Al lido Le Capannine l’appuntamento estivo degli universitari. Alla band High Disaster il Premio The Best DiSummer 2023, apriranno il concerto dei Lacuna Coil per Catania Summer Fest
Anche quest’anno DiSummer è ritornato a colorare l’estate degli universitari catanesi tra musica, arte e tanto divertimento lungo la spiaggia della Plaja.
Oltre mille tra studenti e curiosi hanno affollato il Lido Le Capannine, luogo caro agli universitari e terreno di sfida di alcune gare del Palio di ateneo, per la sesta edizione del contest.
Il DiSummer, nato nel 2016 per volontà dei rappresentanti degli studenti del Dipartimento di Scienze umanistiche nella splendida cornice del Monastero dei Benedettini, oggi è un appuntamento fisso e molto atteso soprattutto dalle giovani band che hanno moltissima voglia di esibirsi sul palco, per confrontarsi con altri artisti emergenti e fare ballare e divertire il pubblico.
Un’iniziativa sostenuta dall’Università di Catania con la collaborazione della Consulta degli Studenti.
Una serata, quella del 19 luglio, che ha registrato una parte importante del contest anche sui social, in particolar modo sul profilo Instagram dell’evento. La pagina si è, infatti, riempita di video musicali e foto che i follower hanno votato.
Gli High Disaster, band ormai molto conosciuta e apprezzata dal pubblico, si è aggiudicata il contest ottenendo il premio The Best DiSummer 2023. Alla band anche la possibilità di aprire il concerto dei Lacuna Coil in programma il prossimo 4 agosto alla Villa Bellini. Un appuntamento compreso anche nella rassegna Porte Aperte – Musica dell’Università di Catania nell’ambito del Catania Summer Fest 2023.
La band – terz’ultima a salire sul palco del DiSummer -, nata nel 2012, continua a collezionare grandi successi e grazie ai tre inediti in chiave hard rock con sfumature punk, ha infiammato la platea tenendo fede al proprio motto «make a total disaster».
Gli High Disaster, vincitori del premio The Best DiSummer 2023
A premiarli Marco Di Mauro, delegato Blowrock, insieme con il direttore artistico dell’evento Francesco Pellegrino e il presidente dell’associazione La Finestra, Angelo Crimi.
Un contest che ha visto sul palco dieci band finaliste che sono state “premiate” grazie al numero di like e anche da una giuria online.
Già pronte dal primo pomeriggio in attesa dell’estrazione per scoprire la scaletta, le band si sono susseguite sul palco infiammando il pubblico.
A rompere il ghiaccio sono stati I Frijda. A loro l’arduo compito di aprire la gara, ma grazie all’energia dei loro inediti in chiave hard rock sono riusciti a far ballare il pubblico. Un impegno ripagato con la vittoria del premio Compleo Campus, consegnato da Dario Monastra.
A seguire Criman Piano Duo, un duo di giovani pianisti del Conservatorio ‘Vincenzo Bellini’ di Catania che ha creato un’atmosfera suggestiva ed evocativa grazie ad una miscela particolare di elementi classici e moderni, accostando il suono del pianoforte a quello del cajon.
Della terza band, i Voorpret, spicca la presenza scenica e l’energia sprigionata dalla cantante, appena diciassettenne, già vincitrice del Tour Music Fest 2022. La sua energia, unita alla grinta del resto della band, ha permesso al gruppo di vincere ilpremio Università di Catania, consegnato, in rappresentanza dell’ateneo catanese, dal prof. Ezio Barbagallo.
I Voorpret sul palco del DiSummer
Il pubblico ha continuato a ballare grazie alla presenza scenica e al magnetismo dei Moonstorm che hanno infiammato la platea con due cover e un loro inedito. La band ha vinto il premio Internazionalizzazione - Associazione La Finestra Liberi di scegliere consegnato dal coordinatore dell’associazione Davide Calà insieme con i componenti Flavia Scifo e Luca Testa.
Molto apprezzati all’estero, ma contenti di suonare finalmente a Catania, i Murdah SRVC hanno messo in luce come nel capoluogo etneo ci sia ancora poco spazio per le attività artistiche delle band rock, a differenza di quanto accade in altre città. Si sono distinti dai loro avversari portando in scena un genere diverso, un misto tra rock ed elettronica, con l’uso di pad e sintetizzatori per creare ritmi e suoni innovativi, accompagnati da immagini e videoclip di anime giapponesi.
Gli Euphoria, invece, hanno portato in scena il loro Teatro Rock, considerato da tutti i membri del gruppo il proprio punto di forza o, usando le parole del cantante Eugenio, il loro «Tallone da killer».
Già protagonisti della scorsa edizione del DiSummer e sempre più apprezzati dal pubblico, il gruppo si definisce «un fantastico disastro culturale» che unisce la satira, a volte scomoda, con il rock energico. La band è riuscita a scuotere la platea sulle note dell’inedito Freddo inferno, grazie alla sua travolgente energia. Un brano che unisce satira e divertimento dedicato ai «demolitori del bisogno», coloro che sentono la necessità di abbattere gli altri, sicuri del loro fallimento. Sul palco Eugenio, il frontman della band si è presentato vestito da cameriera, un personaggio che vuole rompere il giudizio del pubblico sul gruppo musicale.
Gli Euphoria sono riusciti ad ipnotizzare il pubblico e la giuria vincendo il premio Jonio Culture, consegnato da Luca, denominato “L’Orca assassina”, e da Enrico Pellegrino.
Gli Euphoria sul palco di DiSummer
Settima band in gara, i Naïf. Spinti da un’accoglienza del pubblico molto calorosa per entrambe le cover, la band è stata particolarmente apprezzata per l’inedito, Danni, presentato per la prima volta al DiSummer.
«Non ci identifichiamo in nessun genere, noi siamo gli Scarlett Margot», il motto della penultima band a calcare il palco del DiSummer, cantando due inediti e un pezzo già pubblicato. Filo conduttore dei brani è il disagio intellettuale, quel disagio che percepito in una società che ha aspettative discutibili sui giovani, e che li porta a cercare la felicità nei momenti fugaci di una vita dissoluta. Il gruppo si è aggiudicato il premio Ti-Mi-Lì consegnato da Daniele Grasso.
A chiudere il contest un gruppo di recentissima formazione: i Numa Six. A loro il premio Le Capannine. Nonostante tutti i membri della band abbiamo poco più di 20 anni, ognuno di loro ha maturato varie esperienze, portando influenze uniche al pop-indie rock in cui il gruppo si identifica. I suoi membri sono riusciti a far ballare il pubblico e a trasmettere a pieno la propria voglia di suonare e di mostrare la propria unicità grazie al primo inedito, Unbended, presentato in anteprima al DiSummer e a breve disponibile sulle piattaforme di streaming.
Come ogni anno, accanto alla musica, uno spazio è stato riservato al contest fotografico. Anche in questo caso il profilo Instagram si è riempito di foto di sei diverse categorie, ognuna delle quali ha visto un vincitore.
Per la categoria Black and White ha vinto Irene Castano. A ritirare il premio Giulia Di Perna, rappresentante degli studenti nel comitato di gestione del Centro Universitario Teatrale dell’Università di Catania. Il premio è stato consegnato da Marco Maugeri, delegato dell’associazione Actea. La vincitrice ha partecipato alla seconda edizione del laboratorio fotografico Comunicare con le immagini, realizzato dal tutor Francesco Pellegrino, in collaborazione con il Cut d'ateneo e l’associazione ‘La Finestra’.
Le fotografie esposte al lido Le Capannine
La categoria Landscape è stata aggiudicata da Giovanni Pennisi, premiato dal presidente dell’associazione Nike, Damien Bonaccorsi.
E ancora la categoria Street è stata conquistata da Flavia Testa (premiata da Alessio Liberti, delegato dell’associazione ‘Fonè’), mentre Giada Venticinque la categoria People e Irene Impellizzeri la categoria Sport. A premiarle Carlotta Costanzo e Ana Duque per l‘associazione ‘DiSummer’.
Sempre Irene Impellizzeri si è aggiudicata anche la categoria Beach (a consegnare il premio il delegato dell’associazione Arcadia, Giuseppe la Porta).
Altri tre vincitori sono stati premiati “a sorpresa” dai rappresentanti del corso di laurea in Beni Culturali: sul podio Irene Impellizzeri, Irene Castano e Flavia Testa.
Un altro spazio è stato poi rivolto alle esposizioni del format Yugen Experience, nato dall’idea del dj e organizzatore catanese Vincenzo Picoco, in arte Kenzo.
La serata del DiSummer ha visto l’esposizione di opere di quattro artisti catanesi, partendo dalla serie fotografica Ad Mortem di Domenico Lanaia.
Il progetto, nato con lo scopo di denunciare il peso dato ai giudizi degli altri, ha preso spunto da una vicenda di cronaca del 2019: Seid Visin, un giovane ventenne di origini etiopi, oppresso dagli sguardi giudicanti per il colore della sua pelle, decide di togliersi la vita.
Le 15 fotografie vogliono mostrare le sensazioni provate dal giovane, dall’indifferenza, passando per la delusione, il timore, il tormento fino al rifiuto di sé stessi.
Psiche ha messo in mostra collage che riprendono in parte lo stile degli hentai giapponesi.
La terza artista ad esporre è ilmondosecondogiulia, il cui scopo è trasmettere gioia e amore e portare chi guarda le sue opere alla riflessione per imparare a vivere la gioia dell’arte e conoscere sé stessi.
Anche per Damdrawi è importante mostrare ciò che prova, senza seguire un progetto preciso, e per questo ha deciso di esporre tre stampe di dipinti in acrilico, rappresentazione di uno stato mentale abbastanza negativo, per dare voce alla parte più intima di sé.
I 15 scatti di Domenico Lanaia, la mostra "Ad Mortem" dedicata a Seid Visin
DiSummer quest'anno è stato sostenuto da numerosi partner: La Finestra liberi di scegliere, Actea, Semu (che ha realizzato una zattera e diversi giochi con materiale di riciclato), Generazione Attiva, Arcadia, Nike, Fonè, Udu, Rappresentanti di Beni culturali, Azione universitaria e Esn. E, inoltre, dagli sponsor dell’evento: Le Capannine, L’artistica, Ti-Mi-Lì, Compleo Campus, Jonio Culture, Blowrock, Moka di Jo Group. Media Partner: FeC LAB