Zenobia: la forza nella sensibilità

In occasione dell’Etnabook, incontro con "La regina guerriera" attraverso le parole di Federica Introna

Carmen Musumeci

Nel corso della terza giornata di Etnabook, festival internazionale del libro e della cultura, che quest’anno ha avuto come filo conduttore il potere delle parole, si è tenuto un incontro con Federica Introna, autrice del libro La regina guerriera. Il romanzo di Zenobia di Palmira, la donna che sfidò l’Impero romano (TRE60, 2021).

La scrittrice, filologa classica, autrice di romanzi e saggi, poetessa, che ha fatto delle parole la sua passione, ha dialogato, nell’Auditorium Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura a Catania, con Lucia Fossi.

La protagonista del romanzo è Zenobia, una regina vissuta nel III secolo d.C. che è stata, prima di tutto, una donna con una notevole sensibilità e, come ha affermato l’autrice, «contemplativa nell’azione»; la sua guerra – ha sottolineato Introna – «era guidata da valori che si era costruita nel tempo» e le sue vere armi sono state quelle «della tolleranza, della profondità culturale, dell’apertura e della curiosità verso tutto ciò che era differente rispetto alla propria cultura».

Federica Introna

Federica Introna

Leggendo il romanzo ci si addentra nel racconto di una vita, come in una sorta di «memoriale», ha specificato l’autrice; un memoriale che mostra vari aspetti di questa donna, madre, regina. Si tratta di un testo, dunque, dove è molto presente la componente affettiva, tant’è che «conosciamo la protagonista – come ha spiegato Federica Introna – innanzitutto nelle vesti di una madre che vuole aiutare sua figlia a crescere» e di «custode di una verità intima che vuole raccontare alla fanciulla», come ha sottolineato poi Lucia Fossi.

Il tema centrale del romanzo, quindi, non è il potere ma un «percorso di consapevolezza umana». Nelle prime pagine si vede una Zenobia «impaurita, chiusa in sé stessa e che gradualmente sviluppa una capacità adattiva e attiva», ha notato ancora Fossi. 

Si nota un cambiamento della protagonista nel corso della narrazione: la Zenobia delle prime pagine è differente rispetto a quella di cui si parla nelle ultime e ciò contribuisce a far sì che «il lettore – ha aggiunto – si affezioni a lei». Dunque nel romanzo si può seguire l’esperienza di crescita e di maturazione di Zenobia mentre «si carica – nelle osservazioni di Federica Introna – del peso del potere».

Un momento della presentazione

Un momento della presentazione

«Ascolto e tolleranza – ha affermato l’autrice – sono parole chiave per comprendere la riuscita non solo politica ma anche umana di Zenobia». Ma c’è anche un altro aspetto che va considerato, ossia la sua capacità di «relazione». Zenobia – ha sottolineato Introna – «è stata una donna che non ha rinunciato alle relazioni vere e profonde». Quindi la grande capacità di ascoltare sia i singoli che le comunità è stata un suo punto di forza.

Il lettore riesce a empatizzare con la protagonista del romanzo perché, come è stato notato nel corso dell’incontro, la regina non è un’eroina impeccabile, ma è sicuramente una donna che, anche a distanza di secoli, riesce a comunicarci qualcosa e ci insegna a «non aver paura di camminare e di procedere passo dopo passo – ha aggiunto Introna – avendo dei buoni amici e cercando di coltivare i sentimenti». Questo suo non essere ineccepibile è ciò che la rende umana.

Attraverso le parole dell’autrice e le letture suggestive di alcune pagine del romanzo, il pubblico si è trovato immerso in un mondo lontano nello spazio e nel tempo ma, nonostante i lunghi secoli che ce ne separano, forse non così distante. Zenobia riesce a essere attuale e proprio il connubio tra forza e sensibilità fa di lei una ‘regina guerriera’.

La regina guerriera

La regina guerriera