Rileggere il conflitto civile con Cicerone

Anche quest’anno la Scuola Superiore di Catania ha organizzato il tradizionale stage di preparazione al “Certamen Ciceronianum", un viaggio alla scoperta delle opere e dell’eredità dell’Arpinate

Marianna Vinciguerra (allieva della Scuola Superiore di Catania)

Cicerone ha ancora qualcosa da dire a un giovane del 2025. Ne è la prova la 44ª edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas, in corso proprio in questi giorni nella città natale dell’autore, che si popola ogni anno di giovani liceali provenienti da tutto il mondo e pronti a confrontarsi con l’opera ciceroniana cimentandosi in una gara di traduzione e commento.

Preziosa esperienza di scambio e di crescita, il Certamen costituisce soprattutto un’occasione per riscoprire il valore di un grande classico della letteratura latina, nonché per imparare ad approcciarsi al testo con spirito critico e sguardo attento alla complessità.

Tutto questo, in piccolo, è ciò che accade anche tra le mura di Villa San Saverio durante lo Stage di preparazione al Certamen Ciceronianum, organizzato dagli allievi della Scuola Superiore di Catania e coordinato dal professore Orazio Portuese, docente di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Catania ed ex-allievo della SSC.

Il corso preparatorio, fiore all’occhiello della Scuola Superiore dell’ateneo catanese, si è svolto quest’anno dal 3 al 6 aprile, e ha registrato la partecipazione di 27 studenti degli istituti “Don Bosco” di Catania, “Marchesi” di Mascalucia, “Capizzi” di Bronte, “Megara” di Augusta, “Vico-Umberto-Gagliardi” di Ragusa, “Mazzini” di Vittoria, “La Farina” di Messina e “Vittorio Emanuele II” di Palermo.

A prendere parte al corso Chiara Cassitella, Rocco Cavalli, Manuela Di Grazia, Roberta Fiorenzo, Giorgia Foti, Giorgia Gisabella, Chiara Gozzi, Gabriele Guidotto, Maria Angelica Cecilia Intorre, Lucio Licitra, Massimo Lombardo, Gabriele Madonia, Aurora Mirabella, Gianpaolo Passalacqua, Christian Raffa, Agata Russo, Alessia Russo, Gabriele Salanitro, Enrico Sapuppo, Laura Saraceno, Gemma Maria Scalisi, Marco Giulio Scrimali Grimaldi DiTerresena, Chiara Serra, Alessia Erika Sfetcu, Alice Spina, Samuele Salvatore Tommaseo e Eugenia Valenti.

Gli studenti che hanno preso parte al Certamen Cicernianum

Gli studenti che hanno preso parte al Certamen Cicernianum

A guidare i partecipanti sono stati gli allievi della Ssc Gianlorenzo Battaglia, Bianca Cannavò, Eleonora Cannella, Enrico Fisichella, Santi Fisichella, che avevano già partecipato da studenti liceali allo Stage negli scorsi anni, e Nicoletta Cassitella, Federico Catania, Bruno D’Arrigo, Vittoria Gugliotta, Luciano Mandolfo, Giuseppe Schillaci, Sara Squatrito e Marianna Vinciguerra, la cui attività è stata coordinata dall’allieva Carla Migliorisi, iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Filologia Classica.

Quest’anno, in particolare, il corso si è incentrato sul tema del conflitto civile, che ha permesso agli studenti di apprezzare l’eredità dell’Arpinate e di affrontare l’opera ciceroniana in un’ottica trasversale, nonché di inquadrarla al meglio nel suo peculiare contesto storico-culturale.

Gli allievi hanno accompagnato i giovani latinisti in erba nel corso di tre giorni immersivi di lezione dedicati ai vari aspetti del corpus dell’autore, di cui è stata presentata una panoramica completa, passando dal Cicerone appassionato delle opere retoriche e politiche fino ad arrivare a quello più intimo delle epistole e all’eclettico pensatore delle opere filosofiche, passando per l’abile conoscitore delle clausole metriche e dei modelli greci.

La figura di Cicerone politico, inoltre, è stata oggetto di una lectio magistralis dal titolo Un perfetto uomo di Stato tenuta dal professore Riccardo D’Amanti, docente di Letteratura latina all’Università degli Studi “Niccolò Cusano”, che ha costituito per i liceali un primo approccio con il mondo accademico.

In foto un momento della lectio magistralis del prof. Riccardo D'Amanti

In foto un momento della lectio magistralis del prof. Riccardo D'Amanti

Nucleo fondante e anello di congiunzione di tutte le lezioni è stato lo studio diretto del testo, a partire dal quale gli allievi hanno fornito ai ragazzi numerosi strumenti e consigli – primo fra tutti l’attenzione alle figure retoriche e alle peculiarità dello stile ciceroniano – per la traduzione e il commento, nonché riferimenti bibliografici per l’approfondimento dei testi presi in esame.

Ma non solo lezioni frontali: anche la didattica interattiva, le esercitazioni e i momenti ricreativi, come un quiz-gioco per mettersi alla prova con la conoscenza della lingua latina, hanno arricchito il corso preparatorio.

Spiega a proposito l’allieva coordinatrice Carla Migliorisi: “Da molti anni l’organizzazione dello Stage di preparazione per il Certamen Ciceronianum è, per noi allievi, un momento di unione e collaborazione. Non solo ci dà la possibilità di approfondire temi di nostro interesse, ma ci permette anche di sperimentare vari tipi di didattica, dalle forme più tradizionali a quelle più fantasiose, regalandoci la vasta gamma di emozioni che si provano nel parlare e confrontarsi con una classe.”

Lo stage, inoltre, ha consentito agli studenti non solo di prepararsi al meglio per il Certamen, ma anche di sperimentare in prima persona cosa significa essere allievi della SSC, trascorrendo tre giorni immersi nella fervida atmosfera della Scuola.

Un momento delle attività dello stage

Un momento delle attività dello stage

“Allo stesso tempo – aggiunge Carla Migliorisi – per i ragazzi del liceo che decidono di prendervi parte, lo stage è una preziosa occasione di crescita, didattica e personale. Non si tratta solo di scoprire nuovi aspetti di Cicerone che raramente si affrontano in classe o ricevere preziosi consigli per affrontare le prove di traduzione e commento durante un certamen: vivere tre giorni nella splendida cornice di Villa San Saverio, tra lezioni e momenti di svago, permette ai ragazzi di instaurare rapporti interpersonali, tra di loro e anche con noi allievi.”

Oltre a costituire un momento formativo, il corso si presenta dunque come un’importante occasione di orientamento per gli studenti liceali che, prossimi alla maturità, si apprestano a scegliere il proprio percorso universitario. Numerosi sono i ragazzi che, ogni anno, dopo aver partecipato allo Stage decidono di provare il concorso di ammissione alla Scuola Superiore; una volta entrati, molti di loro partecipano nuovamente al corso in veste di allievi organizzatori, provando l’emozione di “stare dall’altro lato”.

E chissà se non si ritroverà, il prossimo anno, qualcuno degli studenti partecipanti tenere una lezione sull’opera ciceroniana, conservando un felice ricordo di quei giorni trascorsi alla SSC in cui le parole dell’Arpinate, proprio come durante il Certamen, sono tornate a vivere.

Un momento di svago per i partecipanti

Un momento di svago per i partecipanti

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