Sulla lavagna l’alfabeto e la grammatica della Natura

A Villa San Saverio stage di preparazione per le Olimpiadi di Matematica aperto a 35 studenti degli istituti superiori e gestito dagli allievi Ssc: «Allenare e allenarsi, alla scoperta del proprio talento»

Mariano Campo
Un momento della lezione in aula
Un momento della lezione in aula
Un momento della lezione in aula

Algebra, geometria, combinatoria, teoria dei numeri e teoria dei giochi, con esercitazioni e simulazioni su vari argomenti. Questo il ricco ‘menu’ didattico riservato a 35 studenti, 20 dei quali ‘uditori’, che dal 2 al 7 aprile scorsi hanno partecipato all’ottava edizione dello Stage di preparazione alla fase nazionale delle Olimpiadi di Matematica.

L’iniziativa, promossa dalla Scuola Superiore di Catania e gestita dagli allievi della stessa Ssc, che hanno organizzato le lezioni e le attività offerte agli invitati e agli uditori, ha visto la partecipazione di liceali provenienti dagli istituti superiori Leonardo (Agrigento), Volta (Caltanissetta), Boggio Lera e Galilei (Catania), Marchesi (Mascalucia), Fermi (Paternò), Farinato (Enna), Majorana (Milazzo), Cannizzaro, Galilei e Einstein (Palermo), Galilei-Campailla (Modica), Einaudi (Siracusa), Fardella-Ximenes (Trapani), Guarasci-Calabretta (Soverato), Galilei (Potenza).

Un momento delle attività

Un momento delle attività nei locali della Scuola Superiore di Catania

Gli argomenti spiegati a lezione sono stati quelli classici della matematica olimpica, ma ciascun allievo-docente ha cercato di aggiungere qualcosa di personale alla lezione, spiegando argomenti meno classici ma comunque di interesse. In questa occasione, la dottoressa Nirvana Coppola dell’Università di Strasburgo, ex allieva della Scuola Normale Superiore di Pisa ed ex olimpionica di matematica a sua volta, ha tenuto una lezione (proof writing) e un seminario sull’aritmetica dei punti sulle cosiddette curve ellittiche.

Si tratta di un affascinante campo della matematica moderna, che ha origini classiche nelle equazioni diofantee (equazioni in una o più incognite con coefficienti interi di cui si ricercano le soluzioni intere), ha avuto clamorose applicazioni nella recente dimostrazione dell'Ultimo Teorema di Fermat (enunciato nel 1637), e su cui pende un premio da un milione di dollari (il Millennium Prize del Clay Institute for Mathematics), per chi riuscisse a risolvere uno dei sette problemi del millennio, la congettura BSD (di Birch e Swinnerton-Dyer), basata sul fatto che le equazioni abbiano finite o infinite soluzioni razionali.

Il prof. Daniele Malfitana

Il prof. Daniele Malfitana, presidente della Scuola Superiore di Catania, mentre incontra gli allievi

Il corpo docente dello stage è stato composto dagli allievi Pietro Campochiaro (referente), Rocco Mattia Di Mauro, Marco Giuseppe Cottone, Claudio Carria, Manuel Gangi, Vincenzo Scarvaglieri, Leonardo Alma, Simone Cutrona, Flavio Falcone, Gabriele Finocchiaro, Desirè La Manna, Dario Sanfilippo, Angelo Martino Vecchio, quasi tutti iscritti ai corsi di Matematica.

«I quesiti per le esercitazioni e le simulazioni – spiega Pietro Campochiaro - vengono raccolti dagli allievi attingendo a testi olimpionici, a manuali specialistici o agli archivi delle varie competizioni di matematica di livello nazionale o internazionale». «In aula – prosegue - cerchiamo di dare per scontate meno cose possibili, dando un’idea generale dei risultati e delle tecniche dimostrative più rilevanti: in tal modo le lezioni possono risultare interessanti e più comprensibili anche per studenti dei bienni. Quello che viene spiegato a lezione viene poi approfondito ed esteso durante le esercitazioni».

Un momento delle attività

Un momento delle attività

«Molti di noi – conferma Pietro Campochiaro - hanno partecipato in passato a una o più edizioni dello stage, ed è proprio tramite questa iniziativa che siamo venuti a conoscenza delle attività della Scuola Superiore che adesso frequentiamo».

«L’obiettivo di questo stage – spiega il coordinatore della Classe di Scienze sperimentali della Scuola d’eccellenza, Giuseppe Angilella – è quello di allenare e allenarsi nell'astratta retorica della matematica, alla scoperta del proprio talento. Galilei sosteneva che la matematica fosse il linguaggio in cui è scritto il libro della Natura. Più modernamente, la matematica è forse soltanto l'unico linguaggio in cui l'uomo riesce a leggere quel libro. E non è certamente poco!».

«Con l'alfabeto di tale linguaggio (numeri, polinomi, equazioni) e con la sua grammatica e sintassi (logica e teoremi) si sono cimentati i giovanissimi partecipanti e gli altrettanto giovani "docenti" impegnati nel ‘training’ di preparazione alla fase nazionale dei Campionati di Matematica, secondo la formula, ormai sperimentata e vincente, del young to young».

Un momento della lezione in aula

Un momento della lezione in aula