Ordinaria di Storia contemporanea e direttrice del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, è l’unica rappresentante nell’associazione degli atenei del Sud Italia
La professoressa Pinella Di Gregorio, ordinaria di Storia contemporanea all’Università di Catania, è stata eletta nei giorni scorsi nella Giunta nazionale della Conferenza Italiana di Scienze Politiche.
La Cispol è un’associazione volontaria sottoscritta dai Dipartimenti di Scienze politiche e sociali delle università italiane con il compito di monitorarne e coordinarne studi, ricerche scientifiche e attività didattiche in ambito italiano.
Quella delle facoltà di Scienze Politiche è una vicenda interessante e complessa, da sempre caratterizzata da un dialogo fra discipline e territori. Una storia di cui la realtà catanese è esempio paradigmatico: nel capoluogo etneo la nascita della facoltà di Scienze politiche risale infatti al 1969, nel pieno della mobilitazione studentesca e al termine di una serrata battaglia per l’autonomia universitaria.
Oggi il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, erede di quella fertile stagione d’esordio, è diretto dalla professoressa Pinella Di Gregorio, storica contemporaneista formatasi su temi politico-internazionali e interessata alle intersezioni e alla contaminazione fra diversi ambiti scientifici. Una vocazione fortemente interdisciplinare, la sua, che oggi trova ulteriore riscontro nella elezione alla Giunta nazionale Cispol.
Com’è nata l’elezione nella Giunta Cispol?
“Ho seguito i lavori della Cispol dal convegno di Trieste del 2017 su Studiare Scienze Politiche in Italia tra presente e prospettive future fino al più recente, Scienze Politiche oggi, svoltosi il 15 novembre 2024 all’Università Roma Tre – spiega la prof.ssa Pinella Di Gregorio -. Il dibattito di quella giornata ha confermato l’importanza di uno spazio di confronto e di coordinamento tra i Dipartimenti di Scienze politiche, che restano i luoghi deputati ad istituzionalizzare in senso sempre interdisciplinare il dialogo scientifico tra le diverse aree che ne compongono l’identità: le scienze politiche e sociali, quelle giuridiche, le scienze umane e le discipline economico/statistiche”.
“Quando alcuni colleghi mi hanno proposto di entrare a far parte della Giunta della Cispol ho accolto la richiesta con entusiasmo e qualche timore per il lavoro che esso comporta, se fatto con attenzione e partecipazione”, ha aggiunto.

La prof.ssa Pinella Di Gregorio
Quali sono le aree regionali dei dipartimenti rappresentati?
“Il dato fondamentale riguarda proprio la mancanza di partecipazione dei dipartimenti di Scienze politiche meridionali alla governance della Cispol, ulteriormente sancita da queste elezioni della Giunta, nella quale sono l’unica rappresentante di un dipartimento a sud di Roma”, precisa la prof.ssa Di Gregorio.
“Una grave disattenzione da parte dei Dipartimenti delle regioni meridionali, quelli che più soffrono di un contesto economico sociale non favorevole, e che vedono quindi ampliate le problematiche e le sfide con cui è chiamata a confrontarsi, più in generale, tutta l’Università pubblica italiana”, aggiunge la direttrice del Dsps di Unict.
Quali sono le attività che intende implementare nella Cispol?
“Nell’ambito della Cispol sarò portavoce, innanzitutto, dell’attività del Dipartimento di Scienze politiche e sociali che dirigo, da sempre impegnato nell’analisi dei processi decisionali e delle dinamiche di governance nazionali, europee e globali, ma anche nell’osservazione delle politiche di trasformazione del territorio – spiega la direttrice del Dsps -. Ma in giunta porterò anche le mie competenze specifiche come docente di Storia contemporanea, un settore scientifico dal forte carattere transdisciplinare, che interagisce con tutte le altre Scienze politiche e sociali, e che con queste partecipa alla comprensione dell’attualità proprio a partire dalla conoscenza delle sue radici complesse”.
“In questo senso, la mia presenza conferma l’inclinazione al dialogo dei colleghi che mi hanno votata, ai quali va il mio ringraziamento, e attesta la loro volontà di mantenere e rafforzare l’interdisciplinarietà che ci contraddistingue – ha aggiunto la prof.ssa Di Gregorio -. Un segnale molto importante, questo, in controtendenza rispetto ad alcuni tentativi di “egemonia” e di chiusura scientifica, tanto più incomprensibili in un momento storico come quello attuale, fondato sulla contaminazione dei saperi e volto alla valorizzazione di metodologie e approcci differenti, come confermano le progettualità promosse nell’ambito del Pnrr”.
“Confido, quindi, nella collaborazione del mio dipartimento, ma anche del mio ateneo – ha detto -, per rafforzare l’identità plurale dei Dipartimenti di Scienze politiche, e per valorizzare al meglio le iniziative di confronto e di crescita scientifica all’interno della Cispol”.