Presentata, nella sede della ex Scuola dello Sport, dal rettore Francesco Priolo e dal sindaco Giuseppe Cassì, l’offerta formativa della Sds di Ragusa del prossimo anno accademico
«Da oggi Ragusa è ancor di più una città universitaria, un polo consolidato di quel Siciliae Studium Generale che l’Università di Catania vuole tornare ad essere, come alle sue origini. Abbiamo progressivamente potenziato la sede della Struttura didattica speciale, nel convento di Santa Teresa, nel cuore della splendida Ibla, aggiungendo due anni fa, ai corsi triennale e magistrale in Mediazione linguistica e interculturale, quello di Management delle imprese per l’economia sostenibile, che sin dal primo anno ha avuto un altissimo gradimento da parte degli studenti. E stiamo lavorando a stretto contatto con il Comune, con il Consorzio universitario ibleo e con la Banca agricola popolare di Ragusa per rafforzare sempre di più questa sede».
Il rettore Francesco Priolo ha aperto stamattina, nella sede della ex Scuola dello Sport (via Magna Grecia), la conferenza stampa di presentazione della “nuova” offerta formativa della Struttura Didattica Speciale di Ragusa, sottolineando la sinergia che ha permesso di attivare dal prossimo anno accademico due nuovi corsi, integrando un’offerta formativa già qualitativamente alta e legata alle vocazioni del territorio.
L'intervento del rettore Francesco Priolo. Da sinistra Giuseppe Lavima, Giovanni Iacono, Giuseppe Cassì e Stefano Rapisarda
«Adesso - ha aggiunto il rettore - potremo utilizzare la struttura della gloriosa Scuola dello Sport, per attivare il richiestissimo corso di laurea in Scienze motorie con 180 posti disponibili, e riportiamo in questo territorio un corso del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, Gestione dei Sistemi produttivi agrari mediterranei, ad accesso libero, perfettamente rispondente alle vocazioni economiche dell’area iblea. È il segno concreto che l’Università di Catania a Ragusa vuole restare e vuole crescere».
I nuovi percorsi didattici vengono ad affiancare quelli già presenti nella sede iblea: il corso triennale in Mediazione linguistica e interculturale e quello magistrale in Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione, e il corso triennale in Management delle imprese per l’economia sostenibile.
«Se guardando al futuro dovessi indicare quale fenomeno dovrebbe più interessare chi amministra – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Cassì -, penserei all’emigrazione giovanile. Non c’è infatti sfida futura, locale o globale, che possa essere affrontata senza il coinvolgimento delle nuove generazioni. Insieme all’Università di Catania, in questi anni abbiamo lavorato per invertire la tendenza e sono lieto che dal prossimo anno accademico Ragusa possa ospitare cinque corsi di laurea con spiccate attinenze con il nostro territorio. Ciò non significa che tutti i nostri giovani rimarranno a Ragusa, ma che avranno più opportunità per scegliere di farlo. Scegliere, specie quando si parla del futuro di una persona, fa tutta la differenza del mondo. Una prospettiva che coincide con la riapertura della ex Scuola dello sport, sito che a sua volta renderà Ragusa più attrattiva contribuendo a generare opportunità di crescita, di lavoro, di economia per tutta la nostra comunità».
La sede dell'ex Scuola dello Sport
«Con i nuovi corsi di laurea – ha precisato l’assessore all’Università Giovanni Iacono -, l'offerta formativa universitaria della sede di Ragusa non ha pari, tra le sedi decentrate, nell'intero territorio nazionale. Non vogliamo però considerarlo un punto di arrivo: stiamo ponendo in essere innumerevoli iniziative affinché vivere l'Università a Ragusa sia sempre più attrattivo e soddisfacente, tanto per gli studenti quanto per i docenti. Chi sceglie di studiare a Ragusa, ragusano e non, deve aver voglia di restare, cogliere le opportunità del nostro territorio e mettere a frutto i propri talenti».
«La nostra offerta formativa si espande e attira grande curiosità da parte del territorio, come abbiamo ampiamente avuto modo di verificare negli incontri con le scuole e con i portatori di interesse – ha osservato il presidente della Sds iblea Stefano Rapisarda -. Sport, sostenibilità, mediterraneo e mediazione sono le nostre parole chiave e sono parole di una offerta che guarda verso le necessità del mondo contemporaneo ma sotto l'egida della garanzia di qualità di un ateneo pluricentenario, il nostro Siculorum Gymnasium, l "ateneo dei Siciliani». Il presidente Rapisarda ha inoltre annunciato che a novembre saranno in programma numerosi eventi per festeggiare i 25 anni di presenza dell’Università di Catania a Ragusa.
L'intervento del presidente della Sds di Ragusa Stefano Rapisarda
Per il presidente del Consorzio universitario della Provincia di Ragusa, Giuseppe Lavima, vanno sottolineate «le strategie di Comune e Università che hanno permesso di definire un’offerta formativa adeguata alle esigenze del territorio e delle imprese presenti nell'area iblea che diviene un’occasione importante per evitare fuga di cervelli e arricchire sempre più il territorio».
Per la commissaria straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Patrizia Valenti, «l’apertura dei due nuovi corsi rappresenta un evento significativo per il decentramento della formazione a Ragusa e la presenza di Unict è fondamentale per acquisire quelle competenze necessarie per il proprio futuro senza particolari spostamenti. Il consorzio è quindi ben lieto di concedere tutti gli spazi di sua pertinenza per i ragazzi ragusani che si iscriveranno nei rispettivi cdl».
In rappresentanza dell’Università di Catania erano presenti anche anche il direttore generale Corrado Spinella, il vicepresidente della Sds Ragusa Pierluigi Catalfo, in rappresentanza anche del Dei, il direttore del dipartimento Biometec Mariangela Sortino, il presidente del cdl in Scienze motorie Giuseppe Musumeci, il direttore del dipartimento di Agraria Alimentazione e Ambiente Mario D’Amico, il delegato alla Didattica Alberto Fichera, il dirigente dell’Area Didattica Giuseppe Caruso, il direttore del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e le presidentesse dei corsi di studio umanistici Valeria Di Clemente e Sabina Fontana, oltre al prof. Giovanni La Via, già direttore generale dell'Ateneo.
Il sopralluogo nei locali dell'ex Scuola dello Sport
La conferenza stampa è stata preceduta da un sopralluogo, nei ristrutturati locali della ex Scuola dello Sport, alla presenza degli assessori ai Lavori Pubblici, Gianni Giuffrida, e allo Sport e Politiche giovanili, Simone Digrandi, che hanno esposto i lavori effettuati e le attività già presenti nella struttura.
Dopo un periodo di chiusura, il Comune ibleo ha infatti ottenuto in comodato per trent’anni dal Libero Consorzio di Ragusa, che ne è proprietario, i locali un tempo adibiti a Scuola dello Sport Coni, con l’intento di farne un polo strategico per tutto il movimento sportivo, anche dal punto di vista economico, formativo e manageriale. I lavori di ristrutturazione dell’immobile, finanziati dalla ex Provincia, sono ormai ultimati e la struttura è pronta a una nuova vita.
La delegazione Unict insieme con i rappresentanti del Comune e del Consorzio nella sede della Scuola dello Sport a Ragusa
L’offerta formativa della Sds Ragusa per il prossimo anno accademico. I nuovi corsi
Corso di laurea triennale in Scienze motorie afferente al dipartimento Biometec
“Gemello” del corso di laurea già attivo a Catania al Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche - Biometec, a Ragusa il nuovo cdl triennale in Scienze motorie verrà erogato nei locali della Scuola dello Sport “Giambattista Cartia”, in via Magna Grecia.
Il corso è a numero programmato locale e prevede un esame di ammissione: i posti a disposizione saranno 180 nella sede iblea, altrettanti a Catania. Il test di ammissione prevede conoscenze di base (Anatomia, Biologia, Chimica, Fisica, Matematica e Logica), conoscenze tecniche sportive (Teoria e metodologia del movimento umano e dell’allenamento, Teoria tecnica e metodica degli sport) oltre che la conoscenza della Lingua Inglese.
Obiettivo di base del corso è quello di fare acquisire agli studenti conoscenze scientifiche nei vari campi delle attività motorie dell'uomo, con particolare riguardo alle aree: tecnico-sportiva, preventiva-adattata, manageriale ed educativa.
In particolar modo per l’area tecnico-sportiva le conoscenze fondamentali su teoria e metodi didattici delle varie discipline sportive; per l’area preventiva le conoscenze per il mantenimento dell’efficienza fisica lungo tutto l'arco della vita, per la promozione di uno stile di vita salutare ed attivo in soggetti sani o con patologie correlate alla sedentarietà; per l’area manageriale le nozioni di natura giuridico-amministrativa che regolano il mondo delle attività motorie negli ambiti: sportivo, ricreativo, educativo, preventivo; per l’area educativa le conoscenze sull'educazione motoria espressivo-comunicativa, valorizzando lo sviluppo delle capacità, delle competenze e dello sviluppo motorio in età evolutiva.
Al termine del percorso di studi il Laureato in Scienze Motorie può proseguire scegliendo un corso di laurea magistrale tra Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate; Scienze e Tecniche dello Sport; Management dello Sport e delle attività motorie; oppure optare per un Master di I livello.
Principali sbocchi occupazionali. Allenatore, Animatore turistico e professioni assimilate, Chinesiologo (di base, sportivo, clinico), Commissario tecnico sportivo, Direttore di palestra, Giornalista sportivo, Gestore di strutture sportive, Insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado, Istruttore sportivo di varie discipline, Management dello Sport, Manager di spettacoli sportivi, Organizzatore di eventi sportivi, Personal Trainer, Preparatore atletico professionista, Responsabile manifestazioni sportive, Talent scout.
La struttura che ospita l'ex Scuola dello Sport del Coni
Corso di laurea triennale in Gestione dei Sistemi produttivi agrari mediterranei afferente al Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente
Il ‘motto’ del nuovo corso triennale ad accesso libero, afferente al dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, che sarà erogato nelle strutture della Struttura didattica speciale di Ragusa è Per un modello di agricoltura sostenibile, in un territorio dalla profonda vocazione e intende rispondere all’esigenza di modelli di agricoltura che richiedono nuove generazioni di professionisti competenti e sensibili in materia di sostenibilità e peculiarità del territorio, specie in un ambito dalla vocazione agricola così spiccata come quello ibleo.
Il corso traccia, quindi, un percorso formativo multidisciplinare che prevede una formazione scientifica di base negli ambiti della matematica, informatica, chimica e biologia, funzionale all’armonica acquisizione di conoscenze negli ambiti che caratterizzano le scienze agrarie, tra i quali le produzioni vegetali, difesa delle colture, produzioni animali, ingegneria agraria, economia e politica agraria.
Peculiare è poi l’offerta di percorsi curriculari che gli studenti potranno intraprendere per approfondire conoscenze più specialistiche negli ambiti delle “colture orto-floricole in serra”, delle “produzioni frutticole mediterranee” e delle “produzioni zootecniche”, che assecondano le vocazioni produttive del territorio ibleo in cui il corso viene erogato.
Principali sbocchi occupazionali. Il laureato potrà svolgere attività professionali diversificate, in linea con il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, riconducibili a mansioni tecniche e gestionali presso imprese agricole, imprese produttrici di materiali, macchine ed impianti per l’agricoltura ed imprese agro-alimentari; funzioni tecniche e gestionali, presso istituzioni nazionali ed internazionali, connesse allo sviluppo agricolo sostenibile ed alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio; libera professione orientata agli aspetti produttivi, alla gestione di progetti, alla stima di beni ed alla gestione di prodotti agro-alimentari;
Previo superamento dell’esame di stato, potrà accedere alla sezione B (agronomo junior) dell’Albo professionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali. Il corso fornisce anche solide basi culturali per il prosieguo degli studi in corsi di laurea magistrale afferenti a diverse classi.
Convento di Santa Teresa a Ragusa Ibla
L’offerta formativa della Sds Ragusa per il prossimo anno accademico. I corsi già attivi
Corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Interculturale afferente al Dipartimento di Scienze umanistiche
Il corso – già 529 iscritti in questi anni, 80 laureati nell’anno accademico 2022-23 - mira a rispondere a una doppia esigenza di formazione: linguistico-letteraria e (inter)culturale. Il ruolo del mediatore linguistico, sempre più necessario in un mondo globalizzato, richiede il possesso, oltre che delle abilità linguistiche, anche di competenze trasversali per operare nell’ambito delle relazioni sempre più intense tra popoli e culture e in contesti multietnici e multiculturali.
L’offerta formativa comprende anche l’insegnamento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come materia opzionale: è, infatti, uno dei pochissimi corsi di laurea in Italia a offrire questa opportunità.
Principali sbocchi occupazionali. Mediatore linguistico e culturale, traduttore/interprete di trattativa, operatore nel turismo culturale, addetto alle relazioni internazionali nelle imprese per l’import e l’export, operatore dei servizi culturali e editoriali.
Corso di laurea triennale in Management dell’Impresa per l’Economia sostenibile afferente al Dipartimento di Economia e Impresa
Il corso di laurea triennale – attivato nell’anno accademico 2022-23 con 126 iscritti nei primi due anni – fornisce la strumentazione per la comprensione delle dinamiche economiche contestualizzate nell’ambito dei sistemi territoriali e locali, con attenzione alle dimensioni scientifiche e aziendalistiche della sostenibilità. Anche se ad oggi il primo triennio non si è ancora concluso, il Mies - per le aziende, per le istituzioni e per le organizzazioni del terzo settore - è diventato un momento di relazione di cultura e di ideazione strategica con la prospettiva di diventare un luogo per la crescita e il coinvolgimento dell’intero tessuto socioeconomico della nuova e giovane classe dirigente.
Principali sbocchi occupazionali. Impiego in un ampio spettro di aziende (agro-alimentari, turistiche e di servizi). Accesso alle professioni di esperto contabile e consulente del lavoro; è coerente, previo conseguimento della laurea magistrale, l’insegnamento di materie economiche, giuridiche e matematico-finanziarie nella scuola secondaria.
Ex distretto militare
Corso di laurea magistrale in Scienze Linguistiche per l’intercultura e la formazione afferente al Dipartimento di Scienze umanistiche
Il corso – 111 iscritti e 28 laureati nell’anno accademico 2022-2023 - consente il raggiungimento di una formazione linguistica specialistica negli ambiti lavorativi della mediazione linguistica e culturale, del turismo e della formazione scolastica. Vi si insegnano otto lingue straniere tra cui l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, la lingua italiana dei segni (LIS) – unica sede nel Sud Italia – e tre lingue extraeuropee tra cui il cinese, il giapponese e l’arabo.
I percorsi formativi seguono un approccio multidisciplinare e i due curricula offerti permettono di scegliere un percorso di Comunicazione interculturale (Pragmatica interculturale, Diritto europeo delle migrazioni, Filosofia comparata, Storia dei Paesi islamici) e di un percorso di Comunicazione culturale (Storia e archeologia della Magna Grecia, Storia dell’arte in Sicilia, Fondamenti di civiltà classica, Ecologia politica).
Principali sbocchi occupazionali. Mediazione sociale e culturale, turismo, insegnamento delle lingue nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.