L’Università di Catania lancia il progetto “Formae_mentis” e potenzia servizi di counseling per creare una comunità accademica più sostenibile e inclusiva
Il benessere del personale tecnico-amministrativo, la formazione e lo sviluppo delle competenze trasversali e il sostegno psicologico agli studenti attraverso i servizi di counseling d’Ateneo sono state le tre tematiche principali della giornata di studio Atenei in ascolto – Nuove pratiche per il benessere delle persone che si è tenuta nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania.
Un evento dedicato al dialogo, alla condivisione e all’innovazione nella gestione del benessere all’interno della comunità universitaria aperto a studenti, personale docente e tecnico-amministrativo che ha rappresentato un’occasione per confrontarsi su modelli organizzativi, buone pratiche e strategie per valorizzare le persone che vivono e lavorano nell’Ateneo.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il rettore Enrico Foti, la delegata alle Pratiche per il Benessere Psicologico del personale Silvia Maria Rita Platania, la delegata al Counseling d’Ateneo Elena Commodari, oltre a esperti provenienti da altre università italiane.
Il benessere come priorità istituzionale
Il rettore Enrico Foti ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di mettere le persone al centro della vita universitaria. “Una comunità universitaria sostenibile deve puntare sul capitale umano, valorizzando non solo le competenze professionali, ma anche la personalità e il benessere di ciascun membro”, ha affermato. Tra le prime iniziative concrete già attivate vi sono le agevolazioni per l’abbonamento ai trasporti, cinque giorni dedicati all’attività sportiva riconosciuti come attività lavorativa, e l’accesso gratuito a strutture sportive per il personale e un familiare.
Nel suo intervento rettore ha, inoltre, richiamato l’attenzione sulla necessità di supportare i dirigenti nel coordinamento e nello sviluppo delle risorse, con un approccio “dal basso e dall’alto”, e sulla centralità dello sport come parte integrante del benessere personale e professionale. Secondo il rettore, “costruire un Ateneo sostenibile significa creare un contesto in cui i membri della comunità possano lavorare in condizioni che favoriscano motivazione, soddisfazione e produttività”.
Un momento dell'intervento del rettore Enrico Foti
La survey sul personale tecnico-amministrativo
Silvia Platania, delegata alla Pratiche psicologiche per il benessere del personale, ha presentato i risultati della rilevazione sul benessere del personale tecnico-amministrativo di Unict, che ha coinvolto 786 unità che aumenteranno nelle prossime settimane in quanto coinvolgono tutta la comunità del personale tecnico-amministrativo.
“I risultati sono stati presi in considerazione anche per avviare pratiche di intervento all'interno del progetto Formae_mentis – ha detto la prof.ssa Platania -. Il benessere organizzativo si basa su tanti fattori tra queste anche l’equilibrio tra richieste dell’istituzione e risorse disponibili per i lavoratori, la valorizzazione delle competenze e la qualità delle relazioni interne che influiscono direttamente sulla produttività e sulla soddisfazione professionale”.
Il tavolo dei relatori
Formae_mentis: un ecosistema per il benessere
A partire dai risultati della survey è nato il progetto Formae_mentis, un’iniziativa di lungo termine volta a “sviluppare modelli organizzativi sostenibili e buone pratiche per il benessere del personale”, ha precisato la delegata Silvia Platania. “Il progetto si fonda su modelli teorici di psicologia del lavoro e delle organizzazioni, integrando metodologie scientifiche con interventi pratici”, ha aggiunto.
Tre sono le direttrici principali del progetto: Interventi mirati per rispondere a criticità specifiche come il carico di lavoro e i conflitti interni; Sviluppo di buone pratiche organizzative, incluse la formazione manageriale dei dirigenti, il mentoring interno e l’implementazione di politiche di conciliazione vita-lavoro; Istituzione dell’osservatorio per il benessere, denominato Coltivare il benessere, un laboratorio permanente di ascolto e analisi dei dati, con report annuali e traduzione dei bisogni in azioni concrete.
“Le azioni previste comprendono la riduzione del carico di lavoro attraverso la mappatura e la redistribuzione delle attività, lo snellimento delle procedure burocratiche tramite digitalizzazione, l’introduzione di fasce orarie protette per le riunioni, il diritto alla disconnessione, pause adeguate, protocolli di mediazione dei conflitti e laboratori di team coaching – ha aggiunto la prof.ssa Silvia Platania -. Il progetto prevede inoltre campagne culturali sulla responsabilità condivisa nei carichi familiari, supporto alla conciliazione vita-lavoro e formazione sulle competenze trasversali, con particolare attenzione alla leadership positiva e alla gestione dei team”.
Il pubblico presente nell'aula magna del Palazzo centrale
Competenze trasversali e formazione continua
Nel corso dei lavori è intervenuta Sara Licciardello, dirigente dell’Area Risorse Umane, che ha approfondito le iniziative dell’ateneo per la valorizzazione delle competenze trasversali del personale, in linea con il DM 28 giugno 2023, che istituisce un framework nazionale per la Pubblica Amministrazione.
“Il repertorio definisce 16 competenze suddivise in quattro aree: Capire il contesto, Interagire, Gestire risorse, Realizzare valore”, ha detto la dott.ssa Sara Licciardello.
“L’integrazione di questo framework consente di sviluppare soft skills fondamentali per la collaborazione, l’innovazione e la qualità del servizio, migliorando la gestione della complessità e dei conflitti – ha aggiunto -. La formazione annuale obbligatoria di 40 ore per il personale non dirigenziale rappresenta uno strumento per allineare i comportamenti individuali ai valori etici, inclusivi e trasparenti della PA contemporanea, rafforzando la motivazione, il senso di responsabilità e la soddisfazione professionale”.
Un momento dell'intervento della dott.ssa Sara Licciardello
Counseling psicologico e supporto agli studenti
A seguire la prof.ssa Elena Commodari, delegata al Counseling d’Ateneo, ha illustrato i servizi di counseling psicologico dell’Ateneo, destinati principalmente agli studenti universitari, una fascia particolarmente vulnerabile a disturbi psicologici e psicopatologici. “L’adultità emergente, fase tra adolescenza e piena età adulta, comporta instabilità e sfide legate all’identità personale, sociale e professionale”, ha detto nel corso del suo intervento.
“I servizi di counseling, gestiti da psicologi qualificati, prevedono colloqui individuali, percorsi di gruppo formativo-informativi e interventi specifici su ansia, procrastinazione e stress – ha detto -. L’Università di Catania ha inoltre partecipato al progetto Proben, in partnership con l’Università di Padova, con finanziamenti mirati a potenziare il benessere psicofisico degli studenti e prevenire comportamenti a rischio. Queste iniziative si collocano in un quadro più ampio di attenzione alla salute come stato di benessere fisico, psicologico e sociale, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Un momento dell'intervento della prof.ssa Elena Commodari
Prospettive e azioni future
Nel corso dell’incontro la prof.ssa Silvia Platania si è soffermata sulle prime azioni operative previste dal progetto Formae_mentis e dall’osservatorio Coltivare il benessere.
In particolar modo ha sottolineato che le due azioni prevedono Percorsi formativi su stress management, comunicazione empatica e gestione dei conflitti e Laboratori esperienziali per team e dirigenti; Mentoring interno per facilitare l’inserimento dei nuovi collaboratori. Ma anche la realizzazione di strumenti di sensibilizzazione, come video promozionali sulla gentilezza e la istituzione di un punto di ascolto psicologico con garanzia di riservatezza. In chiusura anche un monitoraggio costante e report annuali con indicatori di impatto e miglioramento continuo.
“L’obiettivo finale è costruire una comunità accademica coesa, inclusiva e orientata al benessere di ciascun membro, in cui la qualità della vita lavorativa e studentesca diventi un elemento centrale per la crescita professionale, la motivazione e la sostenibilità dell’Ateneo”, ha aggiunto la prof.ssa Silvia Platania.
La giornata di studio ha dunque segnato un momento fondamentale nella storia dell’Università di Catania, promuovendo una cultura organizzativa che coniuga sviluppo professionale, benessere psicologico e valorizzazione delle persone, creando un modello replicabile anche in altri contesti accademici italiani.
Un momento dell'intervento della prof.ssa Silvia Platania
Non a caso sono intervenute anche la dott.ssa Vilma Garino, Componente del Comitato Scientifico Unisof di Coinfo e Direttrice della Direzione Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane e Supporto Istituzionale ai Dipartimenti Università di Torino sul tema “Valorizzare le persone attraverso l’adozione di un Sistema di Gestione per Competenze e lo sviluppo di percorsi formativi innovativi” e la dott.ssa Marcella Iovino, Responsabile Staff Politiche di benessere e supporto al CUG, Direzione generale Università di Torino sul tema “Best practices sviluppate dall'Università di Torino nell’ambito del benessere organizzativo e della persona”.
In collegamento da remoto è intervenuta anche la professoressa Vincenza Capone, associata di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università di Napoli – Federico II che si è soffermata sullo sportello di ascolto del personale che è stato sviluppato con la funzione di aprore un dialogo tra Ateneo e personale.