Un sistema dei trasporti sostenibile e innovativo grazie ai Big Data

A realizzarlo, tramite un progetto Prin, i team di ricerca degli atenei di Catania, Palermo, Kore di Enna e Cagliari

Giuseppe Inturri

Il benessere sociale e lo sviluppo sostenibile delle aree urbane sono strettamente correlati ad un sistema dei trasporti capace di soddisfare le esigenze di una mobilità sicura, inclusiva, resiliente, efficiente e de-carbonizzata. La mobilità è un fattore cruciale per il benessere umano, soprattutto per i gruppi svantaggiati che incontrano difficoltà di integrazione nella società e nel mercato del lavoro. 

Tuttavia i trasporti sono responsabili anche di molti impatti negativi che includono la congestione, l’inquinamento, l’emissione di gas serra, gli incidenti stradali, il degrado degli spazi urbani e diverse forme di esclusione sociale. 

Il settore dei trasporti sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni generate da diversi fattori tra cui una mobilità delle persone meno regolare e più dispersa nel tempo e nello spazio e una diffusione del ricorso all’e-commerce con consegne delle merci istantanee e frammentate. 

Si tratta di fenomeni che hanno amplificato alcuni caratteri di inefficienza e insostenibilità del sistema dei trasporti, con conseguenze significative anche di esclusione sociale per le persone che vivono in aree interne o periferiche.

D’altra parte la crescente diffusione di dispositivi mobili (smartphone) e di tecnologie ICT (Information and Communication Technologies) negli ultimi decenni hanno favorito la nascita di piattaforme digitali per la fornitura di servizi innovativi di mobilità, per la condivisione nel tempo di un veicolo utilizzato individualmente (car sharing, bike sharing, monopattino sharing) e di una parte del viaggio sullo stesso veicolo su richiesta (ridesharing), per l’uso di mezzi di trasporto pubblico su percorso flessibile (demand responsive transport) e per servizi di logistica sempre più efficienti in risposta alla domanda crescente (on-demand logistics).

public transport

Trasporto pubblico

Il progetto Smart3R-Flits

Il progetto SMART Transport for TRavellers and Freight Logistics Integration Towards Sustainability (SMART3R-FLITS), di cui è principal investigator il prof. Giuseppe Inturri del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica dell’Università di Catania, cercherà di beneficiare delle opportunità messe a disposizione dall’innovazione tecnologica per affrontare queste sfide proponendo soluzioni avanzate per aumentare sostenibilità, resilienza ed equità sociale del sistema dei trasporti

Il progetto seguirà un approccio data-driven, basato cioè sull’uso dei Big Data generati dalle tracce Gps delle nostre automobili e dei dati dei social network per costruire scenari di micro simulazione con la tecnica degli “agenti intelligenti”, sia per la progettazione di servizi innovativi di trasporto flessibile (Demand Responsive Transport – DRT) integrati con il trasporto pubblico convenzionale, sia per la consegna delle merci

In questo modo, merci e passeggeri condivideranno lo stesso spostamento per realizzare un servizio innovativo e poco sperimentato denominato Demand Responsive Transport and Logistics - DRTL service

I risultati della simulazione saranno utili per configurare un'offerta di trasporto flessibile, efficiente e sostenibile, dedicata soprattutto alle aree periferiche e le aree interne, dove la carenza di trasporto pubblico genera vere e proprie forme di esclusione sociale per le categorie socioeconomiche più svantaggiate.

Trasporto a domanda

Trasporto a domanda

I benefici per la vita quotidiana

I risultati del progetto contribuiranno alla definizione dei requisiti delle piattaforme digitali tipo MaaS - Mobility-as-a-Service, in grado di offrire un servizio personalizzato per l’utente integrando in un’unica transazione su smartphone la combinazione di più modi di trasporto, inclusi quelli a domanda e in sharing, in un servizio porta-a-porta.

I benefici attesi riguardano diversi soggetti, in particolar modo i cittadini che avranno la possibilità di usare in modo “smart” i servizi di trasporto DRTL integrati con tutti gli altri modi di trasporto passeggeri, con una flessibilità prossima a quella del trasporto privato e una condivisione e sostenibilità analoga a quella del trasporto pubblico tradizionale.

Tra i beneficiari anche gli operatori di trasporto che troveranno conveniente offrire questi servizi grazie alla possibilità di integrare nello stesso veicolo sia passeggeri che merci e, quindi, nel complesso, l’intera comunità, perché flessibilità, ottimizzazione e integrazione dei servizi di trasporto aumenteranno la sostenibilità ambientale, economica e sociale per tutto il territorio di riferimento.

Sarà importante definire degli standard minimi di accessibilità, indipendenti dal luogo in cui si vive. In questo contesto, la digitalizzazione non deve essere considerata un valore in sé, ma solo in relazione alla sua capacità di migliorare le prestazioni, l’efficienza e la compatibilità ambientale dei trasporti per tutti i cittadini.

flexible transit

Schema del trasporto flessibile

Il team di ricerca

Il gruppo di lavoro è costituito da ricercatori degli atenei di Catania (leader), Palermo, Kore di Enna e Cagliari.

In particolar modo si tratta di un team di esperti di trasporti e urbanistica che hanno già collaborato con successo nel progetto Weaki-Transit (finanziato dal programma Prin 2017), in cui l’Università di Catania ha avuto il ruolo di coordinamento scientifico (principal investigator il prof. Matteo Ignaccolo), sul tema del DRT nelle aree a domanda debole. 

A partire dai risultati già ottenuti, il gruppo di lavoro dell'Università di Catania, guidato dal prof. Giuseppe Inturri, coordinatore scientifico dell’intero progetto, studierà come l’elaborazione di Big Data che tracciano la mobilità di persone e merci possa aiutare la potenziale applicazione del concetto di servizi avanzati di trasporto tipo DRTL.

L’Università “Kore” di Enna verificherà la capacità di tali servizi di rispondere alle esigenze di accessibilità di comunità che presentano bisogni specifici in termini territoriali e socioeconomici, mentre l’Università di Palermo condurrà un’indagine per valutare l’attitudine dei diversi segmenti di domanda ad utilizzare i servizi DRTL e l’Università di Cagliari metterà a punto nuovi indicatori territoriali, in grado di misurare il miglioramento di accessibilità generato dall’offerta di servizi smart e flessibili di trasporto integrato di passeggeri e merci.

Il prof. Giuseppe Inturri

Il prof. Giuseppe Inturri