Un raingarden al Tondo Gioeni: un’innovazione più sostenibile per la città di Catania

Un “giardino della pioggia” sorgerà nei prossimi mesi con l’obiettivo di affrontare le sfide del cambiamento climatico e migliorare la gestione delle acque piovane. Il progetto è stato illustrato all’Orto Botanico

Maria Angelica Frasca e Claudia Iacopinelli

Il “giardino della pioggia” al Tondo Gioeni non sarà una semplice rotonda, ma un’infrastruttura verde capace di coniugare funzionalità idraulica, estetica e sostenibilità ambientale. Sarà un esempio di come la scienza e la ricerca si coniugano con le esigenze del territorio per trasformare le città. Il raingarden, dunque, rappresenterà per la città di Catania una “soluzione” per affrontare le sfide del clima ponendola come pioniera di un modello di gestione urbana sostenibile, capace di ispirare altre realtà mediterranee.

Questo intervento, unico nel suo genere, è parte del progetto europeo Cardimed (Horizon Europe 2020) e nasce dalla collaborazione tra la Direzione Ecologia e Ambiente del Comune di Catania, l’Università di Catania (dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e di Scienze biologiche, geologiche e ambientali) e Iridra, un’azienda specializzata in soluzioni sostenibili per il ciclo dell’acqua.

Ad illustrarlo, nei giorni scorsi, in un incontro partecipato nell’aula “Giacomini” dell’Orto Botanico dell’Università di Catania, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni che hanno coinvolto cittadini e associazioni. L’evento è stato promosso dal Di3A e Dsgba dell’ateneo catanese in collaborazione con il Comune di Catania, Iridra, il Csei Catania e Legambiente Catania.

«La rotonda attualmente destinata alla regolazione del traffico sarà trasformata in una infrastruttura multifunzionale - ha spiegato Anacleto Rizzo, ingegnere civile idraulico di Iridra -. Con un’area di circa quattromila metri quadrati, la struttura, grazie all’impiego di terreni drenanti e piante autoctone, sarà in grado di raccogliere le acque piovane e assorbire le acque piovane nel terreno stesso, riducendo così il rischio di allagamenti e di sovraccarico delle reti fognarie. Al tempo stesso contribuirà a migliorare il microclima urbano grazie all’evapotraspirazione. Questo intervento rappresenta una delle cosiddette “Nature-Based Solutions” (NBS), soluzioni basate sulla natura che promuovono la gestione sostenibile delle risorse idriche, la biodiversità e la resilienza climatica».

Un momento dell'intervento di Anacleto Rizzo

Un momento dell'intervento dell'ing. Anacleto Rizzo

Le Nature-Based Solutions rappresentano un approccio innovativo che consentono di far fronte alla crescente urbanizzazione e alle conseguenti criticità nella gestione delle acque meteoriche. Con l’aumento delle superfici impermeabili, infatti, si sono ridotti i processi di infiltrazione delle acque e aumentato il deflusso artificiale causando la compromissione del naturale ciclo idrogeologico.

Le problematiche relative alle reti esistenti, il più delle volte sottodimensionate rispetto alle esigenze delle attuali condizioni pluviometriche, hanno minato nel tempo la sicurezza idraulica dei territori.

A tal proposito il prof. Giampietro Giusso del Galdo, responsabile scientifico dell’Orto Botanico di Catania Giampietro Giusto del Galdo, ha posto l’attenzione sull’importanza «delle azioni di sensibilizzazione e responsabilizzazione della comunità su questi aspetti naturalistici per poter costruire un futuro più sostenibile».

A seguire il prof. Giuseppe Cirelli del Di3A, coordinatore scientifico del progetto Cardimed, ha sottolineato che «il raingarden al Tondo Gioeni è un progetto sperimentale di grande valore, rappresenta un passo pionieristico per testare soluzioni verdi in un contesto urbano mediterraneo».

E ha evidenziato che «esperienze simili a livello internazionale sono ancora poche e questo intervento si colloca tra i più rilevanti, insieme con la realizzazione del tetto verde realizzato nella sede del Polo Bioscientifico dell’ateneo catanese in via Santa Sofia».

La demo del futuro Tondo Gioeni

La demo del "futuro" Tondo Gioeni

«La stretta collaborazione con la direzione Ecologia e Ambiente del Comune di Catania sta già dando vita a nuove proposte, in linea con l’aggiornamento del Piano urbanistico generale, per un’urbanistica sempre più sostenibile – ha aggiunto -. Il raingarden del Tondo Gioeni è un progetto pilota con un potenziale importante e siamo ben felici della disponibilità dell’amministrazione comunale a vincolare alcuni terreni, in particolar modo quelli dove sono presenti le lave storiche nella zona ovest della città e nell’area del Rotolo. In queste zone potremmo creare delle aree di infiltrazione delle acque piovane e al tempo stesso trasformarle in spazi verdi a disposizione dei cittadini».

«In questo contesto, il progetto raingarden va ben oltre la sola città di Catania, non altri comuni vicini dell’hinterland come Aci Castello, Aci Catena e Tremestieri Etneo hanno manifestato interesse per queste soluzioni», ha detto in chiusura di intervento il prof. Giuseppe Cirelli.

«Questo progetto è di altissimo livello, sia per il suo valore scientifico, sia per le sue implicazioni pratiche ci offre la possibilità di adottare a Catania soluzioni innovative per rispondere alle nuove sfide ambientali - ha dichiarato il vicesindaco di Catania Paolo La Greca -. Calamità ambientali sempre più dure e difficili da fronteggiare colpiscono la città – ha sottolineato- per cui è essenziale trovare soluzioni differenti per essere pronti al cambiamento climatico”.

All’evento hanno preso parte anche Lara Riguccio, dirigente della Direzione ecologia e ambiente del Comune di Catania, il direttore del dipartimento Di3A di Unict Mario D’Amico, la presidente di Legambiente Catania Viola Sorbello e, inoltre, Francesco Sorbello di Confcommercio Catania.

Presenti anche i rappresentanti delle associazioni Legambiente, Confcommercio, WWF, Lipu, Rifiuti Zero Sicilia, Zero Waste Italy, Rinascimento Green, 350 Sicilia, Fridays for future, Unicef Catania, Diametro, Semu e altre realtà locali.

A seguire si è tenuto un focus group insieme con i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini.

Il gruppo di lavoro del focus group del progetto Cardimed

Il gruppo di lavoro del focus group del progetto Cardimed

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