Al Dipartimento di Scienze politiche e sociali un dibattito per rafforzare il dialogo con gli istituti scolastici sulla didattica tramite le nuove tecnologie
«Occorre rafforzare il dialogo con gli istituti scolastici della città e dell’area metropolitana sviluppare percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Già numerosi sono coinvolti in diversi progetti finalizzati a questo obiettivo, ma dobbiamo implementare questo percorso per proseguire tutte quelle attività del Dipartimento di Scienze politiche e sociali a beneficio della società».
Con questo invito rivolto, in particolare, ai dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio, e al tempo stessi impegno a nome dell’ateneo catanese, la prof.ssa Pinella Di Gregorio, direttrice del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, ha aperto i lavori del seminario Territori, digitale e nuove sfide per la formazione. Un evento - promosso dal corso di laurea magistrale in Politiche e servizi sociali coordinato dal prof. Carlo Colloca - che si è svolto nei giorni scorsi nell'aula magna del Palazzo Pedagaggi.
Anche il dott. Emilio Grasso, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, ambito Territoriale di Catania, ha ribadito l’importanza del dialogo con l’Università affinchè «la digitalizzazione nella didattica sappia conciliare l’innovazione con la qualità dell’offerta formativa».

Un momento dell'intervento di Pinella Di Gregorio, direttrice del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
Il prof. Carlo Colloca – che ha introdotto e moderato i lavori – ha sottolineato l’importanza di «riflettere sull’introduzione delle tecnologie digitali nella didattica quale opportunità per veicolare linguaggi che possano contribuire alla prevenzione delle povertà educative, nonché sulle sfide che lancia il digital social work, ancora poco problematizzate nel dibattito scientifico italiano».
Per la prof.ssa Roberta Piazza, docente di Pedagogia generale e sociale al Dipartimento di Scienze della Formazione, «la didattica in tempo di pandemia sia stata caratterizzata da tratti emergenziali piuttosto che da una reale consapevolezza sui contenuti e sui metodi da seguire quando l’offerta formativa è online». La docente si è soffermata, altresì, sulla Scuola di Alta formazione per docenti della scuola che l’ateneo di Catania ha recentemente costituito.
Nella problematizzazione offerta dal prof. Davide Arcidiacono, presidente del corso di laurea magistrale in Sociologia delle reti, dell’informazione e dell’innovazione, è stato evidenziato quanto sia «centrale la relazione fra territori e digitale, fermo restando che l’Italia ha snobbato per anni le opportunità formative connesse al digitale, salvo rendersene conto in tempo di pandemia; lo testimonia un mercato italiano dell’e-learning ancora sottostimato».
Di particolare rilievo il contributo della dott.ssa Cristina Pozzi, Ceo di Edulia – Treccani Scuola che illustrato le potenzialità e la versatilità della piattaforma Edulia. Un nuovo strumento formativo che si posiziona da subito come player di riferimento del settore, con un’offerta in crescita, ma che conta già più di 150 corsi online tenuti da altrettanti docenti d'eccellenza per oltre 200 ore di lezione, sotto il marchio di qualità certificato dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Un momento dell'intervento del prof. Carlo Colloca
«Il palinsesto di Edulia Masterclass è la risposta di Treccani Scuola alla complessità e ai grandi cambiamenti in atto che richiedono nuove forme di crescita personale – ha ricordato la dott.ssa Pozzi – che si affiancano ai percorsi formali della scuola, delle professioni e dell’accademia, e strumenti e modelli educativi innovativi, coinvolgenti, interattivi e capaci di fungere da bussola nella costruzione dell’identità personale e professionale».
La dott.ssa Fedra Fumagalli, appartenente al Team Edulia, in qualità di esperta di innovazione in ambito HR digital e tech, ha illustrato la struttura della piattaforma, facendone emergere il ruolo di «supporto per lo sviluppo di competenze trasversali, con un ampio spazio dedicato all’orientamento per trovare il percorso adatto alle proprie ambizioni e ai propri talenti».
Il dibattito, al quale hanno partecipato di dirigenti scolastici, è stata l’occasione anche per focalizzare in che modo investire i fondi destinati dal Pnrr per una effettiva diffusione nella scuola dell’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
L’auspicio del prof. Colloca e della dott.ssa Pozzi è che a partire dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali si possa aprire una strada per avviare collaborazioni con il territorio per la promozione, tramite il digitale, di una formazione ampia, diversificata e interconnessa.