Sidecar: due flauti dolci in Atelier

Il quarto appuntamento della rassegna “Atelier in Musica. L’arte incontra l’arte” presenta il flauto dolce

Irene Isajia (foto di Gattopino ph)

Anche questo appuntamento ha regalato emozioni a un pubblico desideroso di ascolto e di incontro con la cultura musicale.

Il direttore artistico Angelo Litrico, infatti, si è spinto su una proposta ‘coraggiosa’, poco usuale, ma carica di grande professionalità e di storia affidandosi al duo di flauti dolci composto dal maestro Piero Cartosio e dal suo allievo Dario Venutelli.

Sidecar: in due attraverso i secoli ha fatto viaggiare davvero il pubblico dal tardo Medioevo al Rinascimento esplorando musiche a due voci, dalla Cantiga (Llibre Vermell) al duo polifonico, alle Canzonets e alla musica speculativa degli inglesi Morley, Gibbons e Baldwin. 

Nella seconda parte del concerto, il viaggio si è spostato con gli strumenti barocchi tra il XVII e il XVIII sec. attraverso una Suite e una Sonata per due strumenti uguali senza basso continuo con J.M. Hotteterre e G.P. Telemann.

Non sono mancate le introduzioni, utile strumento per aiutare lo spettatore a comprendere meglio il brano, il contesto storico di produzione e ascoltare qualche aneddoto circa la vita dei musicisti del tempo.  

Il duo Dario Venutelli e Piero Cartosio

Il duo Dario Venutelli e Piero Cartosio

Il maestro Angelo Litrico si fa compagno di viaggio e guida il pubblico con spiegazioni semplici, ma puntuali, all’interno delle modalità di scrittura musicali proposte, facendo notare i cambiamenti emersi dalle scelte dei brani in programma, dalle forme più tradizionali sino al duetto in cui compaiono componenti di scrittura contrappuntistica, fino al Settecento pilastro nella scrittura musicale. Racconta alcune curiosità sulla personalità e la storia dei musicisti Hotteterre e Telemann. 

Nella Francia di fine XVII secolo, Jacques Martin Hotteterre, figlio di una famiglia di musicisti e soprattutto di eccellenti costruttori di strumenti a fiato, inizia a suonare il fagotto e trova posto presso la Grand Ecurie nel 1705 come fagottista. Più tardi inizia a studiare il flauto, e ingloba il precedente incarico come flûte de la chambre du Roy

Fu un virtuoso, musicista straordinario e di grande talento, compositore (particolarmente per flauto e basso continuo) e costruttore di strumenti che vennero acquistati dai musici di corte. 

Nello stesso periodo, in Germania, visse Georg Philipp Telemann; compositore geniale, sin da bambino emergono le sue spiccate doti compositive e una precoce padronanza strumentale per violino, flauto dolce e clavicembalo. La sua famiglia però lo volle avvocato. Nonostante la carriera avviata, non abbandonò mai la musica e fu musicista accreditato e ambìto dalle corti europee.

Flauto

Un momento del concerto

Attualmente docente di ruolo di flauto dolce e di musica da camera al Conservatorio di Musica Statale “Alessandro Scarlatti” di Palermo, già “Vincenzo Bellini”, il maestro Piero Cartosio si è formato sotto la guida di Edgar Hunt, Ferdinand Conrad, Kees Boeke. 

Con una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri, ha approfondito lo studio della musica antica, allo “Sweelinck Conservatorium” di Amsterdam, ottenendo il diploma solistico “Uitvoerend Musicus”. Vincitore del Concorso Nazionale di Flauto Dolce “Città di Viareggio”, vanta innumerevoli collaborazioni. 

Ha fondato e guidato “Les Eléments”, ensemble che ha diffuso il repertorio barocco con svariati organici in contesti prestigiosi. I suoi progetti discografici (Dornel, A. Scarlatti, Hotteterre) hanno trovato accoglienza presso le case Bongiovanni, La Bottega Discantica, Brilliant Classics.

Il maestro Piero Cartosio

Il maestro Piero Cartosio

Dario Venutelli ha mosso i primi passi in musica alle scuole secondarie di primo grado, dove si è appassionato al flauto dolce grazie all’insegnante che propone agli studenti tutte le taglie del flauto dolce (sopranino, soprano – che è il più comune – contralto, tenore e basso). 

Dai banchi della scuola a quelle del Conservatorio è un attimo. Comincia a prendere lezioni da privatista con il maestro Alessandro Nasello, già allievo di Cartosio. E proprio il maestro Nasello lo mette da subito di fronte a uno studio impegnativo e ricco di sollecitazioni e lo invita già dalle primissime lezioni ad ascoltare la registrazione del Concerto di Do minore di Vivaldi. 

Accede al Conservatorio ancora dodicenne alla classe di Piero Cartosio e, al termine delle scuole di secondarie di primo grado inizia un percorso parallelo al Conservatorio, iscrivendosi al Liceo Musicale di Palermo, dove trova la classe di flauto dolce e studia con maestro Maurizio Parisi

Lo studio con due diversi insegnanti è stato difficile; ciascuno ha il suo metodo. Più punti di vista sugli stessi brani che rappresentano una grande spinta e motivo di crescita.

Classe ’99, Venutelli studia già da undici anni con il maestro Cartosio. Il confronto con un grande insegnante come Cartosio, a volte, potrebbe creare un freno nella crescita, pensando – magari – che non si può diventare come lui. Eppure la strada compiuta racconta che il futuro è già qui: il talento del giovane musicista è indiscutibile, con il flauto può andare a qualsiasi velocità, ma non si sente ancora arrivato. 

Adesso, scelto dal suo maestro tra gli allievi, è il suo primo concerto con la “C” maiuscola. Un traguardo e, al contempo, il punto di partenza verso mete sempre più alte, con quella umiltà che il suo approccio e il suo sguardo mi hanno trasmesso. 

Dario Venutelli

Il giovane musicista Dario Venutelli