Sono i migliori laureati dei corsi di laurea triennale e magistrale in Informatica per l’anno accademico 2023-2024
Il percorso accademico e l’eccellenza della tesi sono i parametri più importanti del Premio Archimede del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania. Un premio che dal 2005 viene assegnato ai laureati dell'anno accademico precedente e che ogni anno richiama maggiormente l’attenzione dei giovani laureati.
All’edizione 2025, la ventunesima, infatti, sono stati quasi trenta i candidati (tredici per la triennale e quindici per la magistrale).
A spuntarla sono stati Alfio Spoto e Riccardo Raciti, rispettivamente i migliori laureati del corso di laurea triennale e magistrale in Informatica dell’anno accademico 2023-2024.
Il dott. Spoto ha conseguito la laurea triennale il 26 luglio 2024, discutendo una tesi dal titolo Block Segmentation Strategies for SFDC Compression Format: Enhancing Performance in Direct Access Compression, sotto la supervisione del prof. Simone Faro.
Il dott. Raciti ha invece conseguito la laurea magistrale il 23 aprile 2024, presentando una tesi dal titolo Studio Comparativo di Approcci di Segmentazione dell'MRI Cerebrale per Applicazioni Neurologiche, con la supervisione del prof. Sebastiano Battiato.
A individuare i vincitori la commissione giudicatrice composta dai docenti Maria Serafina Madonia, Mario Di Raimondo e Corrado Santoro.
Nei giorni scorsi – alla presenza del rettore Francesco Priolo, del direttore del dipartimento, Orazio Muscato, del past direttore Giovanni Gallo, e dei presidenti dei due corsi di laurea, Filippo Stanco (triennale) e Simone Faro (magistrale) – si è tenuta la cerimonia di conferimento del premio nell’aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica.

In foto da sinistra Maria Serafina Madonia, Corrado Santoro, Filippo Stanco, Riccardo Raciti, Francesco Priolo, Alfio Spoto, Orazio Muscato, Simone Faro e Giovanni Gallo
«Il premio è nato per premiare gli studenti migliori dei due corsi di laurea che in questi ultimi anni sono stati aggiornati con l’attivazione di nuovi curricula – ha spiegato il prof. Filippo Stanco -. Da considerare che ogni anno oltre 400 studenti si immatricolano nel cdl triennale in Informatica e per noi è motivo di vanto anche perché riusciamo a fornire servizi efficienti. Non a caso anche la classifica Censis pone il nostro corso di laurea in una posizione molto alta, frutto del lavoro dei docenti e del personale tecnico-amministrativo».
«Ritornando al premio mi preme ricordare che molti laureati premiati oggi ricoprono posizioni di rilievo anche in altri atenei come docenti o in aziende», ha aggiunto il docente rimarcando come «l’informatica è presente nel nostro ateneo da 40 anni confermandosi sempre ad alti livello e l’auspicio è che venga istituito un Premio Archimede anche per i dottorati di ricerca».
Parole riprese anche dal prof. Simone Faro che ha evidenziato «le numerose eccellenze tra i laureati grazie alle politiche di miglioramento dei corsi di laurea e proprio dal prossimo anno accademico, 2025-2026, saranno introdotti sei nuovi curricula nella “magistrale” proprio per potenziare le conoscenze in IA, in computazione quantistica e in informatica per la sanità». «Si tratta di curricula che pongono l’ateneo catanese all’avanguardia nel panorama italiano e non a caso attraggono gli studenti dall’estero», ha aggiunto.

Un momento dell'intervento del prof. Filippo Stanco
A seguire il rettore Francesco Priolo ha posto l’attenzione sugli studenti. «Essere presenti oggi è motivo di orgoglio e un segno di attenzione e riconoscimento ai due corsi di studio e soprattutto verso il merito delle studentesse e degli studenti particolarmente brillanti – ha detto il rettore -. È un riconoscimento anche per il Dipartimento di Matematica e Informatica e per i due cdl in Informatica attivati 40 anni fa, tra i migliori a livello nazionale. Questo consente a voi studenti di potervi confrontare tranquillamente con i vostri colleghi di ogni parte senza alcuna difficoltà. E posso aggiungere che, nonostante il nostro ateneo sia stato nel 1434, tra i più antichi in Italia, è sicuramente proiettato verso il futuro in modo importante».
«E nel campo dell’informatica, sempre più importante per il futuro della vita di tutti noi, il nostro ateneo ha investito tantissimo grazie anche ai diversi progetti Pnrr finanziati e che ci vede in prima fila con future ricadute occupazionali per voi laureati e di sviluppo del territorio – ha aggiunto il rettore Francesco Priolo -. Questi risultati rappresentano il frutto di un lavoro sinergico che consente ai laureati di competere in campo nazionale e internazionale in un settore che può dare sbocchi lavorativi importanti. Voi costruirete il futuro che ancora oggi non immaginiamo perché la tecnologia e l’innovazione è in continua evoluzione, ma gli uomini e le donne, grazie alle competenze e alla formazione nei nostri atenei, riusciranno sempre a governarla».