“I libri sono alimento della mente e dell'anima, aiutano a conoscere il mondo in cui viviamo e ad immaginarlo diverso”, ha detto la prof.ssa Marina Paino, direttrice del Disum
«Il Premio Strega torna a Catania per la seconda volta nel giro di un anno. È segno che la nostra città attrae cultura e che può ospitare i grandi eventi dell’editoria italiana. Incontreremo i dodici autori del più grande premio letterario nel corso di un evento gratuito e ospitato dalla nostra università, luogo del sapere per eccellenza. Non era mai accaduto prima in un ateneo siciliano. Ne siamo orgogliosi».
Ha esordito così, Simone Dei Pieri, ideatore e direttore del Catania Book Festival, che ha presentato alla città l’appuntamento di sabato 20 aprile (alle 11,30), quando l’auditorium del Dipartimento di Scienze umanistiche nei locali del Monastero dei Benedettini ospiterà i dodici semifinalisti del Premio Strega.
Alla conferenza hanno partecipato anche la direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Marina Paino, e il presidente del corso di laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione, Davide Bennato dell'Università di Catania, il direttore della Cultura e della Rete museale del Comune, Paolo Di Caro, e alcuni delegati della Fondazione Federico II in rappresentanza del presidente dell'Ars e della Fondazione stessa, Gaetano Galvagno.
Quest’appuntamento speciale del Catania Book Festival è sostenuto dall’Università di Catania, dalla Regione Siciliana e dalla società di consulenza Balena Bianca. A presentare la mattinata, anche quest’anno saranno due autori catanesi giovani ma già stimati dal pubblico e dalla critica: Mattia Insolia e Lorena Spampinato.
In foto da sinistra Paolo Di Caro, Davide Bennato, Marina Paino e Simone Dei Pieri
«Lo staff organizzativo lavora tutto l’anno per l’evento festivaliero e per eventi collegati ad esso, come quello che Catania ospiterà giorno 20 aprile - prosegue Dei Pieri -. Per questo siamo orgogliosi e speriamo di ottenere lo stesso successo di pubblico che abbiamo registrato la primavera scorsa, quando per la prima volta abbiamo ospitato i semifinalisti dell’edizione 2023».
Soddisfazione è stata espressa anche dalla direttrice Disum, Marina Paino: «Il Dipartimento di Scienze umanistiche è lieto di concorrere alla realizzazione di questo genere di iniziative a nome dell'Università di Catania. La promozione e la diffusione della conoscenza sono missioni di primaria importanza per un'università pubblica e il libro continua ad essere strumento privilegiato e insostituibile di crescita culturale, anche e soprattutto nell'epoca dei social».
«I libri sono alimento della mente e dell'anima, aiutano a conoscere il mondo in cui viviamo e ad immaginarlo diverso. Per questo l'università non poteva mancare ad un appuntamento come questo, confermandosi ancora una volta interlocutore di primo piano per le politiche culturali del nostro territorio», ha aggiunto.
Per il presidente del corso di laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione al Disum, Davide Bennato: «Nel mondo delle industrie creative contemporanee, la letteratura è una forma culturale che instaura legami importanti con il mondo dei media e della comunicazione».
«Tale relazione aumenta la circolazione delle idee e delle narrazioni in grado di migliorare la comprensione del mondo in cui viviamo. In questo senso l’università può svolgere un ruolo di catalizzatore, per consentire lo sprigionarsi di energie utili sia alla ricerca di saperi in grado di confrontarsi con l’attualità, sia alla formazione dei cittadini del XXI secolo», ha aggiunto.
Organizzatori e studenti alla presentazione del Premio Strega
Nel corso della conferenza sono anche stati portati i saluti istituzionali del presidente Gaetano Galvagno: «Come Fondazione Federico II siamo convinti che la cultura, oggi più che mai, sia uno degli asset più importanti, non solo per la crescita sociale, ma anche per l’attrattività di un territorio».
«Un evento come il Catania Book Festival, pertanto, rappresenta un valore aggiunto ed è un motivo di orgoglio che sia stato ideato e portato avanti da un gruppo di giovani, a partire dal direttore Simone Dei Pieri - ha aggiunto -. Per questo va certamente sostenuto. La presenza, per il secondo anno consecutivo del prestigioso Premio Strega a Catania, è la dimostrazione del grande lavoro svolto dagli organizzatori, in grado di attirare anche questo storico premio, da sempre termometro dell’ambiente culturale italiano e dei gusti letterari del Paese».
Anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha usato parole di sincero compiacimento per l’iniziativa: «Ospitare anche quest’anno la prima tappa del Premio Strega, grazie al Catania Book Festival, è un fatto di straordinario rilievo culturale, e in prospettiva anche turistico, per la nostra città e la Sicilia tutta».
«La rinascita di Catania, infatti, si deve fondare anche sull’essere crocevia di eventi e personalità di talento, fautori dell’arte e della bellezza di cui siamo custodi – ha aggiunto il primo cittadino -. I libri raccontano esistenze e il loro speciale contenuto è una ragione in più per essere cornice attiva alla condivisione delle straordinarie emozioni che solo le pagine scritte sanno donare».