Verso un futuro sempre più Stem

Unistem Day 2024, al Polo Bioscientifico di Unict una giornata di promozione della ricerca e di orientamento verso le discipline biomediche e biotecnologiche

Mariano Campo

«I racconti e le storie di donne e uomini che ascolterete oggi, siano essi affermati professori o giovani ricercatori freschi di laboratorio, vi mostreranno quante affascinanti opzioni possono aprirsi per il vostro futuro se riuscirete a scoprire il vostro personale percorso scientifico e a intravedere dove potrà un giorno portarvi».

Così il professor Daniele Condorelli, ordinario di Biochimica e presidente dell’Accademia Gioenia ha accolto i quasi trecento studenti provenienti da licei e istituti superiori della provincia di Catania che venerdì scorso hanno partecipato, nell’aula magna del Polo Bioscientifico dell’ateneo catanese, alla sedicesima edizione di UniStem Day, la giornata europea di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali dedicata agli studenti delle scuole superiori.

La manifestazione, dedicata all’infinito viaggio della ricerca scientifica, a cui l’ateneo catanese aderisce dal 2012, è stata coordinata anche quest’anno dall’Università di Milano, e in particolare dal team guidato dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, e si è svolta in contemporanea in 94 atenei di tutta Europa, in uno straordinario sforzo di promozione e di diffusione della ricerca scientifica, con particolare riferimento alla ricerca sulle cellule staminali e ad altri temi della ricerca biologica e biomedica, rilevanti nell’attualità della società italiana di inizio millennio.

Un momento dell'intervento del prof. Daniele Condorelli

Un momento dell'intervento del prof. Daniele Condorelli

Ad esempio, un approfondimento particolare è stato dedicato alle staminali embrionali e alle tecniche innovative nell'ambito della procreazione medicalmente assistita, in occasione del ventesimo anniversario dell’approvazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita", con gli interventi del dott. Antonino Guglielmino e della dottoressa Sandrine Chamayou, del Centro HERA – U.M.R. di Catania.

La prof.ssa Irene De Guidi, docente dell’Institut Agro di Montpellier, l’allieva della Scuola Superiore di Catania Lucia Di Pietro e la dottoressa di ricerca in Biotecnologie Virginia Di Bella hanno invece affrontato altri aspetti legati alla ricerca internazionale, alle neuroscienze e all’uso delle staminali per curare leucemie rare, offrendo altri interessanti spunti agli studenti provenienti dagli istituti Turrisi Colonna, Principe Umberto e Boggio Lera di Catania, Francesco Redi di Belpasso, Gulli e Pennisi di Acireale, Leonardo e Amari di Giarre, Einaudi di Siracusa e Rapisardi di Paternò, che al termine dell’incontro hanno anche sostenuto un quiz sulle cellule staminali, scendendo in lizza per vincere un moderno microscopio per il laboratorio scolastico.

L'evento, finanziato dal PLS di Biologia e Biotecnologie, coordinato a livello nazionale dalla prof.ssa Maria Violetta Brundo, è stato organizzato dall'Ufficio Orientamento d'Ateneo (Area per la Comunicazione), in collaborazione con i docenti Daniele Condorelli e Bianca Maria Lombardo. «Siamo davvero contenti di una così alta partecipazione, nonostante il periodo sia già pieno di impegni per gli studenti delle superiori», ha osservato la prof.ssa Lombardo, storica organizzatrice delle precedenti edizioni di Unistem.

Gli studenti presenti nell'aula magna del Polo Bioscientifico

Gli studenti presenti nell'aula magna del Polo Bioscientifico

«Chi sceglie di fare ricerca – ha aggiunto il prof. Condorelli – deve anche imparare ad ispirarsi a regole, valori e principi etici, anche perché scoperte che inizialmente possono sembrare fini a se stesse anni dopo potrebbero avere importanti ricadute e applicazioni nella società».

«Ringrazio di cuore tutti i colleghi che ogni anno scelgono di promuovere questa giornata – ha sottolineato la prorettrice Francesca Longo -, importante per tutto l’ateneo e non solo per alcune discipline: il fine ultimo della ricerca è infatti il benessere delle donne e degli uomini, e questo coinvolge tutti i saperi, anche quelli più apparentemente lontani dalle nuove tecnologie».

Il professor Giuseppe Angilella, coordinatore della Classe di Scienze sperimentali della Scuola Superiore dell’Università di Catania, ha infine invitato tutti i presenti a tentare il concorso di ammissione alla scuola di eccellenza dell’ateneo, elencando tutti i benefit disponibili per chi riesce a superare la selezione di merito, sottolineando soprattutto la possibilità di cominciare precocemente a fare ricerca scientifica.