“Respiro”, un omaggio all’Etna dell’artista Francesco Pennisi

L’artista rivive memorie e legami familiari, nel silenzio della natura, nella mostra allestita a Palazzo Scammacca 

Giusy Andolina
francesco pennisi respiro 2008 giclee 100x70
francesco pennisi respiro 2008 giclee 100x70
francesco pennisi respiro 2008 giclee 100x70
francesco pennisi respiro 2008 giclee 100x70

Un legame particolare, quasi indissolubile, con l’Etna. È quanto Francesco Pennisi ha riversato nella sua mostra “Respiro” e nell’omonima pubblicazione, entrambe curate da Carmelo Stompo per 2LAB. 

«Ognuno di noi è attraversato da una storia che gli dà respiro e forma – racconta Francesco Pennisi -. Sono nato a Catania, ma la mia adolescenza, il mio mondo emotivo e professionale li ho vissuti sempre nei boschi etnei. Anche nel lungo tempo sospeso in cui era obbligatorio rimanere in casa e restare sulla soglia del respiro, ho avuto la possibilità di vivere un mondo lontano dall’urgenza e dalla fretta, lontano da eventi che impongono soluzioni veloci ed efficaci». 

«Una natura concreta, non idealizzata, dove la luce non invade, non si manifesta subito per intera, ma va scoperta pian piano, dove la possibilità di tornare infinite volte negli stessi luoghi ti dà modo di “trovare” quello che avevi solo intuito o intravisto – continua l’artista -. E dove, nel camminare, ri-emergono memorie e legami familiari. Nel silenzio trovo immagini quotidiane e potenti, e scopro che non serve allontanarsi per cercare esperienze esterne alle proprie radici».

Nel corso della sua vita, Francesco Pennisi ha sempre avuto una forte connessione con l'Etna, e questo progetto rappresenta un omaggio alla sua terra d'origine, alla sua adolescenza trascorsa tra i boschi etnei e ai ricordi legati alla madre. Anche durante il lockdown, ha trovato la possibilità di immergersi nella natura circostante, trovando in essa ispirazione e respiro. 

Il suo lavoro artistico consiste in una ricerca di giochi di luci e ombre, di particolari e astrazioni, in quanto ritiene che la fotografia non sia un linguaggio assoluto, ma uno strumento che va oltre il rappresentato per cogliere emozioni. 

©francesco_pennisi_respiro_2018_giclee_100x70_courtesy_Francesco_Pennisi

francesco pennisi respiro 2018 giclee 100x70

Da anni la sua ricerca fotografica è mutata, prescindendo spesso dal soggetto e dai luoghi, cercando di andare oltre al documento per trovare una visione che vada oltre l’evidenza della raffigurazione, evidenziando uno sguardo più intimo. 

«Attraverso il suo sguardo, l'autore ci conduce in un mondo lontano dall'urgenza e dalla fretta, dove il tempo sembra scorrere lentamente e dove la luce si manifesta lentamente. La fotografia di Pennisi è una vera e propria poesia visiva, che con la sua intensità e profondità trasmette l'essenza della natura e della memoria» spiega il curatore Carmelo Stompo, direttore artistico di 2Lab, fotografo e curatore della mostra e dell’edizione di Pennisi.

«La natura, i boschi etnei e i ricordi legati alla casa sulla montagna – aggiunge il curatore - sono gli elementi che compongono Respiro, il nuovo libro fotografico di Francesco Pennisi».

Un'opera che presenta una serie di immagini che catturano la bellezza e la maestosità degli alberi e dell'Etna, che diventano simboli della forza e della bellezza della natura.

francesco_pennisi_respiro_2008_giclee_100x70

francesco pennisi respiro 2008 giclee 100x70

La mostra "Respiro" di Francesco Pennisi, e la presentazione dell’omonima pubblicazione, sarà inaugurata sabato 25 marzo, alle 19, a Palazzo Scammacca di Catania.

Durante l’opening interverranno, raccontando i due progetti, oltre all’autore e al curatore, anche Carlos Freire (fotografo) e Pippo Pappalardo (critico e storico della fotografia) 

La mostra è visitabile fino al prossimo 23 aprile tutti i sabati e tutte le domeniche: dalle 11 alle 13e dalle 17 alle 20. Ingresso libero