, per tutti: le sfide della comunicazione scientifica, ha dato l’avvio alle sessioni scientifiche che hanno incluso 41 presentazioni in tre sessioni, moderate da Carolina D’Arpa e Adriano Guido, Francesca Bosellini e Massimo Delfino, Annalisa Ferretti e Giuseppe Marramà. Grazie alla puntualità di tutti i relatori si è potuto mantenere il serratissimo ritmo previsto dal programma.
Durante le pause congressuali si è avuta la possibilità di visitare il Museo di Paleontologia del Dsgba con la guida degli helper. La giornata si è conclusa con la sessione poster (ben 42 quelli presentati).
La giornata intermedia è stata dedicata all’escursione con la visita a due importanti siti paleontologici della Sicilia orientale: le scogliere a rudiste del Cretacico superiore, affioranti sull’Isola di Capo Passero a Portopalo guidata da Rosanna Sanfilippo, e le biocostruzioni ad alghe calcaree, coralli, vermetidi e serpulidi del Pleistocene superiore del lungomare di Acitrezza e dei suoi faraglioni guidata da Antonietta Rosso. Questi siti offrono spettacolari finestre su ambienti marini costieri di tempi passati (rispettivamente di 66-70 milioni e di non più di mezzo milione di anni fa) con la possibilità di osservare direttamente i rapporti spaziali tra le diverse specie.

Momenti della giornata di escursione. A sinistra: Calcari a Rudiste, isola di Capo Passero; destra. Biocostruzioni sui basalti colonnari, Acitrezza
Nell’ultima giornata di comunicazioni orali, il convegno si è svolto Palazzo Fortuna per un programma che ha visto il succedersi di altre tre sessioni con ben 32 comunicazioni orali, moderate da Angela Girone e Lorenzo Rook, Lucia Angiolini e Marco Cherin, Marco Balini e Gaia Crippa. La sessione poster ha visto numerose e interessate presenze anche in questa occasione, così come le visite al Museo di Paleontologia.
La successiva adunanza generale dei Soci SPI si è aperta con i ringraziamenti e le comunicazioni del presidente Ferretti e la presentazione del bilancio positivo della società (oltre 500 soci) da parte del tesoriere Franceschi. Massimo Delfino e Marco Balini hanno annunciato la prima Scuola di Paleontologia SPI dedicata agli Ammonoidi, che si terrà a settembre a Torino.
Ha fatto seguito la cerimonia di premiazione per la consegna delle Medaglie e dei Premi SPI 2025. Giorgio Carnevale è stato insignito della Medaglia Agostino Scilla, Gaia Crippa della Medaglia Giovanni Merla e Vincenzo Canzoneri della Medaglia Luigi Torri. Le Borse di Studio SPI sono state assegnate a Luca Arena (UniGE) e Andrea Chiari (UniMI); una terza borsa finanziata dalla Casa d’Aste Giquello è andata a Federica Mulè (UniPI). Francesco Arrighetti, Marco Foggetti, Omar Gediana e Pietro Poggianti hanno ricevuto i Travel Grant SPI.

Foto di gruppo dei Paleodays 2025 all’Isola di Capo Passero
I premi per le miglior tesi sono andati a Bianca Müller (Università di Padova) per la laurea triennale, Greta Militello (Università di Palermo) per la laurea magistrale e Giovanni Serafini (Università di Modena e Reggio Emilia) per il dottorato. Alessio Baglioni ha ricevuto un Premio Speciale SPI per la realizzazione del sito sui Fossili Regionali. Quest’anno l’Adunanza è stata anche l’occasione per comunicare i risultati del Premio Maria Bianca Cita, istituito per la prima volta quest’anno congiuntamente dalla SPI e dalla Società Geologica Italiana a ricordo dell’eminente scienziata italiana. Grazie al generoso contributo della famiglia della docente scomparsa sono stati assegnati due premi a Giulia Bosio (Università di Pisa) e a Greta Militello (ora dottoranda all’Università di Bari).
Concluse le premiazioni, sono stati comunicati i risultati delle elezioni per il rinnovo di due Consiglieri SPI con la conferma di Angela Girone per un secondo mandato e l’elezione di Marco Romano che prende il posto del Consigliere uscente Raffaele Sardella.
Infine, Beatrice Azzarà ha esposto il report annuale delle attività del PaiP e comunicato i nomi dei vincitori dei Premi PaiP per il Miglior Talk assegnato a Chiara Pulsinelli e Miglior Poster assegnato a Domenico Marchitelli.
Il congresso ha fornito un panorama variegato della ricerca paleontologica italiana confermando quanto la comunità paleontologica sia vitale e in crescita all’interno delle Scienze della Terra.
Un salto a nord per i prossimi Paleodays, che si svolgeranno a Bolzano a luglio 2026 in un ambiente internazionale con l’augurio di un sempre maggiore successo e visibilità!
I lavori di Paleodays sono stati sostenuti dalla Società Paleontologica Italiana, l'Università di Catania, dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali - UniCT, dal Piano Nazionale Lauree Scientifiche, dall'Accademia Gioenia di Catania, dalla Casa d’Aste Giquello e dalla Banca Agricola Popolare di Sicilia.