Studenti Unict accolgono il grido di dolore palestinese

Sulla scia della lettera aperta dei docenti universitari, anche gli allievi e le allieve dell'ateneo hanno voluto far sentire la propria voce

Davide Rinaldi

Anche gli studenti dell’ateneo catanese hanno voluto far sentire la propria voce in merito alla questione israelo-palestinese. Su iniziativa di Luigi Nicolosi e Costantino Ragonese, l’associazione KOINÈ ha redatto un documento – firmato da duemila studenti in 48 ore – e consegnato al rettore Enrico Foti nel corso dell’assemblea d’ateneo.

I punti principali della lettera sono la condanna esplicita delle azioni del governo israeliano e riconoscimento delle responsabilità e dei crimini commessi contro i civili; interruzione o sospensione di accordi con le università israeliane; evitare qualsiasi collaborazione con aziende con sede nei territori palestinesi; sospensione degli accordi con tutte le aziende (italiane e non) produttrici di tecnologie belliche; sostegno e ampliamento delle borse di studio IUPALS per studenti palestinesi; creazione di iniziative di ricordo per le vittime civili palestinesi.

Allegati: 
La lettera aperta (534.38 KB)
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