Le storie di Giuseppe Costantino, allenatore del Cus, Luca Mammana, giocatore e allenatore della mischia, e di Elisa Orofino, giocatrice delle Brigastones e allenatrice dell’under 10
Il Cus Catania Rugby è uno dei pilastri del movimento sportivo del Cus, per i risultati, ma soprattutto per il progetto che coinvolge il movimento universitario.
Anche quest’anno, infatti, la squadra è composta da un consistente numero di atleti, circa quaranta sono già scesi in campo.
Molti ragazzi sono impegnati in stage universitari o si sono appena laureati, ma il Cus può sempre contare sul folto settore giovanile. La stagione sta procedendo tra alti e bassi, ma c’è ancora spazio per migliorare la classifica. I cusini hanno dimostrato di valere, spesso sono stati decisivi gli episodi nel corso delle partite.
Si è parlato di rugby nel corso della consueta puntata settimanale di Sport News Catania, in cui Giuseppe Costantino, allenatore del Cus, Luca Mammana, giocatore e allenatore della mischia, ed Elisa Orofino, giocatrice delle Brigastones e allenatrice dell’under 10, sono stati ospiti in studio.
Giuseppe Costantino si è soffermato su un aspetto importante del progetto Cus: «Abbiamo perso partite che potevamo vincere, potevamo essere più in alto. L’aspetto positivo è che in squadra abbiamo tanti giovani che devono fare esperienza. Abbiamo fatto giocare già più di quaranta atleti, molti di questi devono ancora compiere vent’anni».
L’allenatore cusino ha proseguito parlando dei ragazzi che non hanno potuto giocare con continuità. «Quest’anno stanno giocando meno i ragazzi che si sono laureati. Molti stanno lavorando, altri stanno facendo stages fuori. Siamo una squadra anomala sotto questo punto di vista, ma l’obiettivo è sempre pescare dalle nostre giovanili. Questo gruppo è abbastanza forte da essere comunque protagonista», ha aggiunto.
Le parole di Giuseppe Costantino evidenziano come il progetto Cus sia strettamente legato alla carriera universitaria ed alla linea verde.
La squadra del Cus Catania Rugby
Luca Mammana ha parlato dell’emozione che prova vedendo i ragazzi che allena crescere. «Vedere i ragazzini significa lavorare sul futuro e ciò vuol dire che il progetto ha un senso. Il Cus è da sempre lungimirante e lavora con i giovani. Mi rende orgoglioso l’idea che questi ragazzi in futuro potranno giocare in categorie di alto livello e potrebbe essere un lascito della nostra gestione», ha spiegato.
Elisa Orofino ha speso parole importanti per il progetto “Brigastones”. «Ci alleniamo insieme da ottobre 2022. La collaborazione con le brigantesse è molto forte e si sta instaurando un gruppo importante», ha raccontato.
E sull’aspetto rugbistico ha aggiunto che «abbiamo fatto dei passi da gigante, siamo cresciute tanto». «Siamo una squadra neofita, ma ci siamo confrontate con realtà che hanno già partecipato alla Serie A femminile ed è molto importante – ha proseguito -. Simboleggia il fatto che il movimento del rugby femminile c’è».