Santa Venera al Pozzo, rinasce l’area archeologica con la musica

Il 22 settembre si inaugura il Teatro Open Air con il tributo a Franco Battiato

Alfio Russo

Nel luglio scorso un devastante incendio ha rischiato di mandare in fumo buona parte del complesso archeologico di Santa Venera al Pozzo ad Aci Catena.

Un’area che si estende per circa nove ettari e che, attraverso un paesaggio umano e naturale, narra la secolare storia (dal V secolo a.C.) dell’insediamento che trae origine dalla presenza di sorgenti d’acqua con particolari proprietà termali.

Un sito in cui storia e cultura si mescolano già da diversi anni con la cultura. Negli anni scorsi, infatti, il sito ha ospitato diverse edizioni di CineNostrum, la rassegna cinematografica dedicata al cinema italiano ed internazionale con ospiti d’eccezione come Lino Banfi, Roberto Benigni, Vincenzo Cerami, Christian De Sica, Ornella Muti, Nicola Piovani e Andrea Tornatore.

Adesso la “rinascita” culturale del luogo – con l'inaugurazione del Teatro open air antistante le Terme romane di Santa Venera al Pozzo è affidata al Festival Lirico dei Teatri di Pietra promosso dal Coro Lirico Siciliano. 

Il prossimo 22 settembre, infatti, si terrà il tributo a Franco Battiato, nell’ambito dell'edizione 2023 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra che, per la prima volta, inonderà di musica e arte il sito archeologico di Santa Venera al Pozzo, a pochi chilometri dalla Terra dei Ciclopi.

Sito dalla forte eco mistica e spirituale, legato alla tradizione popolare della decapitazione della martire Venera, si presenta come ricco di suggestioni, arte e storia in cui insistono un impianto termale di epoca romana, ambienti di origine greca trasformati in un’industria della ceramica in età imperiale romana, una chiesa cristiana (ancora oggi attiva) e un museo-Antiquarium. 

L'evento concertistico segnerà una “rinascita”, un nuovo inizio e nuovi respiri per la suggestiva area archeologica, un forte segnale di come la grande musica, l'autentico spettacolo dal vivo possa trasformare quello che è stato scenario di devastazione in un teatro a cielo aperto.

Parco archeologico di Santa Venera al Pozzo

Parco archeologico di Santa Venera al Pozzo

Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra

Il festival prosegue, dunque, in questa vera e propria opera di innovazione dedicando la notte acese alle sublimi melodie create dall'artista etneo la cui storia è legata indissolubilmente alla Sicilia e che saranno reinterpretate in una chiave acustica singolare dalle risonanze che fanno eco alla classica, al popolare e al pop.

Una ricca maratona musicale quella che si vivrà nel complesso archeologico delle Terme romane di Santa Venera al Pozzo con un programma incentrato sulla produzione musicale più nota, ma anche più intima e spirituale di Battiato: Prospettiva Nevskij, Segnali di Vita, Strade parallele, Povera patria, L'era del cinghiale bianco, Stranizza d'amuri, Bandiera bianca, Cucurucù, La Cura, Centro di gravità permanente e Voglio vederti danzare i brani per omaggiare l'arte mistica e universale del celebre cantautore etneo.

Franco Battiato ha attraversato il mondo della canzone popolare arricchendola a dismisura, intercettando moltissimi ascoltatori e altrettanti artisti di percorsi diversi, ma sempre vicini alla sua sensibilità.

Il Franco Battiato Tribute, dunque, sarà un abbraccio sostenuto dall’arte, appunto, vastissima e stupefacente del cantautore ripostese grazie anche agli artisti che con la loro voce interpreteranno alcuni brani del viaggio che continua attraverso l’immensa eredità artistica di Battiato.

Un nutrito parterre di voci, con la speciale partecipazione di Rita Botto, autentica voce mediterranea, interpreterà, sotto la direzione di Francesco Costa con il Coro Lirico Siciliano e l'ensemble orchestrale in residence del Festival, le pagine musicali che hanno fatto di Battiato un autentico “maestro” di poesia e sentimento.

Un grande festival, anche per l'edizione 2023, dunque, della durata di oltre due mesi, con la produzione di oltre 40 serate di spettacolo in ogni angolo della Sicilia e della Calabria, dovunque ci sia una pietra d'epoca greca o romana che meriti di essere valorizzata da splendide serate di spettacolo e di cultura, secondo la regola molto cara al complesso artistico siciliano che la cultura è un bene primario e che bisogna lottare per averlo, per una crescita culturale, sociale e per vivere meglio, circondati di bellezza in un mondo che - sempre di più - di bellezza è ogni giorno più carente, impegnato com'è a badare all'apparenza priva di contenuti.