World’s 2% Top Scientist, cresce la presenza dei docenti Unict

Inseriti nella classifica dei 200mila migliori al mondo, su oltre 8 milioni e mezzo di ricercatori. Si distinguono per autorevolezza scientifica a testimonianza della qualità del lavoro di ricerca svolto in ateneo

Alfio Russo

I ricercatori dell’Università di Catania sono tra i migliori al mondo. 

A stabilirlo è la World’s 2% Top Scientist, la classifica mondiale delle scienziate e degli scienziati con un più elevato impatto nella comunità scientifica con le loro ricerche, elaborata dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier e con il database per la ricerca scientifica mondiale Scopus.

Sono sempre di più, quindi, i docenti con ultima affiliazione Università di Catania che sono stati inseriti nella classifica dei 200mila migliori al mondo individuati tra oltre 8 milioni e mezzo di ricercatori provenienti da università e centri di ricerca che si distinguono a livello mondiale per autorevolezza scientifica.

ricerca

La classifica 

Nel 2019, il prof.John Ioannidis della Stanford University negli Stati Uniti, insieme ad altri tre colleghi americani, ha messo a punto un complesso database di citazioni scientifiche specifico per aree scientifiche. Tale metodologia permette di individuare il primo 2% degli scienziati che si è distinto per qualità ed impatto delle pubblicazioni all’interno delle specifiche comunità scientifiche.

Il docente della Stanford University, in collaborazione con la Elsevier e il suo database per la ricerca scientifica mondiale Scopus, ha anche quest’anno elaborato i dati fornendo due distinti elenchi dei migliori ricercatori distinti per il loro l’impatto delle loro pubblicazioni durante l'intera carriera (Career-long) e l’altro relativo all’impatto all’ultimo anno, ovvero il 2022 (Single-year).

Le liste, aggiornate al 4 ottobre 2023, sono state prodotte con riferimento a 22 aree scientifiche e 174 sottocategorie secondo una classificazione del profilo dell’autore ottenuta con avanzate tecniche di machine learning intese a produrre risultati normalizzati e quindi confrontabili tra le diverse aree scientifiche.

L’analisi ha prodotto una lista di più di 200 mila scienziati – per ogni lista - che rientrano nel top 2% per autorevolezza scientifica, definita secondo una metrica che gli autori, proprio a partire dal numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari, propongono come “standard per tutti gli scienziati per produrre risultati confrontabili tra le diverse aree scientifiche”.

Per ogni ricercatore viene indicato il settore in cui è attivo il ranking corrispondente, le citazioni e il relativo h-index. L’indice composito ottenuto misura l’impatto in termini citazionali di ciascun ricercatore e di ogni singolo lavoro applicando dei fattori correttivi, legati per esempio alle autocitazioni, ai lavori a singolo autore e al relativo posizionamento e alle dinamiche bibliometriche di ciascuna area scientifica.

Elsevier

I docenti Unict

Nella lista relativa all’intera carriera fino al 2022 sono presenti 78 docenti e ricercatori dell'Università di Catania (nel 2021 erano 75, mentre 71 nel 2020 e 45 nel 2019).

Valutando, invece, solo l’impatto ottenuto nel 2022, i docenti dell'ateneo catanese sono ben 124 (erano 121 nel 2021, 108 nel 2020 e 84 nel 2019).

I numeri, dunque, continuano ad essere in costante crescita per il quarto anno consecutivo confermando il notevole impegno dei docenti dell’Università di Catania e l’elevata qualità delle loro ricerche.

Attività di ricerca svolte dai docenti universitari “sistematicamente” misurate sulla base del numero di lavori scientifici pubblicati in riviste di eccellenza che ottengono il giusto riconoscimento dei colleghi attraverso l’inclusione nella lista dei riferimenti nei propri lavori.

In particolar modo gli "scienziati" dell'ateneo catanese si sono distinti in numerosi campi della ricerca e, in particolar modo, della microbiologia, immunologia, biologia molecolare, chimica biomolecolare, medicina cardiovascolare, chirurgia, epidemiologia, farmacologia, neurologia, anestesiologia, ematologia, endocrinologia e metabolismo, geriatria, gastroenterologia, ortopedia, ostetricia e medicina riproduttiva, otorinolaringoiatria, odontoiatria, oncologia, ottica, medicina legale, urologia e nefrologia, medicina interna, medicina d’urgenza, tossicologia, patologia, dermatologia e malattie veneree, salute e sicurezza sul lavoro, sistemi respiratori, nutrizione e psicologia.

E ancora in quelli dell'energia, agronomia, ingegneria elettrica ed elettronica, intelligenza artificiale, polimeri, ingegneria meccanica, entomologia, scienze naturali, fisica applicata, fisica nucleare, astronomia, chimica inorganica e nucleare, pianificazione urbana, meccanica dei fluidi, scienze animali, ingegneria industriale, biologia vegetale e botanica, telecomunicazioni, matematica e zoologia.