Radio Gaza a Catania: la musica che unisce

Al Castello Ursino oltre venti musicisti sul palco per alzare un grido di protesta contro la guerra e il genocidio a Gaza

Irene Isajia

Succedeva sabato 13 settembre. Piazza Federico di Svevia trasformata nel luogo da cui si è levato il grido di opposizione per quanto sta accadendo in questo tempo storico.

Radio Gaza è il nome di un progetto che riunisce musicisti palestinesi di Gaza: in particolare Watar Band, Abu Joury e il cantante Moneim Adwan. Attraverso la musica hanno reinterpretato la tradizione palestinese mescolando strumenti classici come l’oud e il bouzouki con arrangiamenti moderni dati dalla presenza della chitarra elettrica, delle percussioni e di ritmi di hip-hop. Un progetto culturale, di attivismo, rappresentativo della cultura palestinese.

Libera donazione per Gaza

Libera donazione per Gaza

A Catania, sotto il nome di Radio Gaza, un collettivo di artisti si è unito a sostegno dello stesso popolo, mettendo a disposizione la propria arte per un evento grazie al quale sono stati raccolti dei fondi che andranno devoluti in beneficenza.

Il programma ha coinvolto oltre venti artisti - collettivi isolani, tra i quali: Angie Jam, Carlo Muratori, Cesare Basile, Claudio Palumbo, Dario Aiello, Eleonora Bordonaro, Faisal Taher, Flyinmoscow, Francesco Less, Fratelli Napoli, Giacomo Cottone, Glinca.

Una bandiera palestinese sventola in piazza Federico di Svevia

Una bandiera palestinese sventola in piazza Federico di Svevia

E ancora Helena, IPERcusSONICI, Lautari, Mapuche, Nazarin, Nino Bellia, Orchestra Popolare del Mechané, Peloquinn, Pupi Di Surfaro, RadioSabir, Silent Carnival, Simona Di Gregorio, Simona Norato, Stash Raiders, Stefano Meli, Tommaso “Tommyboy” Ragazzo, Uzeda.

Lo scopo è stato trasformare la musica in strumento di testimonianza, resistenza e solidarietà. Non si è trattato di intrattenimento, ma anche di presa di posizione, denuncia, sensibilizzazione.

Un momento dell’evento

Un momento dell’evento

L’evento è stato ampiamente partecipato; piazza Castello Ursino gremita per ascoltare, condividere, contribuire alla causa.

I musicisti hanno messo a disposizione il loro contributo musicale; il collettivo ha organizzato una raccolta fondi con la quale sono state coperte ampiamente le spese tecniche. Il rimanente sarà donato in maniera diretta ad alcune famiglie palestinesi in contatto con alcune associazioni locali.

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