Per un pugno di arance…

Il progetto degli studenti del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania, su un’idea del Di3A, conquista il “Mad for Science”

Alfio Russo
Studenti nei laboratori del Di3A
Studenti nei laboratori del Di3A
Studenti nei laboratori del Di3A
Le docenti del Di3A Gabriella Cirvilleri, Lucia Parafati e Cristina Restuccia

Giovani biotecnologi crescono sviluppando idee progettuali, innovazione e soprattutto ricerca scientifica a disposizione della salute delle persone e dell’ambiente.

È la chiave che ha portato il team del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania - composto dagli studenti Simone Correnti, Simone Cutrona, Noemi Maria Fazio, Samuele Lombardo e Francesco Pieracciani e guidato dai docenti Vincenzo Adornetto e Rosario Raffaele – a conquistare il Mad for Science, il concorso nazionale, giunto alla settima edizione, che premia la passione per le scienze della vita, il lavoro di squadra e il talento. 

Un premio - riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione come iniziativa di valorizzazione delle eccellenze delle scuole secondarie di secondo grado – che quest’anno era incentrato sullo sviluppo di un’idea progettuale basata su una serie di esperienze didattiche di laboratorio coerenti con il tema delle “biotecnologie al servizio della salute delle persone e dell’ambiente”, ovvero il riconoscimento di come le biotecnologie possono fattivamente essere utilizzate in laboratorio o sul campo, per garantire la salute della nostra specie e del Pianeta.

Studenti nei laboratori del Di3A

Studenti nei laboratori del Di3A

E l’idea progettuale del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania, sponsorizzata dal Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’ateneo catanese, è risultata la vincente grazie al progetto Per un pugno di arance: i lieviti come microrganismi di biocontrollo contro l'insorgenza di muffe sugli agrumi

Un progetto che parte proprio dalla diffusione dei risultati scaturiti dalle ricerche condotte al Di3A dell’Università di Catania dal team composto dai docenti Gabriella Cirvilleri, Cristina Restuccia e Lucia Parafati che da oltre 10 anni sviluppano metodi di biocontrollo, nei confronti di muffe patogene cause di ingenti perdite in post raccolta, basati sull’impiego di ceppi di lievito isolati da matrici alimentari. 

Mesi di attiva collaborazione tra i docenti del “Galilei” e del Di3A che ha messo a disposizione competenze, strutture laboratoriali e materiali affinché il team riuscisse a elaborare l’idea progettuale, nata e realizzata nei laboratori del Polo Bioscientifico dell’ateneo catanese, sotto il coordinamento scientifico della prof.ssa Cristina Restuccia e tecnico della prof.ssa Lucia Parafati.

Studenti nei laboratori del Di3A

Studenti nei laboratori del Di3A

Proprio le docenti del Di3A hanno seguito il team nel corso della lunga fase di selezione che li ha portati alla finale di Torino del 24 maggio scorso a sfidarsi contro altri sette team.

Alla fine, davanti ad una giuria composta da cinque scienziati, tutti con profili di altissimo livello, gli otto team hanno esposto la propria idea progettuale e quella del “Galileo Galilei” è risultata la migliore sbaragliando la concorrenza.

Al team catanese un premio importante, ovvero un finanziamento che possa consentire al “Galileo Galilei” di implementare il proprio laboratorio scolastico (50mila euro) e di acquistare materiali di consumo per un valore di 5mila euro all’anno per il prossimo quinquennio.

Un finanziamento che consentirà alla scuola di potenziare le proprie risorse e, al tempo stesso, garantire ai futuri studenti di vivere esperienze laboratoriali altrettanto stimolanti.

Un esempio virtuoso di come la ricerca accademica si dimostra origine di novità e miglioramento al servizio della comunità.

Il team vincitore del premio Mad for Science

Il team del Galileo Galilei di Catania vincitore del premio Mad for Science