UniCt e Netval: una collaborazione che cresce

L’ateneo catanese ha ospitato una tappa del Master KEI, percorso formativo itinerante dedicato al trasferimento tecnologico e alla valorizzazione della ricerca

Il Dr. Sebastiano Ciancio (INFN), durante la sua lezione sull’infrastruttura di ricerca Km3NET
La lezione della Dr.ssa Claudia Lentini dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana
Un momento della visita presso la Free Mind Foundry ad Acireale

L’Università di Catania ha ospitato nuovamente uno dei quindici moduli della quarta edizione del Master KEI di Netval, percorso formativo itinerante dedicato al trasferimento tecnologico e alla valorizzazione della ricerca. Nei locali dell’Incubatore di Ateneo dell’Area della Terza Missione, l’ateneo catanese ha accolto quindici partecipanti al master – in prevalenza personale tecnico-amministrativo - provenienti dagli uffici di Trasferimento Tecnologico di varie università ed enti pubblici di ricerca di tutta Italia.

Le lezioni sono state tenute da esperti del settore sul finanziamento pubblico alla ricerca. Il modulo è stato aperto dai saluti istituzionali del prof. Antonio Terrasi, membro del consiglio direttivo Netval, e della prof.ssa Elita Schillaci, docente, esperta di open innovation e componente del CdA di UniCt con delega alle partnership strategiche. Proprio la prof.ssa Schillaci ha messo in evidenza il rapporto tra innovazione aperta e sviluppo territoriale, sottolineando il ruolo delle persone capaci di trasformare difficoltà in opportunità grazie a visione e coraggio.

In foto da sinistra Sebastiano Ciancio, Elita Schillaci e Antonio Terrasi

In foto da sinistra Sebastiano Ciancio, Elita Schillaci e Antonio Terrasi

Dal caso Km3NET al nuovo ecosistema dell’innovazione siciliana

La prima giornata è proseguita con l’intervento di Sebastiano Ciancio dell’Infn che ha presentato il caso Km3NET, una delle infrastrutture di ricerca più prestigiose presenti in Sicilia. Nel pomeriggio, i partecipanti si sono spostati ad Acireale, al Free Mind Foundry, dove il CEO Giovanni Cantarella ha guidato una visita dedicata ai modelli di innovazione dell’hub tecnologico. A seguire, la prof.ssa Melita Nicotra ha tenuto la lezione Research Impact Management: exploitation del Data Knowledge Platforms Ecosystems AMELIA-GRINS.

Nei due giorni successivi si sono alternati docenti e professionisti interni ed esterni all’ateneo. Il prof. Salvo Baglio ha illustrato l’esperienza dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace, con una presentazione intitolata Ecosistemi dell’innovazione PNRR: dal bando all’implementazione dei progetti/Samothrace: sicilian micro and nano technology research and innovation center, mentre la dott.ssa Vanessa Ravagni dell’Università di Trento ha parlato del quadro nazionale ed europeo dei finanziamenti pubblici alla ricerca e al knowledge transfer.

Un importante ed apprezzato contributo è stato dato dalla dott.ssa Claudia Lentini, dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, sul tema della Strategia di Specializzazione Intelligente e dei finanziamenti regionali per la ricerca e le infrastrutture.

Il modulo è stato coordinato da Carmelo Pappalardo dell’Area Terza Missione UniCt e da Claudia Daniele della segreteria Netval, confermando ancora una volta la solidità della collaborazione tra UniCt e Netval.

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