Una riflessione su questi due mondi in Sicilia e sulle opportunità future è stato il tema dell'incontro al Centro universitario teatrale nell'ambito di Ciak Scuola Film Fest
Anche l’Università di Catania ha preso parte alla quattordicesima edizione del Ciak Scuola Film Fest in collaborazione con la fondazione Taormina Arte. Il festival, dedicato alla cinematografia scolastica di qualsiasi ordine e grado, ha avvicinato negli spazi del Centro Universitario Teatrale dell’ateneo catanese il mondo del cinema a livello professionale, della ricerca e della formazione studentesca.
L’evento si è svolto nella cornice più ampia della kermesse durata quattro giorni, tre di questi a Messina con grandi ospiti del mondo cinematografico come Michele Placido e Federica Luna Vicenti, che hanno presentato l’ultimo film del regista Eterno Visionario.
Negli spazi dedicati alla creatività dell’ateneo catanese si è tenuta la masterclass cinematografica Produzione, reportage e documentario, tenuta da Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, un punto di riferimento nel mondo per la produzione documentaria.
Forte della sua lunga esperienza anche di giornalista professionista per il cinema ha esposto agli studenti delle scuole presenti - Liceo Scientifico Boggio Lera, Convitto Nazionale Mario Cutelli e la scuola secondaria di primo grado Quirino Majorana di Catania - una ricca presentazione voltaa spiegare tutte le fasi che stanno dietro la produzione di un film dalla pre-produzione, alla produzione e post-produzione.
Un momento della masterclass a cura di Ivan Scinardo, direttore CSC Palermo
In queste ci sono moltissimi ruoli lavorativi, per lo più poco noti per gli studenti, che una volta illustrati possono essere di potenziale interesse per il futuro degli stessi come spettatori e professionisti.
Questo aspetto ha rappresentato il trait d’union con la seconda parte dell’incontro incentrato sul rapporto fra il corso triennale in Scienze della comunicazione del Dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania e il mondo della creatività attraverso la presentazione del curriculum in Comunicazione artistica e intermediale.
In questa occasione sono stati proiettati i filmati realizzati dagli studenti del corso sulla figura, per esempio, dell’eroe nella cultura cinematografica.
Nella terza e ultima parte della mattinata sono stati mostrati i corti realizzati dagli studenti degli istituti superiori di primo e secondo grado presenti che hanno permesso al pubblico di percepire l’interesse e lo stimolo verso il linguaggio filmico.
Eventi come questo ci ricordano così quanto il mondo della settima arte debba avvicinarsi sempre di più a quello scolastico attraverso competenze e sperimentazione diretta. Ivan Scinardo ha ricordato infatti che «nelle scuole dovrebbero esserci insegnanti dediti al cinema come disciplina a sè stante».
Un momento della presentazione del corso di studi in Scienze della comunicazione e creatività (curriculum Comunicazione artistica e intermediale) al Disum. In foto Giuseppe Sanfratello e Giovanna Santaera
La legge 220 del 2016, infatti, prevede un «sostegno al potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, oltre all’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusioni delle immagini», ha detto Ivan Scinardo. «L’importo dedicato a queste attività deve essere pari ad almeno il 3% della dotazione del Fondo per il cinema e l’audiovisivo», ha aggiunto.
Seguendo lo stimolo legislativo, il cinema dovrebbe avvicinarsi quindi sempre di più nel corso degli anni a una forma di insegnamento tradizionale, dando la possibilità a ragazzi e ragazze di produrre l’arte cinematografica sin dalle medie e superiori, promuovendolo fieramente senza considerarlo un diversivo di puro intrattenimento rispetto ad altre lezioni.
Viceversa, ciò porterebbe alla formazione di registi e attori che considererebbe, come accade in alcuni pensieri stereotipati, la scuola come a un ostacolo, ma come una possibile fonte di educazione anche espressiva da cui partire in ogni ambito per iniziare a lavorare nel mondo del cinema.
Studenti e studentesse presenti in occasione del Ciak Scuola Film Fest al CUT
Un lavoro simile è stato realizzato dal Liceo Scientifico Galileo Galilei nell’anno scolastico 2022-23 sotto grazie alla supervisione del professore Fabio Manfrè con la creazione di un medio metraggio da parte degligli studenti e delle studentesse che hanno partecipato a un percorso completo attraverso le tre fasi della realizzazione di un film con corsi pomeridiani specializzati per sceneggiatori, attori, produttori.
Il risultato finale è Come il sale nell'acqua, un prodotto filmico interamente ideato dagli stessi e dedicato alle tematiche ambientali, proiettato al cinema King di Catania.
Anche i progetti mostrati al Centro universitario teatrale, dedicati al tema della ricerca della propria identità e le pressioni esterne, all’ascolto della voce della scrittrice catanese Simona Lo Iacono sulla storia di una donna ribellatasi per il gusto della conoscenza e i primi amori all’interno di una scuola, hanno evidenziato come questi risultati siano l’inizio di un percorso che unisce il cinema a tutte le forme d’arte studiate e le sintetizzi dando al cinema la stessa portata artistica ed espressiva dei poemi letterari o dei quadri.
Un momento dello scambio di presentazione della collaborazione al Cut tra Disum Unict, Tao Arte e scuole