Unict alla Technology Transfer Society Annual Conference 2025

Grazie al Progetto Grins una delegazione dell’ateneo ha partecipato all’iniziativa dell’Arizona State University dedicata al tema “New Developments in Technology Transfer and Academic Entrepreneurship”

Il Global Center for Technology Transfer dell’Arizona State University a Phoenix negli Stati Uniti ha ospitato la Technology Transfer Society (T2S) Annual Conference 2025, dedicata al tema New Developments in Technology Transfer and Academic Entrepreneurship.

All’iniziativa ha preso parte una delegazione dell’Università di Catania composta dai ricercatori del Dipartimento di Economia e Impresa che partecipano alle attività di ricerca del Progetto GRINS: Marco Romano, ordinario di Economia e gestione delle imprese; Melita Nicotra, associato di Economia e gestione delle imprese; Valentina Mallamaci, assegnista di ricerca nell’ambito del progetto GRINS – Spoke 8 sul tema “Educazione all’imprenditorialità e nuove imprese”; Alessia Munnia, borsista di ricerca nell’ambito del progetto GRINS sul tema “Educazione all’imprenditorialità in Phygital Hub”.

La Technology Transfer Society (T2S), fondata nel 1975, è una delle più rilevanti comunità scientifiche internazionali impegnate nello studio dei processi di trasferimento tecnologico e valorizzazione della ricerca nell’ambito dell’imprenditorialità accademica, e dello sviluppo di ecosistemi imprenditoriali e dell’innovazione.

In foto da sinistra Valentina Mallamaci, Alessia Munnia e Marco Romano

In foto da sinistra Valentina Mallamaci, Alessia Munnia e Marco Romano

L’edizione 2025 ha segnato il 50° anniversario della Società, riunendo ricercatori ed accademici da oltre venti Paesi, per esplorare le recenti evoluzioni della valorizzazione della conoscenza scientifica e del trasferimento tecnologico a livello micro, meso e macro. Alcuni argomenti di frontiera trattati riguardano il ruolo giocato dall’imprenditorialità accademica, delle strategie di trasferimento tecnologico in relazione ad attori del territorio (università, industria, istituzioni, società) della valutazione di impatto a seguito dei processi di exploitation della conoscenza, delle sfide legate alla proprietà intellettuale, all’innovazione, alla digitalizzazione ed all’affermazione dell’intelligenza artificiale.

Ad intervenire come keynote speakers sono stati il Presidente dell’Arizona State University, Michael M. Crow, ed i professori emeriti Barry Bozeman (Arizona State University) e Albert N. Link (University of North Carolina), studiosi di riferimento internazionale nel campo dell’innovazione tecnologica, della ricerca e sviluppo e della valutazione delle policy.

Nella sessione dedicate al tema Impact of Artificial Intelligence on Technology Transfer and Academic Entrepreneurship, Alessia Munnia e Marco Romano hanno presentato il paper Value Creation Dynamics among Principal Investigators in the Age of Artificial Intelligence, co-autorato dal James Cunningham, Professor della Newcastle University.

Il lavoro indaga come l'Intelligenza Artificiale stia rimodellando il ruolo e le responsabilità dei Principal Investigators. La ricerca rivela che l'IA supporta la creazione di valore dei PI nelle attività di ideazione scientifica, allineamento strategico, coordinamento, coinvolgimento degli stakeholder, orchestrazione del progetto ed exploitation della ricerca, comportando al contempo rischi di distruzione di valore legati al disallineamento e alla ridotta robustezza, a problemi relazionali e di autonomia e al potenziale non realizzato dell'IA.

Un momento della presentazione di Alessia Munnia

Un momento della presentazione di Alessia Munnia

Riconducendo queste aree di creazione e distruzione di valore alle principali responsabilità dei PI (scienziato, stratega della ricerca, manager di progetto, leader del team, amministratore, gestore dei rapporti con gli stakeholder, promotore del progetto, gestore delle risorse, supervisore e mentore, broker della conoscenza), il lavoro contribuisce a spiegare se e come i PI, in quanto attori strategici della creazione di valore, possano essere potenziati, fornendo così spunti sull’evoluzione del loro complesso ruolo a seguito dell’integrazione tecnologica.

La ricerca è stata svolta in primis nell’ambito dell'infrastruttura di ricerca Kilometer Cube Neutrino Telescope For Recovery and Resilience (KM3Net4RR), che comprende due telescopi sottomarini per neutrini di nuova generazione e che è stata scelta come caso studio in quanto pioniera nello sviluppo ed integrazione di un applicativo di IA a supporto delle attività. Il perimetro della ricerca si estende anche al caso studio del progetto GRINS, per integrare e arricchire i risultati.

Nella sessione Technology Transfer and Regional Strategies, Valentina Mallamaci e Marco Romano hanno presentato il paper Regional Innovation Ecosystems: a text analysis to investigate green and digital insights in Italian Smart Specialization Strategies, co-autorato da Melita Nicotra.

Il paper propone un’analisi innovativa dei Regional Innovation Ecosystems italiani, studiati attraverso la lente delle Strategie di Specializzazione Intelligente (S3) 2021–2027. La ricerca affronta un tema di crescente rilevanza per le politiche europee di coesione e competitività, interrogandosi su come le regioni italiane interpretino e declinino, nei propri documenti strategici, la cd. Twin Transition che integra digitale e sostenibilità ambientale nei processi di innovazione territoriale.

Un momento dell'intervento del prof. Marco Romano

Un momento dell'intervento del prof. Marco Romano

È stato, pertanto, costruito un corpus testuale con i 21 documenti regionali S3, analizzati tramite una pipeline di Natural Language Processing (NLP), che ha permesso di estrarre, categorizzare e visualizzare pattern linguistici associati alle tre dimensioni chiave - digitale, verde, ecosistemica – al fine di mappare le regioni italiane secondo la loro sensibilità ai temi in esame.

I risultati mostrano che, sebbene il discorso politico e programmatico delle S3 italiane appaia formalmente convergente, permangono profonde eterogeneità territoriali. Questa asimmetria strutturale riflette le disparità di maturità istituzionale e di infrastrutturazione digitale tra ecosistemi regionali, influenzando la possibilità di una piena integrazione della Twin Transition nei processi di sviluppo.

Si tratta di un contributo originale alla letteratura sul technology transfer territoriale, che supera le analisi descrittive tradizionali introducendo una dimensione computazionale e comparativa nell’analisi delle strategie S3. Lavoro che, quindi, contribuisce direttamente agli obiettivi del progetto GRINS grazie ad un modello replicabile per la valutazione automatizzata dei processi di governance strategica territoriale e innovazione sostenibile, combinando metodi quantitativi e qualitativi per misurare la coerenza tra policy design e policy implementation.

Entrambe le ricerche presentate rappresentano esempi concreti del contributo al dibattito scientifico internazionale sui temi del trasferimento tecnologico, l’università imprenditoriale, le strategie di exploitation dei risultati di progetto e lo sviluppo di ecosistemi imprenditoriali, innovativi e sostenibili, di grande rilevanza nell’ambito del progetto GRINS.

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