A proposito di Cleopatra

Alla Scuola Superiore di Catania il seminario dello storico Aldo Schiavone. Due punti di vista sulla vicenda della celebre regina d’Egitto: protagonista o figlia del suo tempo?

Mariano Campo

Intelligente e colta, affascinante e carismatica, ambiziosa e determinata, coraggiosa e risoluta. Questi tratti hanno descritto per secoli, nella letteratura e nella storiografia, il personaggio di Cleopatra, ultima sovrana dell'Egitto tolemaico nel periodo che va dal 51 al 30 a.C., alleata ed amante di Giulio Cesare e Marco Antonio, impegnata nel tentativo di preservare l’indipendenza del suo glorioso regno, pur nella morsa dell’egemonia romana.

La sua figura è stata ampiamente romanticizzata nella letteratura, nell'arte e nel cinema, ed è davvero impossibile non associarla al volto e agli occhi di Liz Taylor che la interpretò, insieme al compagno Richard Burton, in una celebre pellicola del 1963 diretta da Joseph L. Mankiewicz.

Ma - si chiedono oggi gli studiosi -, è davvero conveniente mettere al centro dell’analisi storica le vicende umane e gli eventi legati a uno dei personaggi più famosi e iconici dell'antichità, nella sua irripetibile singolarità? Oppure è più utile prendere spunto dalle grandi strutture, economiche, sociali, mentali dell’epoca, vera e propria trama del nostro passato, per giungere a una ricostruzione degli scenari in grado di spiegare in maniera attendibile azioni e scelte dei personaggi storici?

«Sono due modi diversi di raccontare e di interpretare la storia – premette il prof. Aldo Schiavone, saggista e storico di livello internazionale, che oggi pomeriggio alle 18 terrà un ‘colloquium’ nell’aula magna di Villa San Saverio, alla Scuola Superiore dell’Università di Catania -. Il primo mette al centro della narrazione gli eventi e i personaggi: nel caso di Cleopatra, questa singolare combinazione di astuzia politica, carisma personale e ambizione. Il secondo parte dal contesto e dal tempo ‘abitato’ dai personaggi e fornisce chiavi di lettura certamente più articolate».

Schiavone ha insegnato all’Università di Firenze, alla Scuola Normale Superiore di Pisa ed è stato fondatore e direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane. È membro dell’Institute for Advanced Study e dell’American Academy of Arts and Sciences ed è autore di numerosi saggi di storia romana, alcuni dei quali sulle figure di Spartaco e Ponzio Pilato.

L’incontro sarà introdotto dal presidente della Scuola Daniele Malfitana e dalla direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania Marina Paino. Interverranno il prof. Orazio Licandro, ordinario di Diritto romano e Diritti dell'antichità, e l’allievo della classe di Scienze umane e sociali Luciano Mandolfo.