Unict, accordo di mobilità con gli atenei etiopi di Jimma e di Debre Markos

Il rettore Francesco Priolo: “Un’opportunità importante per studenti e docenti in diversi campi di ricerca scientifici e biomedici”

Alfio Russo
Un momento dell'incontro nella sala del Rettorato al Palazzo centrale
Un momento dell'incontro nella sala del Rettorato al Palazzo centrale
Un momento dell'incontro nella sala del Rettorato al Palazzo centrale

Una nuova opportunità per gli studenti e i docenti dell’ateneo catanese interessati allo sviluppo di studi e ricerche in diversi campi scientifici.

Nei giorni scorsi, infatti, nelle stanze del rettorato del Palazzo centrale di Unict, è stato siglato un accordo di mobilità, che integra quello di collaborazione, tra l’Università di Catania e gli atenei etiopi di Jimma e di Debre Markos.

A siglare l’accordo – che prevede la possibilità di effettuare progetti didattici e di ricerca comuni, corsi di formazione, scambio di studenti, dottorandi, laureati, ricercatori o docenti e anche organizzazione congiunta di seminari e convegni - i rettori Francesco Priolo (Catania), Jemal Abafita (Jimma) e Sayeh Kassaw (Debre Markos).

All’incontro erano presenti anche i docenti Delenasaw Yewhalaw, entomologo e direttore del Tropical and Infectious Diseases Research Center dell’Università di Jimma, Getnet Atenafu, entomologo dell’Università di Debre Markos, Katia Mangano dell’Università di Catania, Roberto Di Marco e Andrea Sciarretta dell’Università del Molise.

Un momento della sottoscrizione dell'accordo di mobilità

Un momento della sottoscrizione dell'accordo di mobilità

Nel corso dell’incontro il rettore Francesco Priolo ha sottolineato che «l’accordo di mobilità sottoscritto con gli atenei etiopi rappresenta un’opportunità importante per studenti e docenti che potranno svolgere attività in diversi campi di ricerca scientifici e biomedici».

L’accordo di collaborazione è stato avviato grazie all’azione di Katia Mangano, docente di Patologia generale al Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche, che, proprio un anno fa, ha svolto delle lezioni agli studenti etiopi degli atenei di Debre Markos e Jimma nell’ambito della convenzione ultra decennale con l'Università del Molise.

«In quella occasione ho constatato che queste università hanno tanto potenziale per quanto riguarda la preparazione degli studenti e anche per le attrezzature a disposizione, ma hanno poca expertise nell'ambito della ricerca. Da questa richiesta di sostegno per la preparazione degli studenti da parte degli atenei etiopi, ho ritenuto opportuno promuovere un accordo di collaborazione tra le tre università che rappresenta non soltanto un reciproco aiuto scientifico ma soprattutto etico e morale», ha spiegato la prof.ssa Katia Mangano.

I rappresentanti delle delegazioni dei diversi atenei

I rappresentanti delle delegazioni dei diversi atenei

ìNel corso della visita la delegazione etiope ha incontrato anche la docente Lucia Zappalà (delegata per l'Internazionalizzazione), la dott.ssa Valentina Barbagallo (coordinatrice dell’Unità operativa Relazioni internazionali) e il prof. Mattia Frasca (coordinatore istituzionale Erasmus) per discutere sulla possibilità di partecipare al bando Erasmus per la mobilità al fine di consentire agli studenti etiopi di svolgere una esperienza a Catania retribuita sulla linea intrapresa dall’Università del Molise.

La delegazione etiope, inoltre, ha visitato alcuni locali della Torre biologica e, a conclusione del meeting con il direttore del Biometec, prof.ssa Maria Angela Sortino, i responsabili delle sezioni del dipartimento e la delegata all'internazionalizzazione dello stesso, la prof.ssa Mariangela Chisari, gli ospiti hanno visitato un laboratorio rappresentativo per ciascuna sezione, il Capir - Center for advanced preclinical in vivo research ed il Brit - Bio- nanotech research and innovation tower.

Un momento dell'incontro all'Unità operativa Relazioni internazionali

Un momento dell'incontro all'Unità operativa Relazioni internazionali