Nasce a Catania una collaborazione tra l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna e il Sistema Museale d’Ateneo per percorsi di inclusione e valorizzazione
Promuovere il reinserimento sociale attraverso la conoscenza e la cura del patrimonio culturale.
È questa la finalità del nuovo progetto nato dalla collaborazione tra l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (Udepe) di Catania, diretto dalla dott.ssa Maria Pia Fontana, e il Sistema Museale d’Ateneo (SiMuA) dell’Università di Catania, la cui delegata del rettore è la prof.ssa Germana Barone.
Il progetto è patrocinato dal Rotary – Etica e Legalità, presieduto dal dott. Francesco Maugeri, e dalla Delegazione Fai di Catania, guidata dalla prof.ssa Marilisa Yolanda Spironello.
L’iniziativa, che prenderà avvio a partire dal prossimo settembre, sarà articolata in un percorso formativo e laboratoriale rivolto a persone in carico all’Udepe, suddiviso in momenti di formazione in aula, visite guidate e attività partecipative nei musei universitari. L’obiettivo è offrire strumenti di consapevolezza, competenze culturali di base e occasioni di responsabilizzazione, attraverso l’esperienza diretta della fruizione e mediazione del patrimonio culturale.

In foto l’Equipe di progetto
La collaborazione nasce in continuità con analoghe esperienze già realizzate negli anni precedenti in sinergia con la Delegazione Fai di Catania, e si amplia oggi, grazie al coinvolgimento diretto del Sistema Museale d’Ateneo, che metterà a disposizione spazi espositivi, competenze scientifiche e risorse educative, inserendo il progetto nel più ampio quadro delle proprie attività di terza missione.
Il programma, della durata di alcuni mesi, prevede moduli teorici in aula, incontri con esperti, esperienze sul campo e restituzioni finali aperte al pubblico. Al termine del percorso, i partecipanti avranno modo di mettersi alla prova anche come “ciceroni speciali” all’interno del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, raccontando a loro volta i beni culturali studiati e vissuti durante il progetto.
Il patrocinio del Rotary – Etica e Legalità e della Delegazione Fai di Catania testimonia il valore condiviso dell’iniziativa, che si inserisce tra le buone pratiche nazionali volte a rafforzare il legame tra patrimonio, educazione e coesione sociale. Entrambi gli enti hanno manifestato il loro impegno a sostegno del progetto, con la promozione culturale delle attività previste.
Un esempio virtuoso di alleanza tra giustizia, cultura e comunità, dove la conoscenza si fa strumento di emancipazione e il patrimonio culturale si conferma leva di partecipazione civile, formazione e riscatto.