A raccontare l’attività sportiva, sempre più apprezzata tra i giovani, è Cristina Cascone, funzionaria di Unict e consigliere della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana
«Lo sport è sempre più uno strumento di inclusione, direi per eccellenza, oltre che palestra ideale per imparare a superare ogni limite». Per Cristina Cascone, funzionaria dell’Università di Catania responsabile del coordinamento delle attività di Career Service e direttore tecnico della Nazionale italiana Para climbing, lo sport è vita, un mezzo per farsi strada tra le difficoltà dei propri percorsi e per abbattere tutti i muri che si possono incontrare.
Lo sport è anche uno straordinario mezzo di sviluppo di competenze trasversali tanto apprezzate, quanto richieste nell’attuale mercato del lavoro e, in generale, nella vita. E così giovani e sport rappresentano un connubio prezioso, focus della sua attività professionale e sportiva.
E ci tiene ad evidenziarlo sottolineando la recente “conquista” dell’arrampicata sportiva paralimpica che debutterà a Los Angeles 2028 parallelamente all’arrampicata sportiva normo, reduce quest’ultima dalle ultime Olimpiadi di Parigi e ancor prima da quelle di Tokyo in cui debuttò nel 2021. Alle paralimpiadi del 2028, sulle pareti di difficoltà assicurati da corda e imbrago, ci saranno anche atleti amputati, ciechi e con altre disabilità.
Un atleta impegnato lungo il percorso
«Un passo epocale per l’inclusione e non soltanto per il nostro sport vedere il Para climbing a Los Angeles – racconta Cristina Cascone, di recente confermata in seno alla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana nelle vesti di consigliere nazionale. L’arrampicata è uno sport avvincente e inclusivo e LA28 permetterà a tutto il mondo di far scoprire questa disciplina. Un vero sogno per tutti noi e per i nostri azzurri che andranno a caccia del pass olimpico.
Tra questi, anche, il siciliano originario di Gela, Francesco Giudice, privo di un arto a causa di un incidente, da pochi anni in nazionale.
Un movimento che in Italia conta circa duecento atleti tra agonisti e praticanti amatoriali. Ventiquattro gli attuali azzurri chiamati a competere a livello internazionale, tesserati per una ventina di società, ma tutti dilettanti. Adesso potrebbero spalancarsi per loro le porte dei corpi armati grazie all’inserimento nel giugno scorso del Para climbing tra le discipline olimpiche.
Cristina Cascone
A Los Angeles gli atleti paralimpici si sfideranno nella specialità “lead”, ovvero salire in alto lungo un itinerario inedito con una quarantina di “prese” a disposizione: vince chi arriva più in alto.
«Una specialità del tutto inclusiva visto che possono scalare gli atleti ciechi, paraplegici e amputati», precisa il consigliere della Nazionale.
«Ma il movimento è in continua crescita grazie anche alle attività di reclutamento, gli Open Day in cui i nostri atleti sono i primi testimonial per sensibilizzare i giovani a sperimentare la disciplina – spiega Cristina Cascone -. Adesso sarà più facile entrare nelle scuole, trasmettere ai ragazzi la consapevolezza che la disabilità non è un muro, ma una parete da scalare, e anche per potenziare la formazione dei tecnici».
«Appena avviato il primo corso di specializzazione para climbing per i tecnici e concluso la scorsa domenica il primo corso di specializzazione special climbing», aggiunge sottolineando l’impegno federale anche nel sostegno e nello sviluppo dello special climbing, l’arrampicata sportiva praticata dalle persone con disabilità intellettivo relazionali.
In foto da sinistra Davide Battistella, Cristina Cascone e Francesco Priolo
«A Catania sono due le associazioni sportive affiliate alla Fasi, tra cui il Cus Catania in cui sta crescendo un giovanissimo atleta con una disabilità visiva e l'Etna Climbing Ragalna di cui sono il presidente e in cui sono cresciti due giovani azzurri dell'attuale nazionale normo, Giulia Bernardini e Alessandro Giorgianni», racconta Cristina Cascone che dedica quasi tutto il suo tempo libero all’arrampicata sportiva dividendosi tra il ruolo dirigenziale e quello tecnico.
Nelle settimane scorse, infatti, Cristina Cascone è stata confermata nel nuovo Consiglio federale della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana. Alla presidenza è stato riconfermato Davide Battistella, mentre in Consiglio, oltre alla Cascone, anche Ernesto Scarperi, Davide Manzoni, Camilla Bendazzoli e Marcello Bombardi. A farne parte anche 5 nuovi consiglieri Stefano Rosso, Matteo Pastori, Cristiano Ticci, Eva Pancaldi e Marco Casadei Turroni Monti.
Il team italiano