Un Mare di Scienza

Per le iniziative de “Il Mese della Ciminiera Scientifica”, in occasione dell’European Maritime Day 2024, la struttura di via Simeto è stata invasa da oltre 200 visitatori

Alfio Russo
Un mare di laboratori: un mare di storia
La presentazione dell'esperimento KM3NeT
Visitatori indossano i visori di realtà virtuale

Storie, laboratori e dimostrazioni per conoscere il ruolo della ricerca e il suo legame con il mare.

Si può riassumere così l’evento Un mare di Scienza organizzato, domenica 26 maggio, in occasione dell’European Maritime Day, nei locali della Città della Scienza, dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia e dall’Università di Catania.

L’evento giunto al suo secondo anno, organizzato in collaborazione con i Lns-Infn, la sezione Infn di Catania, l'Ingv - Osservatorio Etneo, l'Associazione Marecamp e l'Area marina protetta del Plemmirio, ha coinvolto oltre 200 persone, tra i quali tantissimi bambini.

Otto gli stand organizzati per far conoscere il legame tra fisica, biologia, geologia, paleontologia e il mare.

Dedicati alla biologia e alla paleontologia marina i primi tre stand, dove i visitatori hanno potuto conoscere i granchi blu e le altre specie aliene che stanno invadendo il mediterraneo, scoprire la storia che i granelli di sabbia racchiudono, facendo osservazioni al microscopio, e ancora “parlare e ascoltare” i cetacei che vivono nel nostro mare: Un mare di... laboratori: un mare di alieni a cura di Francesco Tiralongo del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell'Università di Catania su chi sono gli alieni nei nostri mari, Un mare di laboratori: un mare di storia a cura di Rossana Sanfilippo, Emanuela Di Martino e Antonietta Rosso del Dsgba Unict sulla vita al microscopio, in particolar modo cosa racconta un granello di sabbia e Un mare di... laboratori: un mare di parole a cura di Carla Tumino dell’Associazione Marecamp sull’acustica e comunicazione dei cetacei.

Un mare di... laboratori: un mare di alieni

Un mare di... laboratori: un mare di alieni 

Alla fisica e alla geofisica sono stati dedicati altri quattro stand: Un mare di... laboratori: un mare di suoni a cura di Giorgio Riccobene di Lns-Infn e Csfnsm e Abdelghani Idrissi di Lns-Infn su vedere senza luce; Un mare di... laboratori: un mare di stelle a cura di Giovanna Ferrara del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Unict e Lns-Infn e Fabio Longhitano di Infn - Sezione di Catania sul perchè guardare l’universo dagli abissi.

Sia un mare di suoni che un mare di stelle prendono spunto dalle attività condotte nell’ambito dell’esperimento KM3NeT, che vede coinvolti ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dei Laboratori Nazionali del Sud e della Sezione di Catania.

In particolare, nello stand dedicato ai suoni del mare, si è parlato delle proprietà del suono, della sua importanza per la fauna marina e dei rischi dell’inquinamento acustico.

Il pubblico ha anche potuto “giocare” con gli idrofoni (microfoni sottomarini) e ascoltare in tempo reale i suoni provenienti dagli osservatori sottomarini di KM3NeT, riconoscendo le specie sonifere ed utilizzando i software sviluppati per il progetto Itineris, finanziato dal Pnrr.

Il secondo, invece, dedicato a far conoscere le innovative tecnologie sviluppate per la costruzione di questo grandissimo telescopio sottomarino per neutrini, i cui rivelatori devono resistere alle condizioni estreme che ci sono alla profondità di circa tremila metri sotto il livello del mare. I visitatori hanno potuto vedere da vicino e toccare con mano uno dei grandi occhi - le sfere Dohm - dell’esperimento.

Un mare di... laboratori: un mare di suoni

Un mare di... laboratori: un mare di suoni

Sempre a tema fisica e geofisica sono stati organizzati altri due eventi: Un mare di...laboratori: un mare di acqua a cura di Nelly Puglia e Alessia Tricomi del Dfa Unict e Csfnsm su come conoscere e misurare le proprietà dell’acqua e Un mare di...laboratori: un mare di terremoti a cura di Alessandro Bonforte dell’Ingv Osservatorio Etneo di Catania sulla Terra nascosta.

Un mare di acqua ha fatto conoscere, con esperimenti semplici e materiali poveri, le principali proprietà dell’acqua, sottolineando anche l’importanza del monitoraggio ambientale e gli effetti che l’inquinamento antropico produce su tutto l’ecosistema delle acque, sia di mari e oceani, che degli acquiferi terrestri. I visitatori hanno potuto misurare il ph, la temperatura e i sali disciolti nell’acqua, ma anche comprendere, gli effetti che i tensioattivi dei detersivi producono sulla tensione superficiale e come questo possa causare la morte di molte specie animali.

Un mare di...laboratori: un mare di terremoti

Un mare di...laboratori: un mare di terremoti

«Abbiamo spiegato – racconta Alessia Tricomi, direttrice del Csfnsm e delegata a Città della Scienza -, con semplici esempi cosa succede a causa dell’inquinamento. È facile nella bella stagione osservare alcuni insetti che camminano sull’acqua di stagni, paludi e laghetti. Si tratta della simpatica idrome tra dalle lunghe zampe e di vari gerridi».

«Se si osserva la superficie dell’acqua nel punto in cui è appoggiata la zampetta si osserverà che essa è leggermente incurvata in basso, così come un telo si piega quando vi si appoggia un oggetto – ha aggiunto -. Questa proprietà dell’acqua è chiamata tensione superficiale. La tensione superficiale viene distrutta dai tensioattivi e gli insetti pattinatori non sono più in grado di appoggiarsi e spesso muoiono affogati e, purtroppo, non è il solo effetto negativo dei tensioattivi e dell’inquinamento delle acque: carenza di ossigeno, alterazione del ph sono solo alcune delle cause che portano alla morte di flora e fauna acquatica».

Il Csfnsm è impegnato attivamente nel campo del monitoraggio delle acque anche attraverso un progetto EuroMediterraneo PRIMA (progetto SWRIPS), nell’ambito del quale sta sviluppando, in collaborazione con Università di Catania, Cnr-IMM e Università di Palermo, un innovativo sistema per il controllo online delle acque.

Un mare di...laboratori: un mare di acqua

Un mare di...laboratori: un mare di acqua

A cura dell’Ingv lo stand dedicato al monitoraggio dei terremoti e soprattutto, visto che si parlava di mare, dei maremoti. Collegati con la sala operativa dell’Osservatorio Etneo, i visitatori, hanno potuto vedere all’opera, in tempo reale, tutto l’accurato sistema di controllo e monitoraggio dei terremoti e comprendere meglio i dati che i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia raccolgono e come questi vengono analizzati e interpretati.

E, infine, non poteva mancare un tuffo, sebbene virtuale, a mare. E così, i visitatori di Un mare di Scienza…, si sono tuffati nello standUn mare di laboratori: un mare di bellezza a cura di Sabrina Zappalà e Angelo Scariolo dell’Area marina protetta Plemmirio con la gradita partecipazione del direttore, l'ing. Salvatore Cartarrasa. In pochi istanti si sono ritrovati a nuotare negli splendidi fondali dell’Area marina protetta del Plemmirio tra rocce, banchi di posidonia, anemoni, cernie, in quello, che non a caso, abbiamo battezzato un mare di bellezza.

Il Mese della Ciminiera Scientifica, organizzato dal Csfnsm e dall’Università di Catania continua, fino al 21 giugno, con un ricchissimo programma di iniziative aperte ad un pubblico di tutte le età: visite guidate di Città della Scienza, laboratori pensati sia per i più piccoli che per i curiosi di tutte le età, AperiScienza ogni giovedi e venerdì sera e ancora tante sorprese che accompagneranno questo inizio di estate scientifica a Catania.

Un momento dell'incontro

Un mare di... laboratori: un mare di parole a cura di Carla Tumino dell’Associazione Marecamp