Scienza e tecnologia dei materiali, da Catania le nuove proposte

Nel corso del convegno di Aimat l’omaggio a Antonino Recca, past rettore di Unict e fondatore del gruppo di ricerca catanese

Alfio Russo
Maria Pia Pedeferri, presidentessa dell'Aimat
Il docente Gerhard Ziegmann
Il docente Seeram Ramakhrisna
Il prof. Gianluca Cicala di Unict

Sviluppare materiali innovativi grazie al connubio tra fisica, chimica e ingegneria per un’applicazione sempre più ampia nel mondo industriale e della ricerca. Basti pensare alle evoluzioni e agli impieghi dei prodotti frutto dell’elettronica, della meccanica, delle nano-tecnologie e dei polimeri nei campi della salute, alimentazione e tutela dell’ambiente.

Su questi temi, a Catania, nei giorni scorsi, si sono confrontati alcuni dei massimi esperti su scala mondiale nell’ambito del XVIII Convegno dell’Associazione Italiana di Ingegneria dei Materiali.

Un’associazione costituita nel 1993 per promuovere la ricerca e la didattica nell’ambito dell’ingegneria dei materiali e, in particolar modo, sulle tematiche proprie del settore scientifico disciplinare Scienza e Tecnologia dei Materiali.  

Oltre 200 partecipanti hanno invaso il capoluogo etneo per affrontare cinque tematiche: Sintesi, caratterizzazione e modellazione dei materiali; nuove funzionalità dei materiali; applicazioni tecnologiche, nuovi processi e nuova manifattura; progettazione sostenibile e ciclo di vita dei materiali; l’ambiente, il costruito e la conservazione del patrimonio.

Aperto con i saluti del rettore Francesco Priolo dell’Università di Catania – insieme con Matteo Ignaccolo, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’ateneo catanese, e con Maria Pia Pedeferri, presidente dell’Aimat – il convegno ha rappresentato il luogo ideale e spazio propedeutico al dialogo per creare nuove opportunità di coordinamento tra gli esperti del settore provenienti da diversi atenei e centri di ricerca nazionali e internazionali. 

In particolare il prof. Francesco Priolo ha ricordato «il ruolo centrale che la scienza e tecnologia dei materiali ha nei progetti Pnrr per l’Università di Catania e per il territorio catanese». «Proprio l’ateneo catanese – ha aggiunto - è il capofila del progetto Samothrace, incentrato sulla ricerca dei materiali, sia di base, sia applicata, che è anche in linea con gli investimenti multimilionari di STMicroelectronics e di 3SUN sul territorio catanese». 

Il direttore del Dicar, Matteo Ignaccolo, si è soffermato, invece, «sull’importante ruolo che la scienza e tecnologia dei materiali ha nell’ambito della didattica erogata dal Dicar di Unict».

La prof.ssa Maria Pia Pedeferri, infine, ha posto l’accento «sul ruolo che Aimat, associazione di settore con più di 300 iscritti, ricopre  nel guidare lo sviluppo del settore dell’ingegneria dei materiali in Italia».

in foto matteo ignaccolo, francesco priolo e maria pia pedeferri

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo, al tavolo anche Matteo Ignaccolo e Maria Pia Pedeferri

Nel corso dei lavori, infatti, sono intervenuti il prof. Seeram Ramakhrisna della National University of Singapore con una lezione plenaria dal titolo “Future directions of materials” e, inoltre, il prof. Gerhard Ziegmann, emerito dell’Università tecnica di Clausthal, con una relazione dal titolo “Challenges for Composite Processing for Series Application”.

Sono state illustrate diverse soluzioni innovative per il futuro dei materiali spaziando da sistemi ad alto contenuto tecnologico, per la realizzazione di materiali intelligenti, sino a soluzioni che, basate su una profonda conoscenza della natura, pur innovative, garantissero un’elevata sostenibilità, rispettando anche i dettami dell’economia circolare

Proprio il prof. Ziegmann, si è soffermato sulle più recenti innovazioni, nell’ambito della produzione di massa di materiali compositi, rivelando alla platea alcuni dettagli sull’innovativa tecnica di impregnazione on line da lui sviluppata: particolare esempio di combinazione di ricerca interdisciplinare, tra la scienza dei materiali e le tecnologie dell’automazione.

Un convegno che quest’anno, per la prima volta, è stato ospitato e organizzato dai docenti etnei del settore, in collaborazione con i colleghi delle altre università siciliane, per festeggiare i 30 anni dell’Aimat e soprattutto il prof. Antonino Recca, past rettore dell’ateneo catanese e fondatore del gruppo catanese di Scienza e Tecnologia dei materiali.

Un momento del riconoscimento a Antonino Recca

Un momento della consegna del riconoscimento al prof. Antonino Recca. Sul palco il gruppo di ricerca dell'ateneo catanese in Scienza e Tecnologia dei materiali

I lavori hanno previsto diverse sessioni, tra cui una tavola rotonda, dal titolo Il ruolo della Scienza e Tecnologia dei Materiali nell’ambito del Pnrr, moderata dal giornalista Mario Barresi, nei locali del Monastero dei Benedettini. 

Un’occasione anche per far conoscere ai numerosi esperti del settore alcune delle strutture e del patrimonio artistico dell’Università di Catania come il Monastero dei Benedettini, e in particolar modo il suo chiostro, uno dei più caratteristi luoghi di interesse artistico e architettonico della città di Catania. 

Il prof. Paolo Fino del Politecnico di Torino ha illustrato gli elementi essenziali del Made in Italy Circolare e Sostenibile finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca grazie ai fondi messi a disposizione dall'Ue nell'ambito del programma NextGenerationEU-Missione 4 "Istruzione e Ricerca" del Pnrr. A seguire il dott. Enrico Pisino, ceo del centro di competenza CIM4.0 ha fornito un illuminante esempio di come azienda ed università possono lavorare efficacemente insieme per l’innovazione e come le opportunità offerte dal Pnrr debbano essere uno stimolo alla crescita sostenibile e responsabile del sistema paese. 

Il cav. Francesco Tornatore, amministratore unico della Nuove Tecnologie Elettro Telefoniche SpA (di recente laureato honoris causa all’Università di Catania in Chemical Engineering for Industrial Sustainability), ha fornito alla platea, un esempio concreto di crescita sostenibile e responsabile del nostro territorio, mostrando come il gruppo da lui fondato, mantenendo solide basi nel territorio catanese, si è poi affermato nel mondo grazie anche al contributo dei laureati dell’Università di Catania. 

A seguire il prof. Teodoro Valente dell’Università di Roma La Sapienza, past presidente Aimat e neo presidente dell’Agenzia Spaziale Italiala, ha analizzato con rigore e chiarezza le sfide offerte dal Pnrr. Per il il docente «il Pnrr è sì una grande opportunità per le ingenti risorse a disposizione, ma, proprio perché risorse a debito, è necessario che tutti gli attori coinvolti progettino ed attuino iniziative in grado di garantire una crescita futura in grado di generare un volano positivo di crescita per assorbire i debiti assolvendo agli impegni assunti». 

un momento dell'incontro di apertura

Un momento dell'incontro di apertura

La tavola rotonda è proseguita con l’intervento di Federica Cristaudo, designer industriale etnea che ha mostrato ai partecipanti, gli arredi stampati in 3D creati da lei per il Caffè Riso Paradiso di Acireale e la Torre Capitolare di Porto Venere oltre ai contenuti della futura iniziativa denominata Materika.  

Il dott. Alberto Rizzi, fondatore e amministratore di Selltek-DEDEM, ha presentato la sua realtà aziendale rivelando che all’interno delle cabine per fototessera commercializzate sono da anni in funzione diverse parti stampate in 3D con le tecniche della MultiJetFusion della HP. 

Il responsabile Marketing e Comunicazione, Nicola Catenaro, è intervenuto sulla Advanced Composites Solutions, una giovane realtà aziendale ormai affermata nel mondo dei compositi avanzati per il settore automobilistico con clienti quali Porsche, Toyota, Sauber e Ferrari. Il dott. Catenaro, oltre a mostrare al pubblico alcune tecnologie di produzione della ditta, ha anche illustrato il progetto editoriale di Portale compositi che, già supportato da università italiane e non, si propone, in modo gratuito, di offrire una importante vetrina per le innovazioni tecnologiche del settore. 

La tavola rotonda si è conclusa con l’intervento della prof.ssa Maria Pia Pedeferri, presidente Aimat, che ha sintetizzato il ruolo chiave che «l'associazione può avere non solo nell’ambito dello sviluppo dei progetti Pnrr, ma, anche, della formazione in tema di Scienza e Tecnologia dei Materiali». 

Il premio al prof. Antonino Recca è stato realizzato in stampa 3D dalla ditta Abr, su design realizzato dai ricercatori e ricercatrici del gruppo Polimeri e Compositi del Dicar Alberta Latteri, Claudio Tosto e Lorena Saitta dell’Università di Catania, guidato dal prof. Gianluca Cicala. L’ispirazione per il disegno della struttura, stampata in poliammide in solo pezzo con la tecnica MultiJet Fusion della HP, è stato il logo stesso dell’associazione Aimat che è stato sviluppato in 3D sostituendo le sfere del logo con geometrie molto più complesse irrealizzabili con altre tecniche produttive in un solo pezzo. 

il premio donato al prof. Antonino Recca

Il premio donato al prof. Antonino Recca

A coloro che hanno partecipato, invece, è stato donato un set di scrittura progettato dal gruppo Polimeri e compositi del Dicar e realizzato dallo sponsor Selltek-Dedem e dal fornitore Abr.

Il convegno Aimat, è stato organizzato dal prof. Gianluca Cicala, insieme alla segreteria costituita dai docenti Alberta Latteri e Claudio Tosto e dalla dott.ssa Lorena Saitta, con il contributo del prof. Jacopo Tirillò di Roma La Sapienza, segretario e tesoriere Aimat, e con il supporto del prof. Fabrizio Sarasini (La Sapienza) e delle dott.sse Libera Vitiello, Claudia Sergi e Irene Bavasso.